HAI VINTO! Cap. 41

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IL GIORNO SEGUENTE

NARRATORE: KEVIN

io e Veronica ci svegliammo, un po di soprassalto, non capivamo bene, essendo mattina, credavamo che il botto che ci svegliò era T/n che cadeva perché si fosse sentita male, ci guardammo e con molta velocità andammo nella stanza di T/n... non c'era, scendemmo di corsa le scale

<< hey tutto ok? >>

ci chiese Fiona

<< dove T/n?! >>

chiese Veronica

<< sono qui Vi perché? >>

le rispose T/n, la abbracciammo e le confessammo che eravamo perennemente in ansia per lei

<< state tranquilli ok? promesso? >>

disse T/n

<< promesso! >>

dissimo in coro io e Veronica, subito dopo vidi T/n prendere il giacchetto, le stavo per chiedere dove andasse ma Fiona mi precedette, T/n rimase sul vago poi uscì.

<< quella ragazza nasconde qualcosa! ne sono sicura! dobbiamo scoprire cosa. >>

quel giorno indagammo un po su T/n ma era impossibile scoprire qualcosa su di lei. era un cazzo di fantasia, persino a noi! la sua famiglia!
T/n tornò verso l'ora di pranzo, mangiò poi riuscì dicendo:

<< ci vediamo a cena! >>

e così fu... tornò per cena poi andò subito a letto, la sera sentì Carl chiedere spiegazioni a T/n ma lei come tutto il giorno rimase sul vago, cosa strana fatta da lei, di solito è una ragazza schietta.

IL GIORNO DOPO:

NARRATRICE: VERONICA

erano, come al solito tutti svegli, io e Kevin scendiamo per fare colazione insieme a tutti gli altri, che già riuniti a tavola, appena ci vedono ci guardano e ci passano un bigliettino

IL BIGLIETTO:

oggi passerò per prendere delle cose nel pomeriggio, ma per il resto non mi farò viva, non vi preoccupare, ho solo tanto da fare, non chiedete cosa, meno sapete meglio è.
vi amo tanto.
~T/n~

FINE

Veronica: no. non mi piace! che cazzo ci sta nascondendo! perché stra cazzo fa così!!!

passò con ansia la giornata, dopo pranzo T/n entrò dalla porta sul retro, tutti la guardammo

<< ci vuoi dire che stra cazzo ti prende?!! >>

mi ignorò totalmente e salì le scale. notai che di fuori c'era un ragazzo che la stava aspettando, precisamente le stava osservando la moto. quando T/n se ne sarà andata parlerò io con quel caro là fuori. vidi T/n scendere le scale

<< dove vai? perché ti comporti così?! cos'hai ora?! >>

le chiesi imperterrita io

<< dio santo! lasciami stare! >>

disse innervosita T/n

<< ORAMAI SONO TUA MADRE! PORTA RISPETTO! >>

le urlai io, sapevo di aver sbagliato...di averle procurato dolore con quella frase...

<< no... NE LILI! (sua madre biologiaca) NE TU SIETE MAI STATE MIE MADRI! E MAI LO SARETE! METTITELO IN TESTA CAZZO!! >>

mi rispose T/n... me lo ero meritato... non dovevo toccarle quel tasto.... sono una stupida! sento il motore della sua moto accendersi e girandomi vedo la mia T/n che sfreccia via, ma il ragazzo stava ancora lì, esco di corsa e vado da lui.

<< CHE CAZZO HAI FATTO A MIA FIGLIA! NON AVVICINARTICI MAI PIÙ! SENNÒ TI STACCO LA TESTA BRUTTO FIGLIO DI PUTTANA.!! >>

lui annuì e scappò... la giornata fu di merda... all'una andammo tutti a dormire e la mattina dopo, quando scendemmo le scale tutti insieme, videmmo T/n seduta sul divano a vedere la TV

Carl: ciao amore

la baciò e poi si sedette vicino a lei

T/n: ciao amore mio
Fiona: hey T/n!
T/n: si?!
Fiona: oggi c'è una festa! all'Aliby
T/n: non mancherò! vado a prendere un vestito bello dall'altra casa, torno tra poco.

si avvicina alla porta poi guarda Carl e...

<< non capita tutti i giorni di avere una casa enorme tutta per noi. sbrigati a venire. >>

Carl si alzò in due secondi e la segui.

NARRATRICE: T/N

ci mettemmo in viaggio ma a metà strada ricevetti una chiamata urgente dal dottore

T/n: heemmm....Carl vai a casa, aspettami lì io arrivo subito

lascio Carl davanti la casa e vado in ospedale

<< quindi?! >>

chiesi io impaziente al dottore

<< hai vinto! sono fiero di te! ora vatti a godere la serata! >>

mi disse il dottore, scoppiai a piangere e lo abbracciai, me ne stavo oer andare ma mi fermò

<< mi sbaglio o gli avevi promesso di non tenerti più nulla dentro e che gli averti detto ogni tuo problema? >>
<< non ti sbagli... ma io non ho specificato quando... appena sarò pronta gli dirò tutto >>
<< diglielo però. buona fortuna! >>

me ne andai e andai immediatamente a casa per decidere il vestito, alla fine decisi:

Carl: piccola, non sentirai freddo?T/n: bha, molto probabilmente si, ma meglio morire di freddo vestita bene che vestita maleCarl: ma- vb ok ahahha

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Carl: piccola, non sentirai freddo?
T/n: bha, molto probabilmente si, ma meglio morire di freddo vestita bene che vestita male
Carl: ma- vb ok ahahha

andammo finalmente all'aliby, abbiamo ballato, cantato, riso, scherzato e stranamente non ho bevuto neanche un goccio, bhe stranamente no, mi veniva da vomitare... mi siedo e Mickey si siede vicino a me

Mickey: quindi...? cosa ci nascondevi? e non dire niente.

disse tutto ciò mente mi appoggiava il braccio intorno alle spalle, nel mentre la nausea diventa sempre più forte ma dovevo resistere almeno un po'.

Mickey: vuoi rispondermi o no?
T/n: sisi scusa

cosa gli dico?! non posso dirgli che....

La mia vera ed unica famiglia // Shameless // Carl Gallagher //Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora