30. Semplicemente Accade

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Eravamo arrivati alla seconda puntata del Serale.

I giorni passavo talmente svelti che nemmeno mi rendevo più conto di che giorno fosse.

Ma sapevo bene che giorno fosse.

Mi stavo vestendo di tutto punto con un abitino nero aderente con un spacco sulla gamba destra che lasciava scoperta la mia gamba.

Serena mi aveva fatto le onde ai capelli e Carola mi aveva truccata.

Non sapevo il motivo, ma mi sentivo estremamente nervosa quel giorno.

Carola sentiva la mia agitazione, aveva imparato a conoscermi.

Così ci dirigemmo insieme in cucina dagli altri, mano nella mano, avevo bisogno del suo sostegno adesso.

Ma quando percorsi il corridoi e vidi Alex osservarmi mi sentii smuovere qualcosa dentro.

Vedevo i suoi occhi brillare mentre mi osservava.

E mi sentii importante per un istante.

<<Alex chiudi la bocca! Ci entrano le mosche.>>
Ridacchiò Luca e vidi il moro imbarazzarsi.

Una volta che gli fui vicina mi sorrise.

<<Sei molto bella.>>

Sentii le mie guance colorarsi di un leggero rossore.

<<Anche tu.>>
Ricambiai il complimento, prima che Carola mi trascinasse via.

Stasera ero tutta per lei.

~•~

Una volta giunti in studio la prima partita fù persa da noi.

Quando vidi Carola al ballottaggio contro Dario mi mancò il respiro.

Io la trovavo una ballerina eccellente nonostante non sapessi niente di danza.

Ma lei per me, meritava la vittoria tra tutti i ballerini.

Lei per me era LA ballerina.
Aveva dimostrato tanto, dalla sua entrata fino ad oggi, e non aveva mai smesso di stupirmi.

Di stupirmi per la sua grande forza.
Non aveva mai mollato, anche quando avrebbe voluto.

Ha sempre lottato con grande impegno.

Questo fa di lei una grande ballerina.

E mi spezzava il cuore vederla lì mentre aspettavamo il verdetto.

La mia gamba tremava a un ritmo incontrollabile.

Stavo pregando con tutto il mio cuore la mia amica.

Ma le mie preghiere non vennero ascoltate.

Quando il led si fermò, illuminandosi di rosso sulla foto della mia amica mi sembrò di sentir cadere un macigno.

Lei valeva moltissimo.
E forse gli altri non erano riusciti a capirlo.

Corsi verso di lei, gettandomi tra le sue braccia che mi accolsero subito, stringendomi a lei.

Una lacrima silenziosa mi attraversò il volto.

<<Non piangere Ali.>>
Quanto mi conosceva bene.
Anche senza vedermi capiva cosa provavo.

Non siamo soli //ALEX//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora