16. Le Tenebre del Cavaliere

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Bruce

Erano le cinque del mattino del 24 dicembre. Le strade di Gotham erano totalmente ricoperte da un folto strato di neve che luccicava come preziose perle sotto la luce della neve.

Le luci natalizie invadevano ogni angolo con dei colori vivaci, ma l'aria era fredda, le case spente. Due figure si aggiravano per i negozi furtivamente. Indossavano un passamontagna. Il volto completamente ricoperto dal tessuto nero tranne che per due fori per gli occhi. Erano avvolti in pesanti cappotti e con gli stivali lasciavano grandi impronte sulla neve. Si diressero verso un negozio "Warlock and Maeve".

Aprirono la porta di vetro e tirarono fuori le pistole. -Questa è una rapina! - urlò il primo puntando l'arma verso il cassiere, mentre le grida dei clienti invadevano il piccolo negozio.

L'altro gridava - non provate a chiamare il 911. - afferrò un bambino terrorizzato e gli puntò la pistola alla testa. - Altrimenti qualcuno si farà molto male. -

-Mamma - gridava il piccolo. La madre si diresse verso di lui ma fu bloccata dal rapinatore. -Faccia anche solo un altro passo e non riverdrà mai più suo figlio - mormorò stringendo ancora di più la stretta sulla spalla del bambino terrorizzato che cominciava a piangere.

-Forza vecchio riempi il sacco. - disse l'altro mentre puntava la pistola alla testa del cassiere che tremante apriva la cassa e tirava fuori le banconote. -veloce! - sbraitò.

Quando il sacco fu colmo fino all'orlo l'uomo lo afferrò. -Signori è un piacere fare affari con voi. - disse con un finto inchino mentre uscivano dalla porta sul retro mentre l'altro spingeva il bambino verso la madre che lo accolse con un abbraccio.

-Forza Jack. - gridò l'uno mentre correvano per le strade deserte. -Con questi potremmo comprarci la nuova Porsche Deluxe. - gridava euforico.

-Buon Natale a noi! - gridò Jack.

Svoltarono in un vicolo buio dove li aspettava un furgone della ditta "PanStars". Aprirono gli sportelli posteriori e gettarono il sacco, poi aprirono gli sportelli laterali e si misero alla guida del veicolo.

Il motore rombò. -andiamo Will! - gridò Jack mentre si toglieva il passamontagna rivelando un volto giovane dal naso aquilino con un sorriso a trentadue denti.

Il furgone fece un metro poi si arrestò. -Will parti! - urlò. -Non va. -. L'uomo scese dal furgone. Nell'oscurità vide qualcosa brillare vicino allo pneumatico. Si avvicinò, il bagliore si fece sempre più grande. Il ragazzo si chinò vide uno shuriken a forma di... pipistrello. Il panico lo assalì.

-È qui! - gridò con il cuore che batteva forte. -Chi è qui? - chiese Jack mentre scendeva. Qualcosa di metallico passò davanti alla faccia di Jack per poi conficcarsi nella parete. -Batman! -

Sui misero a correre urlando come dei pazzi lasciando il furgone incustodito. Il fiato cominciava a mancare ma non si fermarono, corsero per un chilometro fino a raggiungere una vecchia fabbrica abbandonata poi si arrestarono e si gettarono a terra sfiniti.

Entrarono nella fabbrica per la notte. -Sicuro che non ci abbia seguiti? -

-Figurati. Lui pensa ai pezzi grossi come il Joker o Falcone, non due come noi. - il ragazzo non ebbe neanche il tempo di terminare la frase che qualcosa calò su di lui atterrandolo.

Will cominciò a sparare nella direzione del colpo ma non colpì nessuno. -Mostrati! Andiamo combatti! - urlò dalla rabbia. -Codardo! - si mise a sparare in tutte le direzioni.

-Jack prendi il fucile! - urlò. Nessuna risposta da parte dell'amico. -Jack! - urlò nuovamente. Poi si voltò e vide l'amico a terra con la gamba sanguinante e uno shuriken che gli tagliava la carne.

Born For This - The BeginDove le storie prendono vita. Scoprilo ora