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ALESSIO

Siamo arrivati da 10 minuti qua in piazza, sono con Francesca e due sue amiche. Sono passato da Fra prima, ci siamo dati un bacio a stampo quando è entrata in macchina.
<<Non spalmarmi in faccia quel rossetto>> ho scherzato riferendomi al suo rossetto fucsia passato pesantemente sulle labbra. Lei mi ha dato una botta sulla spalla e ha riso <<perchè cos'hai la moglie a casa?>>
<<No però sai sono ancora giovane e bello..>> ho ammiccato ironico prendendomi un'altra botta sulla spalla. Ho messo in moto e siamo andati a prendere le sue amiche. Mentre le aspettavamo sotto casa ho guardato Francesca. Faccio un sacco caso ai dettagli.
<<Stai bene così..>> ho commentato guardandole i jeans e gli scarponcini azzurri col tacco. Poi sono tornato su e l'ho guardata negli occhi <<grazie>> mi ha risposto con un velo di imbarazzo sorridendo e si è passata una mano tra i capelli.
<<Anche tu>> ha aggiunto poi guardando il mio pesante maglione nero e lanciando un'occhiata al mio ciuffo <<ciuffettino>> mi ha sorriso dolce.
In macchina le sue amiche hanno parlato un sacco e Francesca faceva di tutto per inserirmi nella conversazione. Credo di piacere alle sue amiche, sono ben disposte nei miei confronti. Anche se per me non è difficile riuscire a farmi accettare dalle persone, fa parte di me. Quando siamo scesi dalla macchina Francesca mi ha preso per mano. Mi ha colto alla sprovvista, ma la cosa mi ha lasciato abbastanza indifferente. Anche se non me l'aspettavo. Ho stretto la sua mano piccola e un po' fredda e abbiamo seguito le sue amiche, che dopo pochi minuti si sono sedute sulle scale di un monumento. Io ho fatto lo stesso e ho messo Francesca in braccio a me. Pesa così poco, forse perchè la sua corporatura è molto esile.
<<Guarda che comunque non mi è piaciuta la battuta di prima sai..>> ha detto con l'espressione da finta offesa puntandomi il dito. Le sue amiche parlottavano tra loro.
<<Ah no? però ho detto la verità..>> la provocavo con un sorriso sfacciato. Francesca ha spalancato gli occhi e mi ha pizzicato la pancia <<stronzo>> ha commentato ridendo e mi ha guardato. Io ho continuato a sorriderle come se nulla fosse e lei in risposta mi ha dato altri tre pizzicotti, ancora più forti.
<<Cazzo ma fai male!>> ho esclamato e ho iniziato a darle dei lievi pizzicotti sui fianchi che l'hanno fatta balzare in piedi.
<<Smettila!>> ha riso incontrollata, io mi sono alzato per continuare divertito e lei ha iniziato a scendere i pochi scalini e a correre attorno al monumento.
<<Mo sono cazzi tuoi>> ho detto minaccioso e lei ha cacciato un urletto e corso più veloce. Poi mi è saltata sulle spalle da dietro ridendo, mi sono sbilanciato all'indietro per farla cadere e lei è scesa. Ha fatto per correre ma l'ho subito fermata, è indietreggiata contro il muro del monumento e io le ho bloccato i polsi dietro la schiena <<e mo?>> ho detto ironico, il sorriso più malizioso. Lei mi ha guardato le labbra e mi ha dato un bacio. Ho chiuso gli occhi e ho mosso le labbra con le sue. Ho inclinato leggermente il viso per far scivolare più dolcemente la lingua dentro la sua bocca. E' durato un po'. Il suo sapore si è mescolato presto al mio. Mi accarezzava la nuca e io tenevo le mani sui suoi fianchi, forte. Dopo qualche secondo ho fatto scivolare una mano sotto la maglietta e l'ho sentita rabbrividire di piacere. Il venticello leggero mi spettinava leggermente il ciuffo e ci faceva venire dei leggeri brividi nonostante fossimo improvvisamente più caldi addosso. Quando ci siamo staccati e l'ho presa per mano per tornare dalle altre, mi sono girato e ho beccato gli occhi di Gioia. Sembravano rimproverarmi, mi sono entrati dentro. Ho sbattuto le palpebre, l'espressione confusa. Che ci faceva lei qui? Ha subito distolto lo sguardo come se nulla fosse, era con Selene e parlavano in piedi davanti alle amiche di Francesca. Le ho salutate con due baci sulle guance, Gioia era diversa dal solito. Lontana. Siamo stati insieme tutta la sera finchè non sono andate via, dovevano andare a ballare in qualche discoteca lì vicino. Due ragazze che vanno da sole a ballare, sicuramente si daranno alla pazza gioia con tutti quei ragazzi là dentro. Ma non voglio giudicare nessuno, Gioia non è mica la mia ragazza. L'ho guardata più volte durante la serata ma lei sembrava perfettamente a suo agio con le altre, non mi ha mai rivolto la parola e il suo sguardo non l'ho più incrociato. 


So Good To Me (Alessio Bernabei)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora