La mattina seguente Blake rimase quasi tutto il giorno a letto, fin troppo abbattuta per uscire dalla stanza. Suo fratello era entrato più volte nella sua stanza, ma lei aveva sempre fatto finta di dormire, non volendo parlare nemmeno con lui. Si stava comportando da ragazzina ma non aveva il coraggio di affrontare gli occhi azzurri e tristi di Steve, non aveva il coraggio di guardarlo di sfiorarlo o anche di affiancarlo.
Avrebbe voluto dirli tante cose, ma non sapeva da dove iniziare e come affrontarlo. Si sentiva una ragazzina alle prese con la sua prima cotta da liceale, ma forse nemmeno Blake sapeva essenzialmente come comportarsi. Era una ragazzina, suo padre per lei non era mai esistito e sua madre si ammazzava di lavoro per permettere a lei e a Kol di mangiare e di sopravvivere. Blake era cresciuta fin troppo in fretta, preoccupandosi costantemente del fratello, e successivamente della loro madre quando si ammalò. Nemmeno lei sapeva cosa significava una cotta liceale, non ne aveva mai avuto il tempo per innamorarsi, per abbracciare quel sentimento. E ora affrontare queste strane emozioni, la spaventavano a morte. Avrebbe di lunga preferito affrontare altro piuttosto che tutto questo.
Blake non aveva la minima idea di che ore fossero, ma il suo stomaco aveva iniziato a brontolare e se non si fosse alzata per mangiare qualcosa si sarebbe tramutata in un vegetale. Si sciacquò la faccia con dell'acqua fredda, decidendo di rimanere con la tuta indosso. Prima di scendere al piano di sotto, passò velocemente dalla stanza di Wanda, trovando la donna ancora in un sonno profondo. Tony le aveva detto che la ragazza si sarebbe svegliata in un arco di tempo incerto, aveva bisogno di smaltire la cura di Banner e in più di riprendersi da tutto ciò. Blake si domandò che cosa avesse passato la Maximoff, chiedendosi se Elisabeth fosse ancora viva.
Ogni volta che Wanda la richiamava con quel tono spaventato e preoccupato, Blake rivide il momento in cui Price l'aveva rapita, temendo terribilmente per l'incolumità del fratello.La ragazza scese al piano di sotto. Era una bella giornata e il sole penetrava prepotente dalle finestre, illuminando quasi l'intero edificio. Tony si trovava in cucina, con le braccia poste sull'isola in ceramica, con lo sguardo concentrato e basso sul suo computer portatile, intento a mangiare delle arachidi. L'uomo era cosi concentrato che non si accorse nemmeno dell'entrata della ragazza.
Kol era in giardino, con Sam, Steve, Bucky e Natasha, intento a scambiare alcune chiacchiere ed allenarsi con loro. Dall'esterno Blake vide come il fratello si trovasse terribilmente suo agio con loro, sembrava come se Kol fosse un loro amico di vecchia data, come se tutti loro si conoscessero da sempre e non da meno di ventiquattro ore.
Blake aveva da sempre invidiato la capacità del fratello di restaurare rapporti dall'oggi al domani, lui era sempre stato quello più socievole, quello più solare che non si faceva problemi a parlare per fino con i muri. Lei era il suo opposto, era fredda, distaccata e riusciva ad aprirsi con estrema fatica. Per riuscire a dire due parole con Natasha o con Steve, lottò con tutta la sua forza di volontà per riuscire ad abbattere almeno una mattonella del suo muro, ma quello sforzo era stato completamente disintegrato a Perem'.
«Hey sorellina – finalmente ti sei svegliata.»
Kol fece il suo ingresso, la sua maglia nera era completamente zuppa di sudore e i suoi capelli scompigliati. Natasha gli passò una bottiglia d'acqua per poi accomodandosi accanto a Tony.
Steve e Blake si lanciarono veloci sguardi, ma fu subito la ragazza a distogliere lo sguardo. La sensazione di disagio le prevalse nuovamente lo stomaco e come per magia la fame le era passata.
«Stiamo per preparare il pranzo – vuoi aiutarci?» domandò Kol.
«Emh no – scusate non ho fame, torno di sopra.» e senza dare il tempo di aggiungere altro, Blake si voltò e ritornò su i suoi passi.
STAI LEGGENDO
Shadow. // Marvel edition.
ActionShadow è l'assassino senza volto, è l'ombra che si gela nell'oscurità della notte. È silenziosa, letale come un pugnale. Nessuno conosce la sua vera identità e nessuno ha mai avuto il coraggio di capire chi si gelasse dietro la sua maschera. Shadow...