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Taehyung alzò gli occhi dal suo libro, osservando dalla testa ai piedi un Jungkook che si stava svegliando sul suo divano. Lo degnò solo di uno sguardo stanco e poi lo vide prendere un cuscino per porlo sotto la sua testa «Noto un faccino altamente imbronciato» il padrone di casa accavallò meglio le gambe e sorrise compiaciuto quando lo sentì sbuffare «Oh ti prego Taehyung, non è il momento» chiuse le palpebre per cercare di far passare quel senso di nausea provocato dallo svenimento.
«È forse successo qualcosa?» domandò nuovamente con quel pizzico di ironia pungente nella voce che gli procurò un'occhiata non molto simpatica da parte del corvino «Smettila di fare il finto preoccupato» si tirò a sedere «Sono sicuro tu sappia già tutto»
E di fatti non sbagliava affatto. Taehyung conosceva ogni singolo particolare della vita dell'altro. Ogni parola detta, ogni comportamento avuto «Povero Jimin, non se lo merita un amico come te» pose il libro sul tavolino di fronte e si alzò. Passò le mani sui pantaloni per levare le pieghe fastidiose e poi sprofondò le mani nelle tasche.
«Smettila di infierire, non sei divertente» consiglio che non fu seguito, il ragazzo dai capelli mossi trovava particolarmente divertente il fare impazzire l'altro «Che poi...Una bellissima amicizia proprio» Jungkook scattò all'in piedi, ritrovandosi faccia a faccia con Taehyung «Mi spieghi perché oggi hai questa vena sarcastica?»
Un angolo della bocca virò verso l'alto e poi si avvicinò pericolosamente al volto del corvino. Quest'ultimo non si allontanò solo per una questione di orgoglio. Se solo avesse fatto un passo indietro sarebbe sembrato che avesse paura di lui e sì ne aveva ma di certo non voleva farglielo capire «Vuoi farmela passare?»
I loro petti si sfiorarono e Jungkook ebbe paura che l'altro potesse sentire il suo cuore battere «Assolutamente» i suoi occhi si posarono sulle labbra di Taehyung e sulla sua lingua che uscì fuori per inumidirle. Ovviamente il padrone di casa se ne accorse e sorrise internamente nel vedere quell'interessamento «Allora esci dalla porta sul retro, prendi la legna accatastata e portala qui»
La testa di Jungkook si rialzò immediatamente, ora che la bolla nella quale si era rinchiuso, venne scoppiata irrimediabilmente «E perché dovrei?» chiese con un po' di stizza nella voce. Non solo stava morendo, ma anche ai lavori forzati lo avevano condannato, pensò «Sto morendo dal freddo, voglio accendere il camino, quindi adesso vai» sventolò una mano per incitarlo e diamine quanto Jungkook ebbe voglia di rispondergli per le righe ma si trattenne per il suo bene.
Uscito in giardino, notò fin da subito una piramide di legna. Altezza uomo. E un secchio nero di plastica che sarebbe servito per trasportarla dentro. Lo prese e posizionò ai suoi piedi e poi un ramo per volta li incominciò ad afferrare e a metterli nel cesto «Detto sinceramente. Ci dovrebbe finire anche Yoongi in un posto del genere» ragionò ad alta voce, come se nessuno potesse sentirlo quando in realtà Taehyung era appena arrivato sull'uscio della porta per vedersi lo spettacolo in prima fila «Chissà quanti stronzi come me ci sono sulla faccia della terra, ma guarda un po' chi se l'é presa nel culo? Io!» scagliò l'ennesimo pezzo di legno nel secchio «Ovviamente io! Mai che la fortuna giri per le mie vie» asserì stufo.
Taehyung rimase lì a guardarlo, immobile, senza emettere o provocare un minimo rumore e di fatti quando Jungkook si girò per rientrare sobbalzò sul posto per lo spavento «Cazzo che infarto!» il secchio per poco non gli scivolò dalle mani ma riuscì a recuperarlo al volo fortunatamente. Si diresse verso il camino, si inginocchiò e prese a riempirlo. Taehyung allora parlò, dopo avervi riflettuto a sufficienza «Invece dovresti ritenerti fortunato. Non tutti hanno la possibilità di incontrarmi»
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𝑺𝑶𝑮𝑵𝑶 𝑶 𝑹𝑬𝑨𝑳𝑻À? // ᵗᵃᵉᵏᵒᵒᵏ
Fanfiction[𝐂𝐎𝐌𝐏𝐋𝐄𝐓𝐀] ⛔18+ Jungkook non è in grado di rispettare i sentimenti altrui. Per questo l'Universo deciderà di punirlo, portandolo sempre più frequentemente a svenire, "sognando" di trovarsi in un mondo parallelo. Ma si dovrà sbrigare a liber...