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GIOIA

Oggi è venerdì. Sono le 16:00 e visto che Selene è dal dentista e verrà da me per l'ora di cena decido di andare da sola alla ricerca di una giacchetta di pelle elegante. La vogliamo entrambe così farò un giro tra i negozi sperando di imbattermi in una, anzi in due che rientrano nella nostra aspettativa. Uscita di casa in pochi minuti raggiungo il centro e entro nei primi negozi. Ne individuo qualcuna, ma niente che catturi particolarmente la mia attenzione. Faccio alcuni giri per poi ritornare nella via principale. Entro da h&m. Dò un'occhiata nella parte vicino all'entrata per poi salire la scala che porta al piano di sopra. Salgo gli scalini e arrivo nel piano. Ci sono jeans, camicie, maglioni, ma nessuna giacca. Proseguo dritta nella sala poco più avanti. Una volta avvicinata ai capi appesi inizio a spostarli. Sposto alcune maglie piegate in degli scaffali neri. Alzo gli occhi e scorro lo sguardo. Mi volto.

<<Gioia!>> una voce familiare che mi penetra le orecchie e che insieme all'immagine davanti agli occhi mi fa realizzare il tutto. Codina bionda, lipgloss rosa, giacchetta verde scuro, collant neri, stivaletti neri.

<<Ciao!>> mi avvicino a Francesca e le dò due baci sulla guancia mentre lei fa lo stesso.

<<Tutto bene?>> continua. <<Si e tu?>> le sorrido un poco. <<Sisi>> sorride in risposta. Ha dei sacchetti in mano, segno che ha fatto qualche acquisto. La vedo di buon umore, ma non percepisco subito quale sia il motivo.

<<Dov'è finito?>> si volta e la vedo muovere la testa alla ricerca di qualcuno.

<<Sono qua Fra>> una voce risponde. Sposto subito lo sguardo da Fra e lo vedo sbucare alto tra gli scaffali. Giacca nera di pelle aperta, una maglia bianca sotto. Sorriso a 24 denti. Ciuffo alzato. <<Avevi paura che mi ero perso?>> la guarda mentre le è vicino e col braccio intorno al collo la tira verso sè. Alessio. Eccoti qui dopo un mese. Cavolo sei peggio di come ti ricordavo. O probabilmente non vederti da tanto mi fa questo effetto. Sei da togliere il fiato.

<<Ah ciao Gioia!>> Sorridendo e incrocio i suoi occhi limpidi. Faccio una specie di sorriso in risposta cercando di trattenere l'imbarazzo.

<<Ciao>> rispondo fintamente tranquilla.

<<Anche tu qua?>> mi chiede. Sposto lo sguardo verso i capi appesi cercando tra di essi.

<<Si volevo comprare qualcosa>> lo guardo distratta mentre faccio un accenno di sorriso.

<<Pure noi..anzi lei, io oggi faccio l'accompagnatore>> Alzo lo sguardo e vedo che ride verso lei scherzosamente, mentre Francesca sbatte le ciglia velocemente calcando il gesto.

Rido in risposta. Sento lo stomaco bruciare e i nervi pulsarmi forte nelle mani. Non li avevo più visti e dimmi se proprio oggi dovevo beccarmeli in un negozio del centro. Che affiatamento che avete, sembrate quasi una coppietta. E tu Alessio sei così confidenziale con lei che mi stai facendo perdere cosa sto cercando e cosa sono venuta a fare qui dentro.

<<Non ti sei più fatta vedere.. tutto bene?>> alzo gli occhi ancora e immergo di nuovo l'azzurro delle mie pupille con quelle marroni caldo di Alessio.

<<Si tutto bene..>> rispondo semplicemente. Mi hanno preso un pò alla sprovvista, non mi aspettavo questa sorpresina.

Lui annuisce e mostra un vestito a fantasie colorato a Francesca. <<Provati questo>> glielo porge <<secondo me ti sta bene, te ce lo vedo addosso>>. Lei lo prende e dopo averlo osservato accetta e decide di andarselo a provare affidandosi completamente al consiglio di Alessio. Dopo pochi secondi mi ritrovo nel camerino ad aspettarla per dare un'opinione personale da femmina.

Aspetto appoggiata con la schiena al muro. Prendo il telefono in mano per non sembrare ebete a guardare il nulla mentre attendo l'uscita di lei col suo bel vestitino indossato. Alessio sta vicino ai tanti camerini chiusi da delle tende gialle perchè occupati. Guarda in giro fino a che lei esce. Il vestito dai colori arcobaleno le si adagia addosso. Nelle spalle è tenuto su da sue spalline a sbuffo mentre sotto termina con una gonnellina allegra svolazzante.

<<Fai un giro su te stessa>> Ale sorride scherzoso e coinvolto dalla situazione. Osservo la scena da terza incomoda. Il vestito non è per niente il mio genere, ma su di lei sta bene. Gira su se stessa come ordinato da lui fermandosi poi una volta fatto. Vedo che lei mi guarda e le faccio si con la testa sorridendo. Sembra convinta anche lei. Alessio ha fatto centro. Oh si, ha centrato il vestito e anche il cuore di lei e direi proprio in pieno. Mentre mi accorgo di quanto lei sia presa da lui e i suoi occhi brillino per il consiglio di Alessio, noto lui guardare verso me. <<Che dici stiamo bene come coppia? è solo un mese che stiamo insieme ma dai ce la caviamo..>> la stringe a sè con una mano intorno al fianco. Lo fisso e credo di vedere tutto come un bel film a rallentatore. Proprio così, il mondo si è fermato e il mio cervello con esso. Divento un'ameba e analfabeta per circa 30 secondi dopodichè fuoriesce dalla mia gola <<Si!>>. Un sonoro si, forse fin troppo sonoro. La bocca ferma in un sorriso ebete e gli occhi da pesce lesso. Non connetto, ho perso la razionalità e la lucidità.

<<Vedi fra sono tutti daccordo>> sento dire da lui. Guardo altrove e sento di avere gli occhi ancora sgranati come se avessi scoperto qualcosa di grave e di fuori dal comune. In pochi minuti trovo la soluzione più adatta.

<<Io vado che è tardi ci vediamo!>> e sparisco in fretta tra la gente, incredula e sconvolta come pochissime volte.


So Good To Me (Alessio Bernabei)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora