La mattina seguente Blake cercò di seguire i consigli del Capitano Rogers. Alle prime luci dell'alba aveva salutato Steve, dirigendosi in camera sua per cambiarsi e correre al primo super mercato che si trovò difronte, comprando un pacchetto di caramelle gommose e un caffè espresso con doppia panna. – la colazione preferita di Tony.
Blake per tutto il tragitto di ritorno cercò di non inciampare e di non far cadere tutto per terra. Quando varcò la porta d'ingresso la ragazza chiese indicazioni su dove fosse Tony e dove si trovasse il suo laboratorio. Fu Sam a dargli le spiegazioni opportune e Blake successivamente lo ringraziò con un raggiante sorriso per poi dirigersi verso il punto stabilito.Blake arrivò di nanzi alla sua porta d'ingresso fatta in vetro con delle rigature nere e argentate e affianco alla porta c'era una targhetta scritta a caratteri cubitali il nome per intero dell'uomo. Stark si trovava all'interno con lo sguardo fisso e concentrato su qualcosa, non accorgendosi minimamente dell'entrata della ragazza.
«Natasha te l'ho detto mille volte – non assaggerò la tua pietanza russa.» parlò Tony non distogliendo lo sguardo dal suo computer, continuando a darle le spalle.
«Non sono Natasha.» mormorò Blake.
Tony si voltò guardando la ragazza con occhi sorpresi. Si sarebbe aspettato chiunque, persino Barnes, ma non si sarebbe mai aspettato lei.
Blake ammiccò un sorriso forzato cercando di allentare la situazione. Le sudavano le mani e si sentiva gli occhi di Tony bruciarle addosso.
«Ti ho portato la colazione. » mormorò la ragazza indicando le cose che aveva portato. «Espresso con doppia panna e caramelle gommose. – E' ancora la tua colazione preferita no?»
Tony annuì mentre si alzava dalla sedia girevole per controllare quello che la ragazza gli avesse portato.
«Sono gli orsetti o lombrichi?» domandò l'uomo indicando il pacco di caramelle.
«Ovviamente orsetti.» rispose la ragazza mentre gli passava l'espresso, ormai tiepido.
Tony ci mise qualche secondo prima di accettarlo per poi annuire e mormorare un misero "grazie" per iniziare a sorseggiarlo. Erano anni ormai che nessuno gli portava la colazione, soprattutto quel tipo di colazione. Pepper, al tempo del loro matrimonio, cercava di "rinquadrare" la sua alimentazione, cercando di fargli mangiare meno hamburger e più insalata e cose sane, diminuendoli anche gli espressi con la doppia panna.
Espressi e caramelle gommose. Quella era la colazione di Blake e Tony. L'avevano nominata la colazione dell'addio, perché la facevano ogni volta prima che la ragazza partisse per una missione. Era come un loro rito, una cosa solo loro, era come un buon auspicio.
«E' un bell'ufficio. – Più grande di quello precedente.» affermò Blake mentre si guardava attorno, osservando le diverse tecnologie firmate da Tony e poco più distante c'erano lì posizionate tutte le sue armature etichettate dalla prima all'ultima.
«Andiamo dritti al sodo. – Come mai questa inaspettata colazione?» chiese senza peli sulla lingua l'uomo.
«Voglio rimediare Tony. – Lo so, ti ho mentito su molte cose, sarei dovuta ritornare da te. Ti ho fatto soffrire, ma tutto quello che ho fatto, l'ho fatto per salvaguardare chi amo, compreso te.» mormorò Blake mentre incrociava le braccia al petto, cercando di parlarli a cuore aperto. «E lo so che un caffè e un pacco di caramelle gommose non potranno rimediare al male che ho fatto, che ti ho fatto, ma vorrei almeno provarci. – Sei il mio migliore amico, sei una delle persone a cui tengo di più.»
Tony guardò Blake fisso, mentre sorseggiava il suo caffè, macchiandosi gli angoli della bocca con la panna. Il filantropo si sentì stranamente confuso e di certo non si aspettava la ragazza che gli portasse la colazione e che gli parlasse a cuore aperto. Ma detto onestamente anche a Tony Stark mancava Blake, gli era mancata per tutti quei anni e più volte aveva sognato un suo ritorno e onestamente parlando averla lì, adesso, di fronte a lui, con le carte che non combaciavano ai suoi sogni infranti, un po' gli faceva male, ma allo stesso tempo era più che felice nel rivedere la ragazza. Alcune volte che cose che pensiamo non vanno come vogliamo noi.
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Shadow. // Marvel edition.
ActionShadow è l'assassino senza volto, è l'ombra che si gela nell'oscurità della notte. È silenziosa, letale come un pugnale. Nessuno conosce la sua vera identità e nessuno ha mai avuto il coraggio di capire chi si gelasse dietro la sua maschera. Shadow...