4. Seamless

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-Carola!-

Stavo cercando la ballerina per tutta la casa.

Sembra essersi volatilizzata.

Venni afferrata bruscamente dal braccio per farmi fermare.

-Non urlare. Sono le 4 del pomeriggio e Luca sta provando il pezzo per domani.-
Mi aveva intimato Alex.

Erano alcuni giorni che era un po' giù di corda e abbastanza irritabile.

-Scusa, stavo solo...-

Mi interruppe. -Carola è sul divano con Luigi.-
Affermò sicuro.

-No è impossibile...ci sono passata almeno 10 volte dal soggiorno.-

Mi guardò con un sopracciglio alzato.

Mi voltai sentendomi fuori luogo e tornando da dove ero venuta.

Mi appoggiai allo stipite della porta osservando i due ragazzi sul divano insieme.

Alex aveva ragione, ma non lo avrei mai ammesso, perché avrebbe significato che oltre a starmene nel mio mondo adesso ero pure cieca.

Mi si stampò un sorriso sulle labbra al ricordo della nostra chiacchierata proprio sul cantante.

Erano così carini insieme, ma capivo il punto di vista di Carola...ma non era per parlare di Luigi che la cercavo.

Non volevo rovinare il momento così mi voltai e me ne tornai in camera.

Mi stesi sul letto guardando il soffitto.

Rimasi in quella posizione per ore forse, poi sentii Serena chiamarmi dalla porta aperta.

-Ali hai un minuto? Ti cerca Albe.-

Mi alzai annuendo.

-Certo, arrivo subito.-

La raggiunsi sulla porta e insieme ci dirigemmo in cucina.

Mi sedetti al bancone accanto al biondo.

-Mi cercavi?-

-Si.-

-Quindi?-

-Abbiamo le prove per la coreografia.-

-Me ne ero dimenticata!-
Esclamai.

-Me ne ero accorto.-
Disse ridendo il riccio.

Mi alzai di corsa e infilai il giubbino.
Poggiai la mano sulla maniglia e mi bloccai per osservare il cantante.

-Allora?Non eravamo in ritardo?!-
Dissi esasperata.
Stavo diventando pazza.

-Si si arrivo.-
Si alzò con un'agilità sorprendente, e in meno di 2 minuti era già pronto al mio fianco.

~•~

Dopo 2 ore di prove eravamo riusciti a tirare fuori qualcosa di buono.

Veronica, che era stata incaricata da Anna di coreografare sulla canzone, era molto soddisfatta.

Avevamo una bella intesa, e cosa molto importante, ci divertivamo, ridevamo, scherzavamo, si respirava spensieratezza e gioia.

Quando tornammo in casetta aleggiava il silenzio più assoluto.

Tant'è che mi chiesi se avevamo sbagliato casa.

Io e il cantante ci scambiammo una sguardo confuso prima di allontanarci.

Vado dritta nella mia stanza per recuperare il mio quaderno.

Mi dirigo poi in giardini dove mi siedo sull'erba fresca che mi solletica le caviglie.

Non siamo soli //ALEX//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora