Quella mattina mi ero alzata presto.
Non avevo lezioni ma volevo lavorare sul nuovo brano che stavo scrivendo.
I ragazzi erano usciti passando dal giardino, dove mi ero accampata da ore, salutandomi.
Solo dopo pochi minuti mi resi conto della maniglia della porta che si abbassava.
A quanto pare non erano usciti tutti.
Alex mi rivolse un sorriso di circostanza prima di sedersi sulla panchina difronte a me.
Tornai concentrata sul mio quaderno ma non riuscivo a concentrarmi sentendolo così vicino.
Feci un frego sulla strofa che avevo appena scritto e mi portai la mano sulla fronte frustrata.
-Qualcosa non va?-
Mi chiese e lo guardai quasi stupita che mi stesse parlando.-Non riesco a completare la canzone.-
Gli confessai ormai in preda alla disperazione.-Posso aiutarti...-
Propose.
-... sempre se vuoi.-Annuii facendogli posto vicino a me, e quando si fu seduto al mio fianco sporsi il mio quaderno verso di lui in modo che potesse leggere quello che avevo scritto.
Lo aveva letto almeno cinque volte, arrivando al punto dove mi ero bloccata.
-This dream...-
Lo leggeva tra se e se da almeno venti minuti.-This dream burns inside of me
And I can't just let it go.-Lo disse quasi sovrappensiero scarabocchiando sul mio quaderno.
Rilessi la strofa che aveva scritto sporgendomi nella sua direzione:
This dream burns inside of me
And I can't just let it goSorrisi.
-Mi piace.-
Esordii.Quando mi resi conto che eravamo fin troppo vicini mi allontanai da lui ristabilendo la dovuta distanza tra noi.
Il ragazzo al mio fianco stava per aprire bocca, ma la porta che si aprì lo interruppe, rivelando una Sissi abbastanza turbata.
Mi fiondai su di lei che si era seduta con le ginocchia al petto.
E io che credevo di essere sola oggi.
Mi sedetti al suo fianco abbastanza preoccupata mentre Alex mi guardava in piedi vicino alla ragazza con sguardo interrogativo.
-Sissi mi stai facendo preoccupare.-
Le confessai non poco allarmata.Prese un lungo respiro e finalmente mi guardò: Aveva il mascara colato e l'eyeliner era rovinato, ma non se ne preoccupò.
-Perché deve essere così complicato?-
Mi chiese esasperata.-Non so cosa fare.-
Disse subito dopo, senza darmi il tempo di chiedere ulteriori spiegazioni.-Mi vuoi spiegare cos'è successo?-
Provai a chiedere.-Mi piace, mi piace e non so cosa fare.-
Si portò le mani a coprirsi il volto mentre io ero rimasta scioccata dalle sue parole.Non sapevo proprio cosa dire, mi aveva colta completamente alla sprovvista.
Ma Alex prese la situazione in mano.
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Non siamo soli //ALEX//
FanficAlice, all'apparenza una semplice ragazza della periferia della sua piccola cittadina nelle Marche, che nasconde un mondo dentro il suo fragile cuore. Suo padre le ha trasmesso l'amore per la musica e quando la sua migliore amica Angelica ha sentito...