15

675 29 1
                                    

Kol e Blake correvano per i lunghi corridoi dell'edificio. Salendo piano per piano, fino a ritrovarsi al secondo piano. Entrambi erano stranamente silenziosi, rinchiusi nei loro stessi pensieri. Kol riuscì a notare la tensione della sorella, la schiena rigida e lo sguardo teso, notando anche come lei stessa stringesse i suoi pugnali in una presa solida e massiccia.

«Sei sicura?» chiese Kol.

«Finiamola qui – e tu fammi il favore di non morire.» parlò Blake respirando profondamente.

«Cercherò di fare del mio meglio.» la prese in giro Kol.

La ragazza si fece sfuggire una risata nervosa, facendo successivamente volteggiare il suo coltello affilato nella sua mano sinistra. I gemelli, fecero scorrere insieme la porta di metallo massiccio.
Si guardarono attorno, notando una piccola rampa di scale che divideva i gemelli dalla piccola figura di Sebastian Price, lo sguardo di quest'ultimo si posò su entrambi i gemelli, incurvando le labbra in uno dei suoi soliti sorrisi.

Blake si ricordò della prima volta che l'aveva visto di come lui stesso si era preoccupato di portarla via dalle macerie dell'Afganistan e di come dopo quel giorno la loro vita si era tramutata in un completo inferno, tutto a causa sua.

«Kol – Blake, è bello rivedervi.» affermò l'uomo, come se fossero vecchi amici.

Blake si guardò attorno, cercando di capire dove si trovassero Astrid ed Alex e anche i suoi potenziati, ma per adesso sembrava come se nella stanza non ci fosse nessuno.

«Vedo che siete cresciuti alla grande.» affermò successivamente l'uomo.

«Sta' zitto. » rispose con odio Kol, facendo qualche passo in avanti.

«Ow – vedo che siamo parecchio suscettibili oggi Kol – ti sei alzato con la luna storta?» lo prese in giro Price, incrociando le braccia al petto.

«Smettila di giocare – Ci volevi, eccoci qui – ora libera Astrid e Alex, loro non c'entrano niente, è una faccenda solo nostra.» affermò questa volta Blake.

Sebastian le rivolse i suoi occhi, come se si fosse appena accorto della presenza della ragazza. La scrutò dall'alto verso il basso, con un sorriso quasi ammaliato. L'uomo inclinò la testa di lato, mentre si levava il primo bottone della giacca gessata, facendo intravedere la sua maglietta nera.

«Blake – hai fatto tanta strada dall'ultima volta.» affermò l'uomo con voce più bassa. A Blake gli vennero quasi i brividi nel sentire quel tono di voce. «Ti ho lasciata che eri una ragazzina e adesso ti ritrovo che sei una donna – forse ci siamo sbagliati su di te, forse non sei cosi inutile.»

I gemelli Blake si lanciarono un veloce sguardo confuso, ma prima che loro possano domandarli altro, Price schioccò le dita e successivamente da una piccola porta, situata all'angolo della stanza. Alex e Astrind avevano un cappio legato al collo, e le sedie situate ai loro piedi, minacciavano di cadere da un momento all'altro.

Blake cercò di correrli incontro, ma venne fermata appena in tempo da Kol. «Lasciali andare.» urlò la ragazza.

«E' sempre stato questo il vostro problema. – L'amore, i troppi sentimenti. – Siete cosi sentimentali e banali che non riuscite nemmeno a ragionare lucidamente. – Chissà, forse qualche altro mese nell'OMS, potrebbe rimettervi in riga.» ringhiò l'uomo.

Price si avvicinò ai gemelli, rimanendo sempre abbastanza distante, camminando in maniera eretta e teatrale. Sembrava come se fosse una diva al centro del palco e che quello fosse il suo unico momento di gloria.

Dietro Sebastian si proiettarono, come per magia, tre potenziati. Un uomo e due donne, con l'aria poco amichevole. Le mani dell'uomo erano praticamente incandescenti e dopo aver fatto scricchiolare le sue ossa il suo corpo umano si tramutò in una fiamma vivente. La prima donna, aveva dei lunghi capelli viola e i suoi occhi erano praticamente bianchi, assenti di pupille, ella al posto delle mani aveva due lame affilate come rasoi, mentre l'ultima cercava di contenere una strana energia dorata, molto simile a quella di Wanda.

Shadow.  // Marvel edition.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora