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GIOIA

"Uffa ci guardano tutti.." esclamo.
Io e  Selene stiamo attraversando la via principale nel pieno centro della nostra città. Sarà più o meno mezzanotte. L'aria si sente e io e la mia migliore amica abbiamo avuto la brillante idea di indossare il vestito. Il mio è bianco e corto. E' stretto, niente di che. E' una specie di canotta lunga, lei invece indossa una gonna blu e un top nero. Le scarpe che portiamo sono dei sandali brillantinati col tacco. Abbiamo l'abitudine di condividere lo stesso gusto per certi paia. Sopra abbiamo un coprispalle leggero. E' il 21 aprile e non fa freddissimo, anche se freddolosa come sono patisco tra un pò anche a giugno inoltrato. Mi sento dannatamente a disagio a passare così in mezzo alla gente di sera: è sabato e i passanti non sono proprio nudi come me e lei. Sembriamo due pali della luce con due stecche lunghe di gambe nude e magre. Io supero la mia amica di un paio di centimetri. Sono alta circa 1.70.
"Eh ho notato" ridacchia vergognandosi lei. Guarda per terra, attenta a dove mette i piedi.. Ci sarebbe da inciamparsi e ammazzarsi con quei due tacchetti fini e alti. Avanziamo e si nota davanti a noi la piazza centrale e una tra le più famose della città. La attraversiamo lente, sembriamo due dinosauri appartenenti all'era antica. Il tutto non perchè non sappiamo camminare sui tacchi, ma perchè questo paio è veramente bastardo. La meta è la fermata del pullman dove termina la piazza. Ci aspetta lì Francesca, ossia il motivo principale della serata: è il suo 20esimo compleanno e ci ha avvisato che ci avrebbe aspettato lì con amici.
Francesca è una ragazza che ho conosciuto in prima superiore, una compagna di classe, come lo era Selene che ora è la mia migliore amica da 6 anni. Francesca è rimasta in classe con noi in prima e seconda superiore. Dopodichè ha cambiato scuola a causa della sua bocciatura. Da lì l'abbiamo persa di vista e sinceramente penso che tanto non era davvero un'amica, era più che tutto una con cui passavamo il tempo libero, ma che non ci andava a genio. Infatti io e Selene siamo diventate migliori amiche, mentre lei quando abbiamo avuto l'occasione di rivederla è rimasta come si suol dire una conoscente.
Simona è magra, capelli neri, lunghi, occhi verdi, la carnagione un pò scura. Sembrerà banale e scontato perchè si tratta della mia migliore amica, ma davvero è una delle poche persone o forse l'unica con cui riesco a parlare, a farmi capire. Con lei faccio discorsi lunghissimi che possono durare ore e ore.
Francesca invece è bionda, i capelli corti sulle spalle, gli occhi sono di un verde scuro mescolato al marrone, è bassa, la più bassa tra noi tre. E' una tipa un pò svampita, solare, veste sempre colorato.
Poi ci sono io, Gioia, sono la più alta tra le tre. I capelli sono lunghi, biondi scuri, anche se ora danno su un ramato medio. Gli occhi sono azzurri e la carnagione è bianca.
Io e Selene scorgiamo la fermata da lontano.
"Sono là" puntualizzo guardando verso la fermata.
"Dove?" lei aspetta di guardare perchè si trova più indietro rispetto a me. Dopo poco mi raggiunge e insieme aspettiamo che scatti il verde del semaforo per dirigerci alla fermata.
"Lì.." indico il punto.. "Vedo Fra e le altre" le spiego.
Il semaforo diventa verde. Attraversiamo e siamo nel marciapiede. Seguendolo dritto ci porta dirette alla fermata dove sono loro. Lo percorriamo e arriviamo di fronte al gruppone che ci aspetta.
"Ciao" faccio un saluto generale.
"Hey ciao!" Fra si sporge verso me e mi bacia sulle guance. Mi porgo e ricambio il gesto e lei subito dopo fa lo stesso rituale con Selene. Poi entrambe rimaniamo a guardare il cerchio di persone attorno e di fronte a noi.
Quando mi sento gli occhi di tante persone puntati addosso mi scaverei la fossa. Ho sempre paura di avere qualcosa fuori posto.
Fra consiglia di cominciare a camminare verso la strada che porta al pub e così facciamo.
Camminando vicino a Selene noto che alla nostra altezza stanno camminando due ragazzi. Uno è moro, magro e alto, con una maglia bianca con lo scollo a v davanti a mostrare una scritta tatuata sul petto. A quanto pare però sembra il secondo ragazzo ad attirare la mia attenzione e non so il perchè.
"Ma questi?" mi rivolgo a Selene..il suo sguardo sembra invece puntato verso il moro.
"Sono con noi?" mi chiede guardandomi. "Eh mi sa.. se stanno qui vicini.." azzardo la risposta. Mentre lo dico, incrocio per caso lo sguardo del ragazzo castano, proprio quello che aveva attirato la mia attenzione 2 minuti prima. Accorgendomene lo distolgo veloce e guardo verso Selene. Che sguardo sveglio. Lui rallenta e si avvicina di più verso noi.
"Comunque piacere Alessio" fa un cenno con la mano, come un mezzo saluto accompagnato da una smorfia con la bocca. Una specie di sorriso con le labbra serrate. Ha un nonsoche di sicuro nello sguardo, anche se sembra nasconda una punta di imbarazzo.
"Francesco" il ragazzo più alto si sporge verso noi due rimanendo vicino all'amico.
"Ah si.. Selene" imita il loro cenno.
"Gioia.." dico veloce, buttando gli occhi verso loro e poi altrove, un pò in soggezione.
"Siete amiche di Francesca?" Alessio si mette vicino a Selene, affiancato a sua volta da Francesco.
"Si, anche voi?" Selene mantiene il dialogo.. io invece mi limito a camminare concentrandomi su quello che viene detto.
"Si la conosciamo.." continua Alessio. Davanti a noi il semaforo. Ci fermiamo. Gli altri sono già andati avanti di un bel pò, ci beccheremo poi tutti davanti al pub. Scatta il verde e mentre tutti e 4 ricominciamo a camminare attraversando, Alessio passa davanti a Selene e me, posizionandosi al mio fianco. E così camminiamo: Francesco, Selene, io e Alessio. In fila orizzontale.
Mi sento a disagio, ma non faccio in tempo a pensarci razionalmente troppo che Alessio parla."Stasera la facciamo ubriacare" scherza. Si riferisce a Francesca, la festeggiata, perchè noto il suo sguardo puntare in fondo alla via dove c'è lei in lontananza, ormai di parecchio avanti.
"E beh si.." cerco di sembrare tranquilla e per niente agitata, anche se impacciata guardo a terra, fingendo di preoccuparmi a dove mettere i piedi.
"Hai una sigaretta?" mi chiede, mentre cammina avanti insieme a me. Alzo lo sguardo per sembrare presente visto che parla. Mi sembra di aver notato che porta nel labbro inferiore un piercing, un labret, un piccolo cerchio sul lato destro della bocca che non so perchè ma sembra attirare la mia attenzione mentre scambiamo qualche battute.
"Si.. " la cerco subito in borsa e trovo il pacchetto. Glielo porgo senza guardarlo. Lui la prende e mi rivolge un "grazie" tenendola tra le labbra. L'accende, me lo passa e dopo aver posato il pacchetto in borsa, alzo la testa. Mi accorgo che siamo già in piazza e tutti gli altri sono davanti al pub che ci aspettano, a poca distanza. Ci avviciniamo. Anche Selene che ora è vicino a me che parla con Francesco. Entriamo nel pub e ci sediamo. Appena arrivano i drink comincio a bere il mio.
Siamo tutti seduti nel tavolo quando Alessio si alza in piedi e col bicchiere in mano annuncia gli auguri a Francesca.
Guarda verso noi altri e attacca "Taaanti auguri a teeee, tanti auguri a teee, tan-t...".
Gli altri lo seguono appena capiscono e io contribuisco rimanendo dell'idea che la situazione che si crea nel momento degli auguri in coro sia sempre per il festeggiato qualcosa di altamente imbarazzante. A voce bassa seguo la canzoncina augurale e mi sembra di sentire gli occhi brillare per l'alcool. Penso che passi tipo mezz'ora e tra una cosa e l'altra, mi ritrovo in piedi con un altro drink e Selene vicino a me. Noto Francesco nella pista dietro me e la mia migliore amica, da solo e che sostiene il bicchiere pieno d'alcool. Alessio sta col telefono in mano digitando lo schermo touch. mentre si avvicina a Francesco. Sembra brillo. Addosso ha una felpa aperta verde con la cerniera e il cappuccio bianco. La toglie e l'appoggia sulla sedia del pub, lungo lo schienale.
La sala è invasa dalla musica. Io sto vicino a Selene. Bevo dal bicchiere e butto l'occhio su Alessio. Ora ha una maglia grigia chiaro, una t-shirt. Noto le braccia. Le ha grosse. Sul braccio sinistro, precisamente sull'avambraccio, porta un tatuaggio tutto colorato che da sotto la manica corta continua fino ad arrivare al polso. A causa dell'alcool e dalla non troppa vicinanza a lui, non capisco di che si tratti. Continuo a guardarlo. I capelli sono castano chiaro. Sfoggia un taglio un pò eccentrico, rasato ai lati. Nel mezzo i capelli sono più lunghi e cadono verso destra in una specie di ciuffo unico. Forse è quello a renderlo così particolare? Ai lobi porta due dilatatori neri e al labbro il labret che già avevo notato mentre camminavo con lui poco prima nel percorso che portava al pub.
Distolgo lo sguardo, non è buona educazione fissare la gente.
Parlo ad alta voce all'orecchio di Selene per farmi sentire e sovrastare la musica a palla. La tiro in mezzo alla pista e lascio che le luci e l'atmosfera mi rapiscano.



So Good To Me (Alessio Bernabei)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora