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Gioia

Il dolce mi ha saziata parecchio dopo quella pizza tonda con le patatine che a dire il vero era davvero squisita. Alessio aveva ragione. Il freddo mi pervade perchè Rick ha acceso da poco il riscaldamento qui in macchina. Devo dare tempo al tempo e presto sarò al caldo. Lo intravedo attraverso il finestrino bagnato per l'umidità mentre cammina avanti e indietro sul marciapiede con il telefono nell'orecchio, sicuro sarà qualche amico che voleva parlargli. Questa volta abbiamo chiuso la serata con solamente una cena, mi aspettavo forse un seguito in un pub oppure in discoteca, ma a quanto pare a tutti è andata bene così. Qualche bacio sulla guancia tra tutti noi dopo esserci infilati le giacche e due battute per salutarci e ringraziarci a vicenda della serata al ristorante passata insieme. Un piccolo bacio scambiato sulla guancia, la sua calda contro la mia a dirmi che forse davvero si è dimenticato della litigata, anche se forse io faccio molta fatica a resettare quella sera. Mi sento debole di fronte agli insulti di chi mi fa sentire diversa perchè già diverso dagli altri, ossia qualcuno che mi fa salire le paranoie a duemila senza che mi ci possa ribellare Si, un bacio veloce sulla guancia, un piccolo sorriso a denti stretti e via, fuori dal ristorante con vicino lei, Francesca. Sbuffo mentre Rick ancora è fuori e mi rendo conto che mi sono persa tra questi pensieri da sola. Continua a parlare, non la smette più. Mi sento per un attimo fuori posto, qualcosa non va. Ho un peso sullo stomaco e mi sembra che qualcosa sia stato lasciato a metà e questa cosa porta il nome di Alessio.Non voglio capirlo o rendermene conto, ma lo sento dentro che il fatto che l'abbia visto così poco e ci abbia potuto scambiare poche battute mi ha lasciata a metà. Ora mi sento incompleta e lui non c'è più, sarà con quella stupida a fare non so cosa. Giuro che non voglio saperlo perchè già immagino e sento il nervoso mangiarmi l'anima. Devo cercare di non pensare al fatto che vorrei ci fosse ancora adesso per capire che posso vederlo ancora, che è ancora nei paraggi, altrimenti impazzisco perchè so che ora non c'è soluzione.
<<Ci sono eh>> Mi giro di scatto verso il sedile accanto, quello del guidatore e vedo Rick con il suo cappellino bordeaux e giallo sorridermi con gli occhi ancora lucidi per il freddo.
<<Ce l'hai fatta allora>> esordisco mentre noto che si sta sfregando le mani per scaldarsele, dato che fin'ora è stato all'aperto.
<<Si mi ha chiamato un amico e mi ha chiesto delle cose, si parlava di musica>>
<<Ho immaginato>> annuisco.

<<Allora adesso andiamo a casuccia mia? così ti togli il giubbotto e ci mettiamo davanti alla tv e ci guardiamo un bel film sotto le coperte>>
<<Si certo!>> lo guardo. Cerco di sembrare convinta e mi viene naturale perchè Rick è davvero splendido con me, non posso fargli sentire che c'è qualcosa che mi distrae e disturba la mente. In cambio lui mi sorride e mi sento leggermente sporca per l'attenzione che ho rivolto poco fa ad Alessio nei miei pensieri.
Gira la chiave e parte. Accende la radio e partono gli U2 "With or wiithout you". Appoggio la testa contro il finestrino di lato e guardo dritto. Le luci della città e dei semafori colorano le strade.
"With or without you I can't live With or without you" canta Bono e tutto sembra assurdo e inascoltabile alle mie orecchie, dato che mi rimbomba in testa la visione di un ragazzo con ciuffo biondo scuro, occhi nocciola un pò piangenti e naso a patata. Un peso all'anima, lo posso udire bene.
Rick guida tranquillo, quando una suoneria invade l'abitacolo.
<<Chi è adesso? serata di telefonate eh>> lo sento dire mentre ha ormai in mano il cellulare preso dalla tasca della giacca. Legge sullo schermo dell'iphone.
<<Alessio? e mo che vuole?>> Giro lo sguardo di scatto verso lui tornando con la testa dritta.
Perchè sta telefonando?


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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 30, 2015 ⏰

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So Good To Me (Alessio Bernabei)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora