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Jack si mise a letto, cioè sul divano. Aveva deciso che avrebbe passato la notte lì, non voleva dormire nel lettone senza Angelica si sarebbe sentito troppo solo. Non riuscì a prendere sonno e a fargli compagnia c'era Lisca di pesce. Non aveva nemmeno un telefono con cui contattare Angelica, a parte il fisso solo che non sapeva il suo numero a memoria. La donna d'altronde non passò una serata tanto diversa, per quanto si fosse impegnata non riuscì a chiudere occhio ormai era abituata a dormire con qualcuno e sotto sotto le mancava il pirata. Possiamo pure dire che si sentiva in colpa per come lo avesse trattato, infondo lui non aveva fatto altro che spiegarle ciò che provava, non poteva di certo biasimarlo per questo. Doveva fare qualcosa per renderlo felice, solo che non avevano ancora trovato un modo per ritornare entrambi a casa. La tormalina che aveva Angelica permetteva solo ad una persona di poter scavalcare i confini del tempo e tornare nel passato.
L'unica cosa che poteva fare per sanare la salute mentale del pirata era rimandarlo nel passato, ma così facendo lei sarebbe rimasta bloccata in quel presente. Che a dire il vero non le sarebbe piaciuto più di tanto senza Jack.

Angelica si tolse la collana e rimase ad osservarla per qualche minuto.

«È l'unico modo che ho per farlo tornare a stare bene, non posso fare l'egoista»

Ma al contempo non poteva privarlo di lei e farlo vivere da solo nel passato. Solo che a quello lei non ci aveva minimamente pensato, così come non aveva pensato al fatto che senza Jack lei sarebbe stata malissimo.

Decise di mettersi la giacca e tornare a casa da lui. Arrivò verso l'una del mattino e lo trovò steso a pancia in su sul divano con il gattino accoccolato sul suo stomaco.

«Non c'è la ciotola fuori, scommetto che non ti ha dato da mangiare»

La donna dopo essersi svestita diede da mangiare al gatto.

«Lo sapevo che saresti tornata, vieni qui amore»

«Perché sei sul divano?»

Ma aveva già ripreso a russare...

«Que tonto eres» si stese vicino a lui e lo abbracciò «Vorrà dire che questa notte la passeremo qui»

Passò un altro mese e ormai Angelica era giunta alla conclusione del romanzo, era molto soddisfatta del risultato. Jack le era rimasto a fianco ed era contento di averci messo del suo in quel racconto, aveva visto nascere e sviluppare quel progetto ed era molto fiero di sua moglie d'altro canto però era sempre più giù di morale anche se spesso non lo dava a vedere. Passava giornate intere da solo sulla spiaggia e quando pioveva guardava il mare dalla finestra.

«Jack perché oggi non andiamo a cenare in spiaggia? Potremmo fare il bagno di mezzanotte»

«Non lo so Angie, preferisco rimanere a poltrire e marcire su questo divano»

«Ma no amore così ti ammalerai»

«Tanto la depressione ce l'ho già»

«Vado a preparare il cesto da picnic, tu prendi i costumi»

«Agli ordini capitano»

Uscirono di casa verso le 20:30, alla spiaggia si godettero uno dei tramonti più belli che si fossero mai concessi.

«Non trovi che sia meraviglioso?»

«Sì ma a dire il vero preferisco te... e la Perla ovviamente»

«Non avevo dubbi, per la Perla s'intende»

«Ti ricordi quando facevamo il bagno di mezzanotte da giovani»

«Certo che mi ricordo»

«Eravamo giovani e nudi... ora siamo vecchi e in costume»

«Parla per te io ho bevuto dalla fonte»

«Giusto... beh secondo me potremmo rimanere nudi, è più divertente»

«Non farò il bagno nuda è pieno di telecamere nei dintorni»

«Cos'è una telecamera?»

«È un aggeggio elettronico che fa delle riprese»

«Non mi è chiaro ma comunque mi spoglio lo stesso»

Le lanciò il costume in faccia e corse verso l'acqua.

«Al diavolo si vive una volta sola» si spogliò anche lei «Arrivo Jack!»

«Lo sapevo che ti saresti spogliata anche tu»

Dopo un po' furono costretti ad uscire dall'acqua, infatti erano stati scoperti da i guardiani notturni del posto e ad entrambi venne fatta una multa abbastanza salata, che ovviamente pagò Angelica.

«Lo sapevo che sarebbe finita male... almeno ci abbiamo provato Jackie. Torniamo a casa?»

«Si, potremmo farci un rilassante bagno»

«Se non altro rimarremo nudi»

«La cosa importante è che io non debba pagare 300$ per un bagno»

Ritornarono a casa e mentre Angelica pagò la multa tramite wallet Jack si dedicò al bagno romantico. Aveva cosparso il bagno di petali rossi e aveva messo una fila di candele lungo il bordo della vasca.

«Sono proprio un bravo marito» si compiacque «Amore vieni!» gridò euforico

Non appena la donna entrò nel bagno rimase a bocca aperta.

«Okay che hai organizziamo tutto in maniera romantica e perfetta... ma pulirai tu il pavimento vero?»

Jack scoppiò a ridere in risposta.

«Non ti preoccupare di questo ora. Godiamoci il momento» le sussurrò ad un orecchio facendola rabbrividire

«Era molto tempo che non mi organizzavi una bella sorpresa» disse tornando a concentrarsi su di lui

«Beh anche io ho avuto il mio bel da fare ahahah»

I due si immersero nella vasca e Angelica premette il bottone per far partire l'idromassaggio.

«Magia nera...» sussurrò Jack

«I trucchetti del mestiere che mi ha insegnato mio padre» aggiunse lei

Il pirata rimase interdetto, non sapeva se Angelica fosse seria o se scherzasse.

«Secondo te questa volta rimarremo felici per sempre?»

«Non lo so Angelica» rispose abbassando lo sguardo

La donna sapeva bene che Jack non era per niente contento di quella vita, non del loro matrimonio ma di tutto ciò che li circondava.

«Ti prometto che troverò una soluzione per farti tornare a stare meglio come un tempo» disse dandogli un bacio sulla guancia

After the stranger tidesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora