📜 15.«Le tue mani sono calde»⚜

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«Certo che no, idiota! Ultimamente voglio solo baciarti!»

Cosa diavolo aveva appena urlato?

Si girò di spalle, evitando così di fargli vedere le guance arrossate, cavolo, avrebbe voluto sotterrarsi. Taehyung pensò di aver capito male, inclinò la testa di lato, fermando i suoi passi «Cosa hai appena detto?»

«Niente» asserì asettico Jungkook, riprendendo a camminare, verso dove non si sa, ma l'importante era l'allontanarsi dall'altro «No no aspetta. Fermo qui, signorino-» Taehyung lo raggiunse con poche falcate e lo afferrò dal retro della maglia, tirandolo verso di sé e facendolo così girare. Ma Jungkook fu veloce a mettere su una facciata totalmente diversa, per cambiare argomento «Perché hai quelle occhiaie?»

«Non ho dormito, ma stavamo parlando d'altro-»

«Perché non hai dormito?»

«Perché quando te ne sei andato il tempo si è bloccato ed io non mi sono più potuto muovere da quella posizione, okay?» E fu la prima volta che ragionarono entrambi su quel fatto. Il tempo si era bloccato...Non era arrivata la notte...Il sole era rimasto alto nel cielo. Tutto aveva ripreso da dove era stato lasciato «Quindi non hai visto quello che ho fatto?» chiese il corvino e Taehyung annuì «Se non dormo, non so niente, perché cos'è successo?»

Jungkook scosse la testa «Nulla di importante» non voleva ancora dirgli niente a proposito delle recenti ricerche e scoperte sul suo passato. Lo avrebbe fatto a tempo debito e con un quadro più chiaro.

«Jungkook»

«Non ne voglio parlare» si oppose nuovamente.

«Kook! Fermo!» e quella voce così imposta e autoritaria, gli fece girare gli occhi al cielo. Sapendo per certo che non avrebbe mollato decise di dire una mezza verità «Ho litigato con Jimin»

«Di nuovo?»

Il corvino annuì, sospirando pesantemente ed istintivamente Taehyung gli si avvicinò «Mi ha detto che sto impazzendo. Che tu sei solo frutto della mia immaginazione e che dovrei andare da un dottore per farmi aiutare» la mano corse a massaggiarsi le tempie. Gli dava seriamente fastidio quella situazione. Adesso, anche il suo migliore amico non voleva più stare al suo fianco.

Taehyung abbassò lo sguardo, sentendo un vuoto all'altezza del petto «Mi dispiace, è tutta colpa mia» Jungkook lo guardò e scosse la testa «No, non lo è. È lui che non vuole credermi e non ha tutti i torti, è una situazione fin troppo surreale»

Poi Taehyung parlò e quella domanda che pose, lasciò Jungkook di stucco, non se la sarebbe mai aspettata «Pensi che io sia vero? Che io sia una persona?» perché stava mettendo in dubbio tutto ciò? E perché i suoi occhi erano diventato così tristi, senza vita?

La prima cosa che pensò di fare, fu quella di intrecciare le loro dita. Taehyung rialzò di colpo la testa, vedendolo fare un passo avanti «Le tue mani sono calde» 

«Questo cosa c'entra?» chiese a voce bassa, ma Jungkook continuò a parlare «Anche le tue labbra lo sono. I tuoi occhi parlano ma sono sicuro che la tua mente non ricordi»

«Cosa dovrei ricordarmi?»

Il corvino sospirò «Fammi finire le ricerche, te lo dirò io stesso dopo. Comunque sì, penso che tu sia reale, assolutamente reale»

«Non lo so, io- come posso saperlo veramente? Che prove ho?» che prove aveva da fargli vedere? Come poteva dimostrare a Taehyung stesso che fosse vivo? 

Semplicemente si abbassò a baciarlo. Posò le labbra sulle sue e sentì immediatamente l'altro mantenere il respiro «Mi senti?» chiese appena si allontanò di poco e Taehyung che non riusciva a fermare gli occhi dal muoversi tra quelli dell'altro, rispose flebilmente «Ti sento»

𝑺𝑶𝑮𝑵𝑶 𝑶 𝑹𝑬𝑨𝑳𝑻À? //  ᵗᵃᵉᵏᵒᵒᵏDove le storie prendono vita. Scoprilo ora