📜 10.«Quel mese è scaduto»⚜

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A volte i giorni passano così velocemente da non accorgersi neanche di come la settimana o il mese sia volato, fino a che notiamo il tempo cambiare, il caldo sparire, l'inverno entrare in casa. 

A volte diventa fin troppo un'abitudine vedere il sole tramontare, certi giorni non gli dedichiamo neanche uno sguardo e lo lasciamo scendere oltre le montagne o il mare, dando per scontato che il giorno dopo lo ritroveremo alto nel cielo.  

A volte per accorgerci di queste cose, dobbiamo essere lì lì per perderle, come era successo a Jungkook. Forse non aveva realizzato a pieno le parole di Taehyung. È solo che pensava più di essere impazzito e non di dover veramente morire per una cosa così stupida. Ma poi passarono due giorni senza far visita a quel luogo strano, forse creato dalla sua mente o forse fin troppo reale, e poi ne passarono altri tre, e poi altri quattro, fino a quando due settimane volarono via.

Una sera si dimenticò di chiudere le persiane e la mattina successiva le prime luci lo svegliarono prestissimo. All'inizio si alzò con l'intento di chiudere tutto per tornare a dormire, ma i suoi occhi si bloccarono all'orizzonte. Il sole stava piano piano salendo. Erano passati anni da l'ultima volta che vide l'alba. Non se la ricordava così meravigliosa.

Percepì la pelle accarezzata dai raggi del sole. E subito dopo il fresco venticello della mattina. Poi l'odore dell'aria pulita e fredda lo fece sorridere. Amava tutto quello. Era semplicemente spettacolare, si chiese il perché non gli avesse dato importanza fino a quel momento ed allora decise che ogni giorno si sarebbe alzato alle cinque del mattino solo per vedere una nuova alba. Forse l'ultima. 

E lì Jungkook realizzò. 

Non sveniva da quattordici giorni. Non incontrava Taehyung da quattordici giorni. Il primo pensiero volò a quel ragazzo. Si chiese cosa stesse facendo in quel momento. Se lui un'alba così bella la potesse vedere. Aiutava a sentirsi meno soli. Ma Taehyung la soffriva la solitudine? Aveva gonfiato la testa di Jungkook così tanto per rimproverarlo sul fatto che allontanasse tutte le persone che lo amassero. Ma Taehyung? Lui aveva qualcuno che lo amasse? Qualcuno che tenesse a lui? Forse no, forse era lì solo. E se avesse avuto paura del buio? Cavolo, come poteva resistere lì senza nessuno?

Jungkook stava così bene sul davanzale della finestra. Sentiva il respiro entrare ed uscire dal suo corpo. Era in pace. Si sentiva bene. Ma sarebbe stato ancora meglio se non avesse avuto tutte quelle preoccupazioni per Taehyung. Però il non andare più là per tutto quel tempo, poteva solo significare di avercela fatta, di essere riuscito a scappare. Forse la riconciliazione con Jimin era stato l'ingranaggio fondamentale. Aveva compiuto una buona azione e quella era stata la ricompensa.

Si leccò le labbra e le mani finirono a stringere i capelli. Un grande sorriso nacque sul suo volto. Ce l'aveva fatta! Era vivo, non avrebbe più dovuto abbandonare tutto! Diamine, si sarebbe comportato bene da quel momento in poi, basta relazioni occasionali, basta prese in giro, basta con comportamenti sbagliati. Da quel giorno in poi avrebbe dovuto far le cose per bene.

Era grato, cavolo, era così grato di aver avuto una nuova possibilità che avrebbe potuto urlare dalla gioia. 

Passarono altre due settimane e pian piano la sua mente lo convinse che forse era stato tutto un sogno, qualcosa creato dalla sua mente. Il braccialetto? Beh quello forse era sempre stato suo o forse l'aveva trovato in giro e semplicemente non lo ricordava. Quasi incominciò a dimenticarsi di Taehyung, ogni giorno i pensieri che gli rivolgeva, diventavano sempre di meno.

Sentiva le sue aspettative, i suoi sogni, la sua voglia di fare, scorrergli nelle vene. Era felice, felice di poter vivere. 

Ma in certe situazioni, arriva sempre la virgola che rompe qualsiasi specchio tu abbia usato per crearti un'illusione perfetta. 

Ad un mese preciso, svenne nuovamente.

Non aprì neanche gli occhi, anzi vi posò un braccio di sopra, non voleva guardare, non voleva realizzare. Il divano sprofondò accanto a lui, eccolo, si era seduto «Sono di nuovo qua, non è vero?» la risposta tardò ad arrivare. Taehyung non voleva veramente dirglielo, aveva sperato anche lui che l'altro riuscisse a liberarsi «Mi dispiace, Jungkook»

«Solo, perché?»

«Far pace con Jimin, ti ha garantito del tempo in più. Quel mese è scaduto»

Il suo petto incominciò a tremare, pensava seriamente di aver ripreso in mano la sua vita. Che tutto stesse andando bene ma perché non poteva? Perché sarebbe dovuto morire per forza? La forma della sua bocca si distorse sotto la sua infelicità, lasciando passare il rumore strozzato dei singhiozzi e le lacrime sgorgarono dai suoi occhi, scendendo a lato del suo viso.

Taehyung era realmente stupito. Non aveva mai pianto le volte precedenti, non aveva mai emesso un singolo lamento, ma adesso...Cosa avrebbe dovuto fare? Non aveva mai consolato nessuno prima d'ora. Ma poi perché avrebbe dovuto farlo? Solo che sembrava così- così stremato, così abbattuto, come se avesse resistito al primo colpo ma fosse caduto con il secondo. 

Gli fremettero le mani, gli formicolarono le dita e poi agì di impulso. Lo afferrò per le braccia e se lo tirò contro. Il volto di Jungkook finì sulla sua spalla ed il suo corpo venne avvolto da Taehyung. Un braccio a circondargli la vita ed un altro a risalire la schiena fino alla sua testa. Il suo cuore batteva e non capiva il perché «Basta smettila» lo disse per prima a Jungkook e poi a se stesso, con un forte tono di rimprovero «Ho detto che la devi far finita»

Il corvino provò a divincolarsi, provò a sciogliere il loro legame ma forse non ci provò così seriamente, dato che Taehyung lo mantenne stretto a sé, così forte quasi da fargli male «E allora perché non mi lasci andare??» quasi lo gridò, buttando fuori tutta la frustrazione e Taehyung gli rispose per tono «Non posso! Non posso, okay?»

Lo fece andare leggermente indietro e le sue mani gli circondarono delicatamente il volto. I pollici andarono ad asciugare le lacrime bloccate agli angoli degli occhi. Si sarebbe quasi potuto dire che il suo volto avesse avuto un'espressione più sofferente di quella di Jungkook. Socchiuse le labbra ed il corvino lo guardò non capendo, ma percependo i loro cuori battere all'unisono «Fa così male vederti piangere»

Angolo della parlantina:
Ehehe qui qualcuno di nome Taehyung sta cedendo.

Povero Kook, pensava che facendo pace con Jimin si potesse redimere dalle sue colpe ed invece...

Io sto più o meno scrivendo il quindicesimo capitolo. Stanno accadendo delle cose veramente interessati. *Faccina pervy*

ATTENZIONE! ANTICIPAZIONE E SPOILER
(Per chi non volesse leggerlo, può chiudere anche qua il capitolo)


«Io non ti ho baciato!»

«Vuoi dirmi che è stato l'uomo invisibile a farlo? Perché la scusa non tiene!»

«Beh di certo non l'ho fatto volontariamente!»

Taehyung si accigliò seguendolo verso il salone «Stai dicendo che ti fa schifo l'idea di baciarmi?!»

E lì Jungkook sbottò senza accorgersene «Certo che no, idiota! Ultimamente voglio solo baciarti!»

Cosa diavolo aveva appena urlato?

....coming soon

ILY-Ely❤️

𝑺𝑶𝑮𝑵𝑶 𝑶 𝑹𝑬𝑨𝑳𝑻À? //  ᵗᵃᵉᵏᵒᵒᵏDove le storie prendono vita. Scoprilo ora