Stavolta sono io a svegliarmi per prima. Non so che ore sono ma a quanto pare è abbastanza presto. Mi sorreggo su un gomito per guardarlo bene. Già, è rimasto qui ieri sera. Mi ha tenuta stretta lui tutta la notte mentre mi raccontava cosa è successo in quei giorni in cui non ci siamo visti. Poi ci siamo addormentati, non so bene quando e come, ma è stato così dolce abbandonarmi al caldo delle sue braccia, anche se di caldo ce n'è abbastanza a metà agosto.
Ora sono in estasi nel vederlo dormire, non mi era capitato. Ha un viso così dolce e delicato che in questo momento avrei paura anche solo a sfiorarlo con la punta delle dita, ma i suoi ricci mi tentano e piano piano li accarezzo con la mano. Questa poi scivola sulla sua guancia e delicatamente con i polpastrelli inizio a disegnare dei cuoricini sulla sua pelle morbida e liscia. Ha un naso perfetto e delle labbra simmetriche, per non parlare del resto dei lineamenti del suo viso. Se non fosse un ragazzo di città, direi che è un angelo mandato dal paradiso, magari per proteggere proprio me, chissà - alla fine gli mancano solo le ali.
A interrompere l'armonioso silenzio è un flebile bip. Mi alzo per vedere cosa sia: è il suo cellulare sulla scrivania. Sbircio e vedo che è un SMS da un certo Gianni.
Ehilà auguri amico mio.
Allora è il suo compleanno oggi? Perché non me lo ha detto prima? Io non lo sapevo. Beh almeno ora lo so. Grazie Gianni.
Lascio subito il cellulare lì dov'era prima e furtivamente torno di nuovo sotto le coperte a contemplarlo. Mi stendo accanto a lui e sento il suo braccio che mi avvolge mentre lui è ancora addormentato. Il suo addome contro il mio, il suo naso mi sfiora. Chissà se mamma e papà dormono così, chissà se mamma ha mai osservato papà come io osservo lui ora. Un po' mi mancano, ma non mi hanno cercata, troppo intenti a godersi il loro viaggio per pensare a loro figlia. Anche se mi odiano almeno avrebbero potuta fare una telefonare, almeno per accertarsi se fossi morta o viva - che grande dispiacere sarebbe per loro sarebbe saperlo. Ma che sto a dire, che se non ci fossi proprio si metterebbero a fare festa, perché come si dice, quando il gatto non c'è, i topi ballano. Che schifo i topi, meno male che ci sono i gatti. Basta pensare a mamma e papà. Torno a studiare il mio giovane pargolo, proprio come Psiche fa con Amore, facendo attenzione a non svegliarlo. La scorsa volta era andato via, stavolta spero non accada.
Quanto è grande la tentazione di volergli dare un bacio? Tanta, ma siamo amici.
"Amici?" dice una voce dentro di me "ti pare che ci dormi insieme così agli amici".
Subito zittisco il ronzio nella mia testa dicendo che lui è il mio migliore amico e magari...
"Magari nulla, non è solo quello che cerchi di farti credere che sia. Lo sai bene anche tu per quante volte l'hai detto e lo hai pensato per cui non mentirti proprio ora. Che falsa che sei!" e queste parole echeggiano tra le pareti della mia testa diventando padrone di quella stanza.
La voce dei miei pensieri ha ragione e io torto, sono proprio falsa, mi dico scuotendo la testa per dire no a me stessa. Che falsa. Ma quale amico, io lo amo da morire.
Un fremito mi fa scostare dai miei pensieri. È lui che si sta svegliando. Sembra che il mio rimuginare sia caduto come una goccia di olio bollente su di lui e quest'ustione l'abbia svegliato. Si stropiccia gli occhi con le mani. È così innocente in questo momento, somiglia davvero ad un bambino. Mi giro stesa per guardarlo, evadendo dalle sue braccia. Ed ecco che apre quelle sue palpebre velate a celare le due pipite scintillanti dei suoi occhi. Sono stata la prima cosa che ha visto appena sveglio e arrossisco: avevo sempre sognato di essere la prima cosa che qualcuno veda il mattino appena si sveglia. Anche lui è stata la prima cosa che ho visto appena aperti gli occhi, anzi l'unica, perché quando c'è lui il resto viene eclissato dall'energia che emana. Non mi lascia dire una parola che subito si stringe a me e mi abbraccia. All'inizio contavo ogni abbraccio, ogni contatto che avevamo, ora non lo faccio più: sono diventati così tanti che non riesco più a contarli, meglio così però. Ho sempre voluto qualcuno che mi facesse perdere la cognizione delle cose e che allo stesso tempo mi tenesse coi piedi per terra, come sull'altalena, volare ma rimanendo sempre attaccata a qualcosa, e lui è il connubio perfetto, la mia altalena.
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Summertime
عاطفيةSomewhere in Southern Italy L'estate per alcuni adolescenti è il tempo dell'amore. Chi non ha mai avuto una cotta estiva? Emma è una ragazzina, dolce e riservata amante delle poesie e dei film romantici americani, non ha fratelli e ha poche amiche...