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«Tieni, bevi questo» Taehyung si piegò vicino Jungkook, seduto accanto il camino per riscaldarsi. Gli porse una tazza fumante di cioccolata calda. Il cucchiaino tintinnò contro il coccio quando il corvino venne scosso appena dalla coperta che gli venne messa sulle spalle dall'altro «e copriti per bene, oggi c'è piuttosto freddo»
Jungkook sorrise teneramente nel vedere così tanta premura. Era...Carino «Bisogna stare sull'orlo di una crisi di nervi bella potente per farti sciogliere un po' il cuore, eh» lo stuzzicò senza cattiveria, guardandolo di sott'occhio mentre mescolava il contenuto della tazza. Taehyung sbuffò, girandosi a prendere il ferro del camino per smuovere i tizzoni ardenti al suo interno e ravvivare il fuoco «Non mi far pentire di non avertelo avvelenato»
Jungkook scrollò le spalle, bevve un sorso, storcendo il naso sentendo la lingua scottarsi «Guarda che ti ringrazierei se lo facessi, almeno mi leverei il pensiero subito» asserì senza alcuna emozione nella voce, portando Taehyung ad irrigidirsi immediatamente. Lo guardò severo, rimproverandolo fin da subito «Jungkook!»
«Che c'è? Tanto non mi manca poi molto, no? Tanto vale accelerare i tempi»
Taehyung scosse la testa, totalmente in disaccordo «Non devi neanche pensarlo» prese due nuovi pezzi di legno e li mise dentro il camino, chiudendo successivamente lo sportello di vetro.
«E perché non dovrei? Cosa perdo nel farlo?» alzò il cucchiaino e passò la lingua su tutta la sua superficie mentre il padrone di casa lo guardava allibito. Stava di nuovo facendosi scorrere tutto addosso come se niente fosse «Tutto! Le tue passioni, il tuo amore per l'arte, l'amicizia di Jimin, la tua vita e potrei dirne tante altre!»
Jungkook lo guardò stanco, sospirò pesantemente prima di poggiare la tazza sul marmo del camino «Probabilmente tra un mese, forse meno, le perderò in ogni caso. È solo straziante stare qui ad aspettare la mia morte» Taehyung semplicemente non voleva crederci. Che diavolo era successo al ragazzo in lacrime di una mezz'ora prima? Quello che si stava disperando, perché alla sua vita teneva in un modo incredibile? «Ma avrai pur qualcosa da fare di là!» senza neanche accorgersene il castano stava alzando la voce, infervorato, non sapendo il perché.
Ma Jungkook rimaneva calmo, sembrava un po' un vaso vuoto «E cosa dovrei fare? Non avrei neanche il tempo di incominciare che-»
«Te la do io una motivazione» Taehyung si mise una mano sul petto, cercando di sembrare il più convincente possibile. Jungkook quasi non rise «Tu? Tu che eri quello che non vedeva l'ora di vedermi piangere e frignare per tutto ciò?» la voce dell'altro uscì un po' come un borbottio «Così mi fai sembrare cattivissimo»
«Beh non trovo altre definizioni, quella ti sta a pennello»
Taehyung sapeva di aver sparato una pesante sentenza ancor prima di conoscerlo, di sapere qualcosa su di lui e ne era veramente dispiaciuto, ma adesso forse era il primo a voler che il corvino uscisse vivo da quella situazione «Okay! Mi dispiace di aver pensato che meritassi questa fine, va bene?» agitò le mani in aria, cercando di spiegarsi, di trasmettergli tutti quei sentimenti «Ma è sempre stato così. Le persone arrivano e due, massimo tre mesi dopo spariscono perché è arrivata la loro fine. Io non sono abituato a questo» dovette riprendere fiato e regolarizzare la voce che tremò appena «Io- per la prima volta mi sono domandato il perché io sia qua e non di là come te» numerò le parole con le dita «Non so chi sono, non so da dove vengo, non so chi mi abbia creato, non so che cosa ci faccia in questa dannatissima casa. Non so se sono vivo e non so se sono morto» lo fissò negli occhi, provando a scovare altro oltre quell'opacità «Sono in bilico su di un filo come te»
Forse era vero, Jungkook ci aveva pensato tante volte, si era posto così tante domande su quel ragazzo, su quel mondo che non sapeva più dove sbattere la testa «La tua famiglia, i tuoi genitori...»
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𝑺𝑶𝑮𝑵𝑶 𝑶 𝑹𝑬𝑨𝑳𝑻À? // ᵗᵃᵉᵏᵒᵒᵏ
Fanfiction[𝐂𝐎𝐌𝐏𝐋𝐄𝐓𝐀] ⛔18+ Jungkook non è in grado di rispettare i sentimenti altrui. Per questo l'Universo deciderà di punirlo, portandolo sempre più frequentemente a svenire, "sognando" di trovarsi in un mondo parallelo. Ma si dovrà sbrigare a liber...