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Miami Florida, 2020

Jack si alzò da terra, era ancora tutto bagnato di acqua salata. Era rintontito, come se avesse preso un brutto colpo in testa, vedeva doppio così si cinse la testa con le mani e chiuse gli occhi per un istante.

«Ehi amico va tutto bene?» chiese un ubriacone seduto vicino ad un bidone dell'immondizia

Era lo stesso che incontrò Angelica una decina di anni prima... infatti Jack era sbucato nello stesso identico punto dove era comparsa la donna anni a dietro.

«Eh? Chi ha parlato?» domandò riaprendo gli occhi

«Sei vestito in modo strano amico... e puzzi di pesce» aggiunse

«Bada bene eunuco che hai difronte il Capitan Jack Sparrow»

«Non lo ricordi nemmeno un po' e non assomigli nemmeno a Johnny Depp!»

«A chi dovrei somigliare io?» gridò allontanandosi

Jack uscì dal vicolo e si ritrovò in un mondo completamente nuovo, era euforico ma preoccupato al contempo, come avrebbe fatto a trovare Angelica?

Beh fortuna volle che la fanciulla vivesse non distante da lì e che per questioni lavorative si trovasse proprio nei paraggi. Jack si era messo ad osservare i passanti, era appoggiato di spalle ad un grattacielo. Si chiedeva, dentro di sé, perché tutti avessero così tanta fretta e cosa fossero quegli strani oggetti che tenevano in mano e che guardavano costantemente.

Frattanto Angelica aveva appena preso un ascensore, dal ventesimo piano. Era reduce da una riunione con il suo editor e aveva abbastanza fretta di tornare a casa.

Non appena uscì dal palazzo Jack la riconobbe subito, nonostante avesse i capelli più lunghi e chiari e lo "strano" stile nel vestire.

«Angelica!» gridò prendendola per un braccio

«Non ci servono altri Jack Sparrow, il nostro Johnny va più che bene» rispose distaccandosi

Infatti non era cosa nuova per lei che le persone si travestissero da Jack e la assillassero.

I libri di Angelica non ci misero molto a diventare dei film targati Disney, per ora ne erano stati prodotti cinque e la saga si sarebbe conclusa con un sesto capitolo ispirato dal sesto romanzo della donna, ma sembrava che in quel periodo Angelica avesse il blocco dello scrittore.

«Mi sembra che tu abbia omesso un "Capitan"» rispose con un sorrisetto beffardo

A quel punto Angelica si voltò e lo guardò per bene.

«Jack?! Sei davvero tu?»

«Si dolcezza!» era contento che se ne fosse finalmente resa conto

«Ma che diavolo ci fai qui? Dopo tutti questi anni?!» sembrava essere contenta nel rivederlo

Certo era dovuta a lui tutta la sua attuale fortuna.

«Anni?» era confuso «Saranno passati a malapena dieci giorni da quando ho provato a fermarti sull'isola»

«No Jack, per te sono stati solo giorni ma per me sono passati dieci anni» rispose quasi emozionandosi

«Quindi qui il tempo scorre in modo ben diverso che dal passato» rifletté ad alta voce

«A quanto pare sì» aggiunse con tono affranto «Sei appena arrivato scommetto?»

«Sì, proprio da lì» indicò il vicolo «A proposito c'è un tizio strano che ha detto che non assomiglio a Johnny o Johnatan e poi anche tu prima hai parlato di un Johnny»

After the stranger tidesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora