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GIOIA

Ema mi stringe la mano trascinandomi dietro di lui. Cerco di tenere il passo anche se faccio un pò casino con gli stivaletti alti col tacco di legno. Senza non so proprio starci. Arriva di fronte al bancone del bar e io lo affianco. Selene è dietro di me accompagnata da Dani.
<<Che prendiamo?>> Ema mi guarda mentre si appoggia al bancone.
<<Non so tu che prendi?>> lo guardo, mi sento in soggezione.
<<Facciamo due redbull?>> mi fissa gli occhi.
<<Ok>> annuisco, ricambiando un sorrisino. Si volta e le ordina parlando col barman. Poi torna su me e mi pizzica il braccio.
<<Ahia!>> lo guardo arrabbiata spostando subito il braccio. Lui ridacchia <<Cosa?>>
<<Pizzicchi>> lo guardo stando al suo gioco.
<<Ah si?>> si avvicina minaccioso verso di me col suo corpo guardandomi negli occhi. Poggia le mani sui miei fianchi. Le sue labbra sono vicinissime alle mie.
<<Siediti stupidina>> la voce seria, un pò giocosa. Gli occhi castani fissano i miei e un sorrisino gli spunta sulle labbra, mentre dolce e provocante mi fa indietreggiare e sedere su una sedia vicino al tavolino. Mi siedo e sento il viso andare a fuoco. Lo odio, mi fa sempre sentire a disagio con i suoi giochetti. Si volta e prende le lattine. Parla verso Dani che in mano tiene una heineken e nell'altra una redbull. Sicuro la seconda sarà per Selene, che intanto si sta sedendo vicino a me, nella sedia che mi trovo accanto.
<<Anche tu la redbull?>> mi guarda lei sorridente.
<<Figurati che altro potevo prendere>> commento.
Dani le porge la lattina appoggiandola davanti al viso di lei per poi sedersi vicino. Ema prende la sedia da un altro tavolino e facendo casino la trascina girandola verso il tavolo. La mette vicino a me e si siede.
<<Potevi fare meno casino>> lo guardo, rido un pò. E' proprio coglione.
<<Dovevo sedermi>> ammette tranquillo, come se niente fosse. Apre la lattina di redbull e se la scola portandola alla bocca. Poi la riappoggia. Si sistema sulla sedia. Addosso ha una felpa grigia col cappuccio senza cerniera con delle stampe di foglie verdi, i cordini neri gli pendono sul petto.
<<Mi hai fatto male prima>> lo guardo assumendo la smorfia della finta incazzata. Si avvicina a me. Sorride. Mette un braccio intorno alla mia vita e mi comincia a fare il solletico piano.
<<Non fare lo scemo..>> rido un poco sentendo le sue mani muoversi intorno ai miei fianchi. Butto l'occhio su Selene, è presa a parlare con Daniele.
Ema si avvicina di più e mi abbraccia da dietro mentre sono seduta, assumendo una posizione strana per stare in equilibrio sulla sua sedia.
<<Dai lo soffri?>> Lo sento ridere mentre tiene il viso tra i miei capelli. Sento il suo calore avvolgermi da dietro. Cavolo oggi sembra più tranquillo, quasi interessato davvero a me. La sua ex Luana si è già messa in mezzo troppe volte, tante da farmi staccare da lui, come ho detto ad Alessio: non mi sento particolarmente coinvolta. I perchè sono tanti, tra cui lei e il fatto che Ema è un pò ribelle e ha parecchie tipe che lo corteggiano. In questo momento però non ci sto pensando. Mi godo il momento.
<<Smettila dai!>> mi muovo un pò, sento che è vicino, mi piace per un attimo..il viso nei miei capelli. Sento le sue mani divenire più sicure. Le passa sui miei fianchi dove il corpetto bianco finisce poco sotto l'ombelico.
Porto le mani sulle sue. Con una mano prende la redbull e la beve, con l'altra continua a toccarmi il fianco destro nudo. Mi dà un senso di protezione, di attenzione, senza però fare il volgare. Sto ferma così, lo guardo mentre beve. Lui finisce la redbull e la posa sul tavolino per poi avvicinarsi al mio orecchio.
<<Sicura che vuoi andare a ballare?>> parla piano, vicino al mio orecchio.. la voce seria, sensuale.
<<Non lo so.. come vuoi tu..>> azzardo intimidita. Ema guarda verso Dani, poi torna col viso vicino al mio orecchio.
<<Allora andiamo da un'altra parte..>> sento che muove il piercing che ha sulla lingua. Si alza.
<<Dove andiamo?>> lo guardo dal basso seduta sulla sedia, un pò agitata.
<<Dai..>> mi sorride facendomi segno di alzarmi. Mi giro titubante verso Selene e Dani.. sento Ema davanti a me fremente che mi aspetta. Non posso fare altro. Mi alzo. Ema dà un'occhiata veloce al suo amico, non so cosa abbia in mente, ma lo seguo. Esce dal bar e io dietro di lui mentre mi tiene la mano per poi lasciarmela appena arriva davanti alla macchina. Le chiavi in mano fanno rumore. Sono in palla. Penso che Selene è dentro al bar e non so cosa Ema stia tramando. Guardo verso lui che sta aprendo la portiera.
<<Sali?>> mi fissa. Lo guardo e cammino verso la parte del passeggero. Apro la portiera e salgo mentre lui è già entrato dentro. L'ansia mi sale a 1000, forse riesco a immaginare cosa vuole fare.
Mi siedo e chiudo la portiera. Il battito del cuore aumenta. Ema si avvicina a me col corpo. Porta il viso vicino al mio mentre con la mano mi gira il mento verso lui. Mi guarda spostandomi con le dita i capelli dal viso. Sento una vampata di calore invadermi. Il cuore batte forte al suo tocco. Sono agitatissima. Lo sento deciso nei gesti che fa. Sento il suo sguardo addosso.
<<E' da un pò che non stiamo da soli>> la voce sicura e seria esce dalla sua bocca. Lo guardo. Intimorita mi perdo nel suo modo di fare. Mi agito.
<<Dai Ema che vuoi fare? e gli altri?>> cerco di scastrarmi da quella situazione.
<<Cosa?>> mi guarda <<sono di là.. dai...>> mi tira verso di lui. Sto zitta. Abbasso lo sguardo. Gira la testa e spostandomi i capelli verso destra comincia a baciarmi il collo. Sento le sue labbra contro.
Chiudo gli occhi a quel tocco. Appoggio una mano sul suo petto spingendolo un pò.
<<Ema..>> si sposta e mi fissa.. gli occhi un pò andati.
<<Cosa?>> il suo sguardo ha assunto un velo di voglia.
<<Che hai?>> lo guardo.
Mi fissa <<niente..>> sorride un pò voglioso. Si riavvicina. Di nuovo la bocca sulla pelle del mio collo. Respira più forte. Sento un formicolio al basso ventre. Mi accaldo leggermente. Sento che non posso, non ora. Non mi va.
<<Ema davvero..>> è ancora addosso a me. Il telefono squilla.
<<Devo rispondere..>> dico.
<<Aspetta dai..>> 
<<Ema.. un attimo>> insisto. Si sposta e sbuffa. Torna seduto bene sul suo sedile.
<<Hey dove siete?>> è Selene <<ah okok.. noi siamo in macchina.. va bene>> attacco.
<<Stanno venendo qua>> guardo Ema <<ha detto che un vostro amico ha un problema.. Dani ti deve parlare..>>.
Ema aggrotta la fronte e la portiera dietro si apre. Entrano Dani e Selene. Per fortuna l'ho scampata. 

ALESSIO

Ci voleva proprio questa serata con Francesco e Lorenzo.Siamo in un bar poco distante dal centro della città, ho appena finito di bere una birra coi miei amici. Davanti a noi dei fogli, dobbiamo organizzarci per i prossimi concerti. La gente sembra iniziare ad apprezzarci.
Giocherello con la lattina quasi vuota e rido alle loro battute. Addosso ho una felpa blu con la cerniera, l'ho chiusa fino a metà.
Da sotto si intravede una maglia a maniche corte grigio chiaro. Ai piedi i miei soliti anfibi e dei pantaloni di jeans neri. Mi rilasso. Prima di venire qua non è stata una gran giornata. Ho perso il mio "lavoretto" da idraulico. Non che mi dispiaccia molto, mi aveva assunto da soli due giorni e io sono piuttosto imbranato in materia..tant'è che ho perso da qualche parte la cassetta degli attrezzi. Mia madre quando l'ha saputo è andata su tutte le furie, sono stato contento di non sentire per qualche ora i suoi sbuffi e piagnistei per la mia testa perennemente tra le nuvole.
Me la cavo decisamente meglio con la musica. Preferisco di gran lunga cantare accompagnato dagli strumenti dei miei amici.
<<Raga ordiniamo tre panini al salame?>> chiedo. Lore e Fra acconsentono volentieri. Mentre un camerieri viene a prendere nota, scorgo verso l'entrata Selene e il tipo con cui esce entrare. Istintivamente tengo gli occhi fissi su loro, forse mi aspetto di vedere Gioia. E infatti non mi sbaglio. Entra subito dopo di loro e non è sola. C'è Ema.  Fortunatamente sono lontano dall'entrata, alla fine della stanza praticamente. Quasi in un angolo. Il cameriere mi copre in parte e posso scrutare più tranquillamente. Anche quando poi se ne va spero non mi becchi e così succede. La vedo con Emanuele, vedo tutto. Le mani di lui su lei, la sua faccia andare a fuoco perchè probabilmente le mani di lui gli fanno qualche strano effetto. Stringo i pugni, ho le mani sudate.
Francesco va in bagno, faccio un cenno col mento per dire ok. Ma i miei occhi sono fissi lì, su loro. Lore giocherella su whatsapp e io posso godermi tutto lo spettacolo.
Lei sembra ricambiare fin troppo bene le attenzioni di lui, al contrario di quello che ha detto a me.Quando si alzano per andare fuori decido di andare fino in fondo e seguirli, non mi va giù che con me lei abbia una versione riguardo il rapporto con lui e con Emanuele si comporti nel modo opposto. In questi giorni ci siamo scambiati alcuni messaggi e non capisco a che gioco sti giocando visto che sembra parlare fin troppo volentieri con me.
Fingo di dover rispondere a una chiamata e esco. Salgono su una macchina (penso di Ema) e la luce di un lampione proprio sopra di loro illumina parzialmente l'abitacolo in modo da farmi vedere tutto abbastanza chiaramente. Lui ci prova, le bacia il collo. Li guardo impassibile. Lo lascia fare segno che non le dispiace affatto. Lui le parla malizioso, lei lo sposta leggermente e sorride.
Sembra imbarazzata ma ci sta, le piace.
Scuoto la testa. Mi sento ridicolo ad aver creduto che davvero non le interessasse e soprattutto ridicolo ad aver creduto a due parole, i fatti poi sono altri e sono belli chiari. La scenetta però non dura molto perchè vengono interrotti da Selene e l'altro ragazzo e sono costretti a ripartire.
Due ragazzi e due ragazze in macchina. E' tutto abbastanza chiaro, viene dato poco spazio all'immaginazione, tutto quello che ho ora è semplicemente una visione abbastanza obiettiva.


So Good To Me (Alessio Bernabei)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora