SEI SOTTO IL MIO COMANDO Cap. 44

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Carl: non ce ne andremo mai, è una promessa, quando avrai bisogno di noi, ci saremo, come tu ci hai sempre salvati, adesso lo faremo noi. tutti noi.
T/n: ti amo Gallagher
Carl: ti amo anch'io Milkovich
ti prende per i fianchi e ti bacia
Carl: andiamo a casa, è stata una giornata stancante
T/n: si, che domani mi devo svegliare alle 6:00 di mattina
Mickey: cosa? perché?!
Veronica: si in fatti, va tutto bene piccola?
T/n: sisi, solo un lavoro che devo riferire alla mia squadra.
Ian: cose illegali?
T/n: si
Fiona: ahahahahaha
Kevin: vuoi che ti accompagno? stai più tranquilla?
T/n: Kev, sono la capessa li in mezzo e poi ci traffico da sempre lì in mezzo, stai tranquillo, non mi accadrà nulla
Lip: stai attenta lo stesso!
T/n: ok hahahaah

vanno tutti avanti ma tu chiami un attimo Fiona, vi mettete leggermente più dietro di tutto e mente vi incamminate per tornare a casa volevi chiarire un attimo con lei

Fiona: dimmi tutto
T/n: quando prima ho detto che non ci sarei stata... bhe era per dire, io ci sarò sempre, anche dopo un litigio, non vi lascio mai soli.
Fiona: lo so, eri arrabbiata, in fondo ti abbiamo ferita, ci sta, tranquilla.
T/n: grazie
vi abbracciate poi raggiungete gli altri.
dopo un po arrivate finalmente a casa e andate tutti a dormire, ovviamente tu insieme a Carl.

NARRATRICE: T/N

mi sveglio, non guardo che ore sono, nella speranza di chiudere gli occhi e riaddormentarmi subito, ma non fu così, iniziai a rigirarmi e contorcermi su me stessa, avevo come un vuoto sulla bocca dello stomaco, sudavo, la gola mi dava fastidio, non trovavo una posizione comoda, mi alzo di scatto poggio i piedi nudi sul pavimento gelido bruscamente, ad ogni singolo passo, fatto di corsa per non vomitare in stanza, sentivo sempre di più i piedi congelarmisi. mi lanciai in bagno, nel modo più silenzioso possibile, alzai la tavoletta giusto in tempo per vomitare, credo che io abbia vomitato anche il pranzo di due anni fa, ero seduta su un fianco, con il braccio sulla tazza e la testa clinata abbastanza per essere sostenuta dal muro, socchiudo gli occhi per riposarmi, ma con le poche forze rimastemi, mi alzo, abbasso la tavoletta, scarico, mi metto in piedi e ancora stordita mi guardo in torno, finché il mio sguardo si posiziona su un profumo, che spruzzai abbastanza per coprire la puzza di vomito, poi tornai a letto, dove c'era Carl che per fortuna non aveva sentito nulla.
il mattino dopo mi sveglio alle 5:35, mi trucco il minimo indispensabile, mi vesto, prendo la mia pistola, non si sa mai, bacio Carl, che ancora dormiva, cerco le chiavi della moto e alle 5:46 sono fuori dalla porta di casa a cavalcare la mia moto che mi porterà nel nostro rifugio dove si riunisce sempre la mia Gang.
arrivo precisamente alle 6:02, ma in fondo sono la capessa, faccio il cazzo che voglio.
entro, sorpasso le 3 porte con le rispettive 3 chiavi, scendo una discesa e sono finalmente arrivata da loro.

<< eccola >>

sentì sussurrare, si alzarono tutti e feci un cenno con il capo per salutarli

T/n: allora, oggi sono qui per dirvi che abbiamo un cliente non importante, di più, a Roma, è una spedizione importante, quindi non voglio dei cretini come principali! chiaro?!

<< CHIARO! >>

dissero in coro

T/n: quindi? proposte per chi vuole avere quest'incarico?

<< Carl, è bravo nel suo lavoro >>

disse Gdog

T/n: no! Carl si chiama fuori
Gdog: no! non esiste! non esce nessuno! ormai c'è dentro! non ne esce illeso così!

ti giri verso di lui, e piano piano gli vai faccia a faccia
T/n: sei sotto il mio comando, se dico che Carl è fuori, significa che Carl è fuori, senza se e senza ma! non devi neanche pensare di contraddirmi, non ti puoi permettere! devi portarmi rispetto. sono arrivata fin qui perché me lo sono guadagnata, se sono uno scalino sopra tutti è perché ho testa! non sono come te che sei così "importante" perché raccomandato! vorrei licenziarti, ma in fondo sei bravo, sarebbe una mossa stupida, quindi lavorerai, ma senza essere pagato-

<< cosa!?!! >>

esordì Incazzato Gdog

T/n: si, tornerà la paga quando ti sarai meritato questo tuo posto di adesso, buona fortuna!

mi giro e metre me ne vado dico:

<< Gdog e Rayan faranno questa spedizione >>

Gdog: no!

T/n: ho detto così! lo fai e stai zitto! chiaro?!

dissi senza nemmeno girarmi o fermarmi

Gdog:... chiaro...

erano le 8:49, monto sulla mia bellissima moto e mi dirigo verso casa

NEL MENTRE DA LORO:

Carl: ragazzi... è importante, ascoltate tutti per favore...
Tutti: okok, vai!
Carl: voglio....

La mia vera ed unica famiglia // Shameless // Carl Gallagher //Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora