Prologo.

1.7K 50 3
                                    

25 Aprile 2012,

                                                                                 Stark Industries.



Era quasi l'ora di cena. Tony Stark, nelle vesti di Iron – Man volava fra i palazzi di una New York quasi dormiente. Gli abitanti della grande mela si stavano affrettando per rifugiarsi nelle loro case, dopo un'intensa giornata di lavoro.

Stark volava fra quei edifici, pronto per raggiungere il più velocemente possibile la sua "umile dimora"

«Tutto apposto fin qui, ora tocca a te.» affermò l'uomo parlando tramite auricolare con la sua dolce metà, Virginia Potts.

«Hai disattivato le linee di trasmissione? – Siamo senza rete?» chiese cordialmente la donna, mantenendo il suo solito sguardo attento.

«La Stark Industries sta' per diventare un esempio di energia pulita, autosostenibile. » rispose il filantropo mentre svolazzava fra i diversi edifici.

«Mh , presumendo che s'inserisca il rettore ardey e che funzioni.» rispose Pepper.

Erano l'uno l'opposto dell'altro. Tony era sfacciato, egocentrico e sfrecciava energia positiva da tutti i pori, mentre Pepper lo riportava con i piedi per terra, cercando di farli vedere il lato razionale della situazione.

«L'ho presumo. – Accendi!» continuò l'uomo ordinando alla sua giovane fidanzata di illuminare le l'insegna della Stark Industries.

Proprio al centro della grande città di New York, piano piano si accesero i diversi e maestosi sei piani della Stark Industries, per poi arrivare in cima dove non c'era soltanto l'enorme insegna con su scritto a caratteri cubitali il cognome di Tony, ma anche l'appartamento di quest'ultimo.

«Che ti sembra?» domandò Virginia eseguendo i suoi ordini.

«Sembra Natale, ma con qualcosa di.. me.» rispose l'uomo mentre atterrava sul tetto dell'edificio, e ad ogni passo che faceva Jarvis, la sua intelligenza avanzata, si preoccupava di levarli i pezzi dell'armatura di Iron – Man.

«Bisogna sensibilizzare l'opinione pubblica. Parla con la stampa. Domani sarò a Washington per l'impianto regolatore dei prossimi tredici.» iniziò a parlare a macchinetta la donna, ricordando a Tony tutti i suoi impegni. Lei non era solo la sua perfetta fidanzata, era la donna che gli ricordava perfino di mangiare e cosa mangiare.

«Pepper ti prego l'attimo, ricordi? Goditi l'attimo.» rispose l'uomo citando la sua filosofia di vita.

«Vieni da me e l'ho farò.» affermò Pepper con voce seducente.

"Signore, c'è l'agente Coulson dello Shild in linea per lei."- affermò Jarvis con la sua voce metallica.

«Non ci sono. – Vedi? Sono fuori.» rispose schietto Tony. Odiava quando qualcuno si intrometteva nel momento suo e di Pepper.

"Signore, temo che insista."- rispose Jarvis con la sua voce metallica.

«Spina dorsale Jarvis. Ho un appuntamento.» rispose a tono Stark, mentre si scricchiolava le ossa del collo. Ormai libero dalle vesti di Iron – Man.

Shadow.  // Marvel edition.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora