1. Rosa rossa

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Lo stavo facendo davvero?

Ero dietro le quinte pronta ad entrare nello studio che mi aveva accompagnata per gran parte della mia vita. Fin da piccola amavo guardare questo programma in TV seduta sul divano con i miei genitori.

Amici.

Un traguardo irraggiungibile per me che sono così timida e insicura.

Ma lo sto facendo, per me, per lui.

Anche se devo ammetterlo, è tutto merito di Angelica se sono qui, che mi ha iscritta ai casting, senza il mio consenso aggiungerei.

-Facciamo entrare il prossimo candidato al banco di Amici.-

La voce calda della conduttrice mi risveglia dai miei pensieri.

Entro salutando la donna e mi posiziono sopra la stellina al centro dello studio.

Posso benissimo sentire gli occhi dei ragazzi seduti ai banchi dietro di me sulla mia schiena e questo mi porta ad abbassare gli occhi sui miei piedi.

-Lei è Alice, si definisce insicura, timida ma allo stesso tempo pronta a tutto per difendere quello in cui crede. Quando è nervosa tende a non stare ferma un'attimo, quindi praticamente sempre. Viene da Osimo, nelle Marche e oggi canterà "Promettimi" di Elisa.-

Sorrisi timidamente alla donna che mi stava presentando e mi preparai a cantare.

Quando la base partì mi dimenticai dove mi trovavo e cantai come cantavo insieme a papà e per un'attimo lo sentii vicino a me.

Cantai con il cuore leggero che mi batteva forte nel petto.

E credo che sia questo amare.

Intonai l'ultima frase e il silenzio mi invase prima di esplodere in un applauso che mi tinse leggermente le guance di rosso.

-Hai cantato fino alla fine, nessuno ti ha bloccato. Adesso andiamo a sentire se vogliono lavorare con te.-

Mi voltai verso i 3 professori di canto.

-Io Maria sinceramente la trovo molto brava ma non mi ha lasciato nulla. Quindi per me no.-
Annuii alla constatazione di Anna Pettinelli anche se non ero d'accordo con quello che aveva detto.

-Io Maria no, sono d'accordo con Anna.-
Anche Lorella era d'accordo con l'altra professoressa e io ormai mi ero rassegnata.

-Sinceramente Maria io non so cosa abbiamo ascoltato loro 2 perché a me è venuta la pelle d'oca. Voglio assolutamente lavorare con te quindi vieni a prenderti questa maglia.-

Per poco non mi misi a piangere alle parole di Rudy Zerbi.

Maria mi tese la felpa celeste che presi con le mani tremanti per poi dirigermi verso i banchi.

Ero seduta in prima fila, alla mia sinistra avevo una ballerina, molto bella, bionda e con uno splendido sorriso che mi invase quando mi guardò.

Mi tese una mano:- Piacere, Serena.-

-Alice.-
Le avevo sorriso io di rimando.

Alla mia destra invece, dall'altra parte del corridoio si trovava un ragazzo, ciuffo ribelle, orecchini, e lo sguardo basso, che non si alzò mai sulla mia figura.

Dedussi fosse un cantante.

Non so cosa me lo facesse pensare, ma come ballerino non ce lo vedevo proprio.

Somigliava a me, testa bassa, sguardo timido e riservato.

Poi, successe.

Per caso abbassai lo sguardo e lì, appoggiata sul banco di quel ragazzo la vidi: una rosa rossa.

Non siamo soli //ALEX//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora