Siamo tutti a casa di Niall per andare al luna park. Zayn è seduto al tavolo della cucina impegnato a mangiare un panino. “non credo sia una buona idea prima del luna park” dice Liam ridendo “oh non ti preoccupare tanto non salirà su molti giochi… ha paura” Christie interviene facendo scoppiare tutti in una fragorosa risata “ma smettila” le dice Zayn attraendola verso se e prendendola in braccio “mi vai bene anche se hai paura delle montagne russe” Christie gli lascia un dolce bacio sulle labbra. Io lancio un occhiata ad Harry a fianco a me appoggiato al lavandino che mi sorride dolcemente cingendomi le spalle con un braccio. Sono felice, molto molto felice. Vorrei solo che le cose andassero avanti così. Perché no? Non deve per forza scoppiare un casino. Sono solo io che sono leggermente paranoica. “va tutto bene Soph?” mi sussurra Harry all’orecchio prendendomi leggermente di sorpresa “si tutto a posto” gli sorrido. Abby tra le braccia di Liam dall’altra parte della cucina ci lancia una strana occhiata. Harry la saluta ironico con la mano e io non posso fare a meno di ridere portandomi una mano sul volto. “PRONTI PER PARTIRE?” urla Louis entrando in cucina provocando la sorpresa di tutti quanti “perché cazzo devi sempre urlare Lou?!” gli chiede Niall esasperato “lo trovo divertente tu no?” il biondo lo spinge giocosamente uscendo dalla cucina “andiamo stronzi!”
Wow non mi ricordavo che il luna park fosse così divertente. Stiamo passando una giornata bellissima tutti insieme, era da tanto che non ci divertivamo così e guardando i miei amici uno ad uno dal venditore di zucchero filato ridere e fare li stupidi mi rendo conto che devo tanto ad ognuno di questi ragazzi. Ognuno di loro mi ha aiutato dandomi un po’ di se a suo modo. Sono la mia seconda famiglia. Li raggiungo anche io e mi posiziono dietro Harry che notando la mia presenza mi sorride “sembri felice” gli sorrido a mia volta come una bambina piccola “lo sono” presa da un’improvvisa euforia mi sporgo e prendendo il suo volto tra le mani lo bacio dolcemente. Divido le nostre labbra poco dopo realizzando di averlo veramente baciato, lui sembra stranito ma non infastidito. Probabilmente si deve ancora abituare a tutto questo, durante la nostra conversazione al bar vicino a casa sua mi aveva detto che ci avrebbe provato e vedo che lo sta veramente facendo. Gli serve solo un po’ di tempo. A volte mi chiedo perché, perché me? Il fatto che lui non abbia mai avuto una vera e propria relazione e che adesso stia cercando di averne una con me mi riempie il cuore di gioia. Anche io mi devo abituare a questa situazione, se “essere felice” si può definire tale. In fondo non siamo così diversi. Harry mi lancia un mezzo sorriso e mi prende la mano per raggiungere gli altri “andiamo” e io non dico niente convinta dentro di me che possiamo farcela.
“ho tirato uno schiaffo a Becca oggi” dico improvvisamente mentre scendiamo da una giostra dietro a tutti gli altri. Lui sgrana leggermente gli occhi e si gira verso di me “perché lo avresti fatto?” all’improvviso mi pento di averglielo detto, non voglio dirgli tutte le cose orribili che ha detto su di lui e me, perché lui si infurierebbe e io mi comporterei come Becca e non voglio. Faccio spallucce “abbiamo avuto un piccolo battibecco in corridoio, niente di cui preoccuparsi” rispondo. Lui sembra volere andare avanti con le domande ma si ferma. “qualunque cosa ti abbia detto…” “lo so. Non mi interessa quello che dice Harry” lo interrompo e gli sorrido incoraggiante. Lui mi stringe di più la mano e continua a camminare serenamente. “dai ragazzi entriamo qui” dice Abby tendendo per mano Liam e indicando una di quelle specie di gallerie per innamorati. “Gesù no!” protestiamo io ed Harry all’unisono con una smorfia in volto. Tutti si girano verso di noi che ci teniamo ancora per mano ma non dicono niente solo qualche sorriso qui e la. Credo che ormai sia chiaro che sappiano tutto. Harry non è agitato quindi perché dovrei esserlo io? “niente galleria” dice Abby sconsolata “piuttosto di salire di nuovo sulle ultime montagne russe che abbiamo fatto avrei fatto pure la galleria dei piccioncini” dice Zayn ancora stordito dall’ultimo gioco. Ridiamo tutti quanti “dai Zayn l’ultimo e andiamo via” dice Liam dandogli una pacca sulla spalla.
La giornata è passata, sono quasi le 18.00 e stiamo tornando tutti a casa. Abbiamo salutato prima Clare e poi Abby e Liam che andava a casa con lei. “sta sera ti chiamo” mi sussurra Abby all’orecchio e io annuisco lanciandole un’occhiata confusa. Zayn e Christie si sono fermati in un bar, il ragazzo doveva ancora riprendersi. “ragazzi vado a vivere da solo” dice Louis mentre camminiamo tra le strade tranquille di Chelsea. “oh veramente? È successo di nuovo qualcosa a casa dai tuoi?” gli chiedo “non con i mie va tutto abbastanza bene è solo che preferisco così. Mi troverei meglio” sentire Louis fare questi discorsi da persona adulta fa un certo effetto “SONO UNO SPIRITO LIBERO!” ecco è tornato tra noi. “amico non ti gasare tanto è solo un appartamento” interviene Niall “scusa tua madre ti ha detto di si per il tatuaggio?” gli risponde Louis sentendosi molto figo per la risposta ad effetto. La risata di Harry risuona nell’aria. Quanto mi piace questo suono. Niall fa il dito medio a Louis che a sua volta gli sorride furbo. “si la madonna ha dato il suo permesso” la madre di Niall non è una cattiva persona è quasi come una zia per me e le voglio molto bene è solo che a volte è estremamente protettiva verso suo figlio. “ dovrei andare in settimana” “e io in settimana starò traslocando” lo prende ancora in giro Louis. “uno di questi giorni ti uccido” risponde Niall buttandoglisi addosso e dando il via ad una specie di lotta greco romana per strada. Harry alza gli occhi al cielo. Non ce lo vedo a fare queste cose, a volte dimostra di più dell’età che ha.
Siamo tutti davanti a casa mia. Saluto Niall e Louis abbracciandoli “quando la casa è pronta ci inviti tutti eh” dico “certo piccola!!” urla Louis dall’altra parte della strada camminando a fianco a Niall che mi saluta di nuovo con la mano. Harry si gira verso di me con una strana espressione “piccola” dice in un sussurro quasi impercettibile. “domani ti va di venire a cena da me?” dice all’improvviso “a cena?... da te… si cioè ok non dovrebbe essere un problema” rispondo presa alla sprovvista “balbetti spesso quando parli con me, ti rendo nervosa?” dice avvicinandosi. Gli sorrido timidamente grattandomi il collo senza un vero motivo “sei un po’ intimidatorio” dico infine. “ non tu come persona… cioè non solo” Harry continua a guardarmi ormai a pochi centimetri da me “soprattutto te… come… figura” le mie parole svaniscono nell’aria quando le nostre labbra si incontrano in un bacio. Mi avvicino ancora a lui tenendo le mani tra i suoi lunghi capelli ricci. Cazzo bacia bene. Mi stacco all’improvviso sentendo una portiera chiudersi. Vedo mia madre uscire dalla macchina nel nostro vialetto. Ci guarda per qualche secondo prima di salutarci entrambi incerta ed entrare in casa. “cazzo questo è imbarazzante!” dico fra i denti abbassando la testa. “be… lei è mia madre” continuo guardando Harry. “carino come primo incontro” “fantastico” dico ridendo leggermente. “lei sarebbe la strega di cui ho sentito parlare?” l’ho veramente chiamata così? Non è piacevole da sentire detto da qualcun altro. “non penso sia una strega è solo una mamma single con una figlia un po’ difficile” rispondo ad Harry che sembra impressionato dalle mie parole “sei una bella persona Sophia” ci guardiamo per un po’ prima che ricominci “dovresti parlarle, non è difficile” “perché ti interessa così tanto che parli con mia madre?” gli chiedo “perché so com’è non avere per niente un genitore e non voglio che tu arriva a sentirti nello stesso modo” in effetti io non lo so com’è non avere un genitore. Si i miei sono separati ma mio padre nonostante tutto è sempre stato presente e anche mia madre nonostante litigi e incomprensioni. “le parlerò” Harry mi prende di nuovo per i fianchi e mi lascia un bacio veloce sulle labbra. “ci vediamo domani” “si a domani “ rispondo allontanandomi da lui e avvicinandomi a casa.
Entrata dentro casa non so bene come prendere mia madre. Poggio la borsa sul divano beige d’ingresso e vado in cucina da dove provengono dei rumori. Mia madre con i capelli castani raccolti in una coda è immersa nella cucina “cosa prepari?” “pasta con le zucchine” mi sorride lei. È il mio piatto preferito ed era da tanto che non lo faceva. “il ragazzo si chiama Harry” le dico andandomi a sedere al tavolo. Mia madre smette di far friggere le cipolle in padella e si gira verso di me “ti… va se ne parliamo un po’?” da quanto è che non parlo veramente con mia madre? Sento quasi le lacrime agli occhi “si certo” le dico guardandola sedersi di fronte a me.
ANGOLO AUTRICE:
ehi ciao scusate veramente tanto il ritardo di questi ultimi capitoli! Mi dispiace non essere stata presente in questo periodo!
Spero vi piaccia questo capitolo! Come sempre vi chiedo di VOTARE e di COMMENTARE la storia per farmi sapere cosa ne pensate. Detto questo sparisco un bacio a tutte xx
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We are the same [H.S.]
RandomLui era bello, misterioso, oscuro, brillante ma non sapeva cosa significasse amare. Aveva bisogno di qualcuno, qualcuno di non troppo diverso da lui.