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ALESSIO.

"Boh mi sa che fra poco escono..mettiamoci qua" dico indicando due sdraio libere davanti a noi. Una spiaggia a Dicembre. Wow. Suona strano, ma è così anche se non è propriamente una spiaggia. E' uno spiazzo lungo il fiume in città dove hanno trasportato della sabbia per creare quest'oasi "estiva" che d'inverno è abbastanza fuori luogo. Dietro di noi dei locali, in ognuno c'è musica diversa. hip-hop, rock, techno, hardcore..in uno di quelli ci sono gli altri ragazzi della band. Un amico di Riccardo ci ha invitati a sentire il suo debutto nella scena elettronica underground. Mi siedo sulla sdraio e mi passo una mano tra la cresta. Ieri ho rasato per bene i capelli ai lati per evidenziarla, e stasera ho i capelli più morbidi del solito, mi scivolano velocemente tra le dita solleticandomele. Guardo Francesca interrogativo. Lei si butta su di me senza esitazioni ridendo. Sbuffo leggermente per il peso che sento improvvisamente addosso. Accavallale gambe mentre mi da le spalle e sta seduta comodamente sopra di me. "Sei comoda?" le chiedo ironicamente con un mezzo sorriso. Lei si gira verso di me. "Si" mi risponde contenta facendomi la lingua. Alzo un sopracciglio sarcastico. Sento delle voci dietro di me, segno che gli altri stanno arrivando. Giro leggermente il capo verso di loro. "Ah vi siete messi comodi" scherza francesco mentre brandisce verso noi una bottiglietta di vetro verde che contiene birra. Francesca sorride soddisfatta come per dargli ragione. Lorenzo e Riccardo stanno parlando dell'esibizione di Matteo, l'amico di Riccardo. Si siedono per terra accanto a noi mentre Richi si gira una sigaretta. Alessandro è troppo impegnato a far sedere in braccio la ragazza con cui sta uscendo da qualche settimana, una biondina bassa dal viso angelico. Francesco invece si appoggia la muretto che si affaccia direttamente sull'acqua nera del fiume e fa qualche sorso. Francesca si appoggia con la schiena sul mio petto, sopra la felpa di lana grigia larga e comoda che ho messo stasera I suoi capelli mi solleticano il volto. Faccio una smorfia. Le cingo la vita con le braccia, anche se non mi piace molto questa cosa da piccioncini con lei davanti agli altri. Mi fa sentire impacciato. Ma per mia fortuna di solito è lei a fare tutto., così non devo calarmi troppo nella parte del fidanzatino affettuoso. Mi tiro su il cappuccio, colpa dell'aria gelida che mi taglia la nuca.  <<Ale ma quella non è la vostra amica rossa..c'è anche la sua amica..>> dice Richi strizzando gli occhi allungando leggermente il collo per vedere meglio. Mi indica col mento il punto nella passeggiata e i locali alle nostre spalle. Mi giro insieme a Francesca. Le vedo. La vedo. Ha addosso dei leggings chiari che le esaltano il fisico, i suoi lunghi capelli ramati le cadono sopra una giacchetta di pelle nera che però a quanto pare non sembra tenerle molto caldo dato che cammina tenendo le mani conserte davanti a se come per farsi più caldo. Cammina con Selene abbastanza lentamente, forse perchè c'è tanta gente. <<Gioia!..>> dice improvvisamente francesca facendomi sobbalzare..<<Selene..!>> continua per farsi notare da loro. Gaia sente la voce, si gira. Vedo i suoi occhi azzurri contornati da una sottile linea di eyeliner nero puntati verso di noi. Verso Francesca. Dice qualcosa a Selene. Vengono verso di noi. I tacchi alti ticchettano sull'asfalto. <<Ciao..>> dice sorridendo tirata a francesca e rivolgendo uno sguardo veloce a tutti noi. Simona fa lo stesso, ma il suo sguardo rimane qualche secondo fermo su francesco che continua a dedicarsi alla sua amata birra stasera. <<Sedetevi..>> dice Richi sorridendo cordiale. Si avvicinano al muretto dove è appoggiato Francesco. Sono esattamente di fronte a me, anche se per ora gaia fa di tutto per guardare ovunque tranne che nella mia direzione. Che novità. Francesco si gira verso di loro accennando un lieve sorriso, e non faccio a meno di notare che le guance dell'amica mora di Gioia diventano leggermente più rosee. Francesca lancia le gambe lateralmente mettendosi così in braccio a me di profilo, si accoccola dolcemente contro di me. Appoggio una mano su una delle sue cosce coperta da un finissimo strato di collant di nylon color carne lucido. Alzo lo sguardo verso Gioia, poi torno su Francesca. Le sorrido e con l'altra mano la stringo a me dalla vita. Non so perchè sto calcando tutta sta scena, ma mi sento come se dovessi farlo. Ho degli spettatori ora, anzi uno spettatore. Che però ora è impegnato a parlare con Riccardo. Sorride alle sue domande e risponde gentile. E' evidentemente molto bravo a metterla a suo agio. La ragazza di Alessandro ha appena finito di presentarsi e sembra che anche lei gradisca la presenza delle due nuove ospiti, tutti parlano con loro tranne due persone. io e Francesca. Odio essere messo così in disparte. Attiro a me Francesca e la bacio con foga, le mani sulla sua coscia più sicure e sfacciate scivolano lente, come per assaporare bene tutto. Lei risponde volentieri alle mie attenzioni facendo cadere il mio cappuccio e scompigliandomi con le mani i capelli. Le nostre lingue si cercano e scivolano l'una contro l'altra. Le labbra umide sono bollenti rispetto alla temperatura esterna tipica di dicembre. Mi stacco dal bacio. Vedo che Gioia continua a ignorarmi deliberatamente. Lascio una mano tra le cosce di fra, pericolosamente nella parte alta della coscia. <<Gioia?..>> la chiamo sfacciato <<non siete con i vostri amici?>> sorrido sarcastico. <<No>> mi risponde leggermente punta dall'ironia della mia frase. <<come mai?>> continuo <<non lo so..mica vivo con loro..>> risponde lei ironica. rido di gusto, ma la mia è una risata amara. <<Ha trovato la ragazza giusta con la quale può divertirsi e intanto divertirsi con altre..non pensavo fossi così open-mind a sti rapporti>> aggiungo cattivo accompagnando il tutto da un mezzo sorriso. Lei mi guarda acida, sembro averla scossa leggermente. si limita a fissarmi per poi girare la testa dall'altra parte. <<non devi mica vergognarti eh..>> continuo imperterrito, mi brucia dentro. <<Ormai ci sono tante ragazze che danno poco valore ai rapporti e hanno voglia di divertirsi un poco..>> sorrido falso. Sento di aver esagerato. Mi lancia un'occhiata carica di odio e si allontana poco più avanti. <<Vado a chiedere un accendino a quelle ragazze..>> dice ad alta voce come per giustificarsi con l'amica mentre cammina veloce verso un gruppetto di ragazze sedute a un tavolino. Noto che richi è stato l'unico a seguire tutta la conversazione. Sembra confuso. Segue Gioia con lo sguardo, aspetta qualche secondo e la raggiunge poco più in là nel muretto dove si è appoggiata guardando il fiume che scorre sotto. Il fumo della sigaretta che tiene tra le dita scompare verso l'alto così come il mio interesse nel seguire le conversazioni che fanno i miei amici qua vicino a me. Penso allo sguardo confuso di Riccardo e penso a me. Forse lo sono più io di lui.

So Good To Me (Alessio Bernabei)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora