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FRANCESCO

E' sabato sera. Guardo fuori dalla finestra della camera. Sul vetro delle piccole gocce scendono, segno che sta continuando a piovere. Sento l'aria fredda che arriva dalla finestra mezza aperta sfiorarmi la pelle delle braccia che fuoriescono dalla mia t-shirt bianca a righe blu. Porto la sigaretta alle labbra e aspiro la Winston. Abbiamo appena finito di cenare. Pizza e birra, non c'è accoppiata migliore. Sento gli applausi che arrivano dalla televisione, i partecipanti del quiz di canale 5 hanno indovinato la domanda. Riccardo è in cucina a buttare i cartoni che contenevano la pizza. Siamo da soli, casa di sua nonna è libera, lei è dai suoi genitori. Appoggio la schiena al muro mentre guardo nuovamente fuori dalla finestra. Pochi passanti e le luci dei lampioni lungo la via. <<Sei pensieroso?>> una piccola risatina e una voce molto profonda arrivano alle mie orecchie. <<Mmh no, tranquillo>> rispondo, mentre Richi riordina la grande scrivania dove abbiamo mangiato liberandola dalle cartacce usate.<<Momenti particolari allora>> continua facendo un accenno di sorriso. Penso capisco a cosa si riferisca, di solito sono molto più attivo, un tipo che non sta mai fermo e che poco si ritrova a star zitto a guardare la città. Non so per quale motivo, ma ora sono davvero rilassato. Forse perchè non niente che non va nella mia vita, in questo periodo va tutto meglio di come potevo aspettarmi. Dopo l'esibizione al pub abbiamo conosciuto un discografico che ha richiesto un colloquio con la band. Ci siamo presentati e abbiamo suonato le nostre canzoni che sono piaciute. Hanno esaminato me e gli altri 4 componenti della band e dopo aver investito tutto sulla voce di Alessio abbiamo inciso con il discografico un nuovo pezzo che "sarà una bomba" dice lui stesso. Sarà lanciata dopodomani in radio e spero con tutto me stesso che sia apprezzata. Ne abbiamo bisogno, sogniamo da sempre di poter sfondare nel mondo della musica. Alessio è fiducioso e io non posso che appoggiarlo. <<Manca un giorno e esce il pezzo>> se ne esce Riccardo. <<Eh si, ci stavo pensando.. e ti dirò che per adesso sono rilassato..ho deciso di prenderla così, anche se so che quando sarà il giorno la tensione la sentirò al massimo>> mi spiego. <<Io sono agitato..>> mi guarda con gli occhi lucidi e un pò scherzosi <<speriamo che piaccia>> aggiunge. <<Franco è convinto e lo dobbiamo essere anche noi, lo considero un buon discografico lo abbiamo detto tutti noi da quando abbiamo scoperto che era a fianco al manager dei Modà.. non lo so, ma io ci spero e voglio pensare in positivo>> spengo la sigaretta premendola contro il posacenere verde scuro mentre butto fuori il fumo dalla bocca. <<Sisi per quello niente da dire, spero che avremo almeno metà della fortuna che ha avuto Kekko..>> continua mentre prende il cellulare il mano accoccolandosi sul letto. Approvo l'ultima frase sperando davvero che sarà così. Richi smanetta col telefono quando a un certo punto <<ma se invito Gioia a venire qua stasera? con l'amica Selene..>> azzarda. <<Ahah perchè? non vuoi fare il gay con me?>> mi avvicino al suo viso mentre metto le labbra a formare un bacio. <<Abbiamo tutto il tempo tesoro..>> risponde sbattendo le ciglia in risposta. <<Comunque va bene per me>> lo informo. <<Ok ahah allora chiedo>> mentre digita lo schermo del cell. Se verranno ci faranno compagnia, beh meglio in tanti che in pochi. L'amica di Gioia, la mora sarà con lei? Mi viene in mente, mi ricordo degli sguardi dell'ultima volta ai murazzi nella finta spiaggia. <<Oh oh non ci crederai ma vengono, gli ho detto che ci sei pure tu>> mi guarda incredulo <<non l'avrei mai detto.. alla fine manco ci parliamo tanto>>. <<Beh meglio così no?>> continuo, senza riuscire a non pensare al fatto che potrebbe essere stata la mora a voler venire qua vista la mia presenza. Sarò egocentrico o è davvero così? Lo scoprirò più tardi. Dopo mezz'ora sento suonare il campanello. Sono loro. Riccardo si alza e va al citofono ad aprire, lo seguo e apposto sullo stipite della porta. Smuovo un pò i capelli ricci che mi sono caduti più avanti sulla fronte quando scorgo lei.

SELENE


<<Ciao..>> accenno leggermente titubante. Sorrido impacciata mentre faccio un passo verso l'ingresso. <<Hey>> sorride Riccardo amichevole. Ci da due baci sulle guance. <<Prego..>> dice continuando a sorridere e invitandoci a girare l'angolo dell'entrata di casa. C'è Francesco. Davanti a me. Dio mio. Spalanco leggermente gli occhi. Sapevo ci fosse e infatti sono stata io a insistere tanto per venire qua. Stringo le maniche di pelle nera lucida del mio giubbotto. <<Ciao>> sorrido vergognosa, cerco di controllarmi per non sembrare una stupida ma so che i miei occhi parlano. <<Ah chi si rivede..>> risponde lui con un sorrisetto alzando le sopracciglia fintamente sorpreso. Si sporge verso di me per darmi due baci. Me li lascio dare, rimango ferma. Sento il suo profumo avvicinarsi per poi allontanarsi velocemente quando torna nella posizione iniziale. E' così alto davanti a me, stasera non ho i tacchi. Mi sento piccola. I capelli ricci gli cadono scomposti sulla fronte. <<Eh si..>> sorrido cercando dentro di me sicurezza. Mi sfilo il giubbotto, cerco di sembrare a mio agio, cosa non facile visto che mi sta guardando. <<Tieni..>> gli dico scherzosa porgendoglielo <<non sono di casa..>> dico giustificando il mio non sapere dove appoggiarlo. Gioia e Riccardo arrivano dietro di noi. <<Dai a me..>> mi dice premuroso Richi, guardando poi Gioia che fa lo stesso. <<Venite>> ci dice Francesco andando verso una camera in penombra. Lo seguo. Gaia dietro di me. Ci buttiamo sul letto finchè non suona qualcuno alla porta..

ALESSIO

<<vai tu>> sento mormorare richi da dietro la porta..dei passi si fanno sempre più vicini, fino a che non mi trovo davanti gli occhi scuri e il sorriso sorpreso di Francesco. <<Alè..>> mi dice mezzo interrogativo.. <<non sapevamo..>> continua precedendomi e costringendomi a seguirlo in camera. Gioia e Riccardo sul letto, le gambe di lei sopra lui..la mano del mio amico inncentemente sopra i polpacci di lei. Alzo un sopracciglio. <<buonasera>> esordisco con tutta la mia sfacciataggine.


GIOIA


Rido portandomi una mano sulla faccia per la battuta di Riccardo, quando sento una voce familiare rivolgere un buonasera. Alzo gli occhi, mentre ho ancora il sorriso stampato sulla faccia e lo vedo. Alessio. E' proprio di fronte a noi, nella stessa camera. Sento un leggere tuffo al cuore quando guardando il viso mi accorgo definitivamente che si tratta di lui. <<Buonasera>> rispondo ridendo un poco, mentre rivolgo lo sguardo a Riccardo che è proprio sotto di me a sostenermi sulle gambe. Avverto l'imbarazzo della situazione, o forse è la presenza di Alessio a rendermi più a disagio. Tengo le gambe nude ferme, sopra le ginocchia di Richi e i piedi appoggiati al letto, restando attenta a non sporcare il copriletto con i miei sandali neri col tacco.

ALESSIO

Mi butto sul letto accanto a Gioia, vicino a lei Riccardo. Ha ancora le gambe accavallate sopra di lui. Noto i tacchi. I suoi piedi. Devo fare uno sforzo immenso per controllarmi. <<Che si fa?>> domando sorridendo. Guardo Richi ignorando Gioia accanto a me. Mi giro anche verso Francesco e Selene seduti alla mia destra. <<Volevamo guardare un po' la tv, poi parlare..una serata tra amici insomma..>> mi spiega gesticolando Richi. Sembra un po' stizzito dalla mia presenza, ma non me ne curo. Credo di avere capito il perchè. Annuisco continuando a tenere il mio sorriso finto. Mi riesce alla grande. Non mi riesce allo stesso modo contenere l'eccitazione che mi sale ad avere Gioia vicino coi sandali. Siamo tutti fissi sullo schermo della tv, c'è un programma sui tatuaggi. Francesco commenta spesso, è il suo terreno. E' pieno di tatuaggi. <<Tu non ne hai no? >> chiede a Gioia Riccardo aggrottando le sopracciglia mentre lei è accoccolata accanto a lui. Lei scuote la testa. <<Te ne faresti uno?>> le chiede. <<Non saprei dove..magari si..>> risponde lei poco convinta. Prendo la palla al balzo. Fisso i pochi cm scoperti della sua pancia. <<Io credo che qui ti starebbe bene..>> dico cercando di nascondere la malizia. Le sfioro la pelle nuda del ventre.La guardo. Lei ha un sussulto leggero, come se il mio tocco la facesse rabbrividire. Mi guarda un po' stupita, ma sembra non darle fastidio rimane ferma suoi miei occhi qualche secondo per poi rivolgere lo sguardo alla mia mano. Le mie dita e i miei anelli sono in contrasto con la sua pelle candida. Faccio scivolare leggero le dita su di lei.. <<si qua tanto..poi sei magra..>> continuo finto. Lei sta zitta come se stesse capendo la mia malizia e volesse vedere fin dove sono capace di arrivare. Scendo sull'orlo degli shorts, sicuro. Lei si sposta leggermente buttando d'istinto l'occhio su Richi che è illuminato dalla luce fredda del cellulare visto che sta cercando qualcosa sull'iphone. <<tipo una roba del genere sarebbe carina..>> dice lui ignaro puntandole addosso l'immagine di una rosa generica tatuata di google. Lei si sposta da me e annuisce,sembra confusa. Sorrido tra me. <<Vado un attimo in bagno..>> dice Riccardo alzandosi e aprendo la porta che da sul corridoio. Rimaniamo soli, in quattro. Ma Selene e Francesco non sembrano curarsi particolarmente di noi. Appoggio di nuovo le dita sulla sua pelle morbida. Gioia inghiotte. C'è qualcosa di strano, come se sapessimo entrambi che vogliamo ma allo stesso tempo con troppa diffidenza. La tocco piano, ho la schiena calda.. continuiamo a stare così per qualche minuto fino a che non scendo di nuovo sui suoi shorts, vicino al bottone.. Lei si sposta. Mi guarda. Inghiotto e mi avvicino a lei, non voglio si spezzi tutto. Lei si alza brusca, come se si fosse svegliata da quella sorta di trance in cui ci eravamo rifugiati. <<Richi?>> lo chiama mentre cammina in corridoio <<Richi devo andare a casa non mi ero accorta fosse così tardi..mi accompagni?>> la sua voce rieccheggia nel corridoio e nella mia testa. Percepisco di nuovo quanto vuole scappare da me, ma non riesco a darmi nessuna spiegazione. Come tutte le dannate volte.


So Good To Me (Alessio Bernabei)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora