T/n: restiamo qui
Ian:...ok, ma devi cercare di riposare
Dottore: è meglio tornare a casa, vi avviseremo per qualsiasi cosa
T/n: ma-
Ian: ma nulla, ci dobbiamo fidare e soprattutto riposare.
T/n: lo sai che io non mi fido
Dottore: ci provi...
T/n: ...
Ian: ti prego T/n...Mi girai e andai verso l'uscita, era la prima volta dove fossi totalmente impotente e forse riposarmi mi avrebbe veramente aiutata
QUALCHE ORA DOPO:
Entrai nella mia stanza, mi levai le scarpe in modo rassegnato e con aria distrutta mi sdraiai sul letto con la schiena poggiata al muro, Presi la penna posizionata sul mio comodino e iniziai a giocarci.
Con la mia mano destra iniziai a far girare di 180° la penna, ribaltandola sempre più lentamente. Quel movimento ripetuto come un loop accompagna l'angoscia dei miei pensieri, più lentamente sovvertisco la penna, più il mio cervello si sofferma sull'importanza dei pensieri togliendone all'atto di respirare.
Pian piano il mio cervello diede l'ordine a i miei polmoni di venire meno al loro lavoro... Tutto ciò è così asfissiante ma ho trovato la beatitudine in quel piccolo lasso di tempo tra la vita e la morte.
La mia vita si sta lacerando, secondo dopo secondo, ne sono consapevole e nella mia testa risulta tutto nella norma.
Le urla di mio padre e il pianto disperato di mia madre mi riportano alla realtà, fin troppo. Il fiato è tornano lentamente, appena ho preso coscienza mi fiondo tra le braccia di mamma e papà.Vi: mio dio.. come stai? Perché non respiravi?
T/n: sto bene
Kev: cosa è successo?
T/n: solo troppi pensieriPapà guardò preoccupato mamma
Mi girai e vidi Liam in lacrime correre viaT/n: LIAM!
Lo raggiunsi, lo fermai e con poca delicatezza lasciai attecchire le mie ginocchia al pavimento, misi delicatamente le mie mani sul suo volto e con i pollici asciugai le sue lacrime.
T/n: sto bene, sto bene.
Liam: non respiravi
T/n: ora si...
Liam: sarai più attenta?
T/n: ovvioLiam cadde nella mia braccia, lo strinsi più forte possibile così da tranquillizzarlo più possibile.
Sentii i passi di Ian sempre più viciniIan: T/n il dottore ha chiamato
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La mia vera ed unica famiglia // Shameless // Carl Gallagher //
Fanficti chiami T/N Milkovich, vivi nel South Side, nella tua famiglia sei la più sottovalutata e la più odiata, almeno da tuo padre. Mickey e Mandy farebbero di tutto per te, guai a chi ti guarda soltanto. non dimostrano tanto affetto, ma senza di te sa...