13. Il Lutto di Jason

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Dick

Frenetico.

Un aggettivo che spiegava nel modo più semplice ma allo stesso tempo in modo più preciso i giorni che passarono dallo scontro con Killer Crock e quei strani ninja gufo. Bruce continuava cliccare febbrilmente i tasti della tastiera moderna e luminosa della Bat-caverna a fare ricerche per trovare il corpo di Jason, usciva tutte le notti, Dick non lo vedeva quasi mai.

Villa Wayne era diventata molto più fredda e cupa. Alfred era distante, probabilmente la notizia della scomparsa del corpo di Jason, a cui era molto affezionato, lo aveva sconvolto. Il ragazzo riusciva solo a vederlo di sfuggita quando armeggiava con i fornelli per preparare il pasto.

Barbara si allenava continuamente nella zona addestramento della batcaverna. Lei reagiva alla notizia con la rabbia, o almeno era quello che mostrava. Le poche volte che si incrociavano nelle scale o nei corridoi si scambiavano un "ciao" oppure "cosa c'è per cena".

Nei suoi occhi Dick vedeva scintille, che sprizzavano ira in una offuscata nebbia di quei bei occhi verdi. Il ragazzo avrebbe voluto passare più tempo con lei. Anche se all'inizio era fastidiosa si stava rivelando una brava persona, sotto quella corazza si nascondeva la vera Barbara, per Dick era come un rompicapo, uno dei più difficili e voleva scoprire come risolverlo.

Tim invece era rimasto a Villa Wayne. Dick e Barbara volevano che restasse a tutti i costi. Oltre ad essere estremamente sveglio e possedere conoscenze sulla meccanica e tecnologia che avrebbero fatto impallidire chiunque, il ragazzo sembrava l'unico a mantenere la propria lucidità. Lui e Dick non avevano mai conosciuto Jason, quindi per loro era più che altro una missione, una delle tante, niente di più.

Quella mattina Dick si svegliò presto. Era la mattina del 21 Dicembre. Il natale si avvicinava, ma non si respirava nessun clima natalizio. Fuori era ancora buio, il sole in quei giorni sorgeva pigramente verso le dieci. Quell'oscurità affascinava Dick e allo stesso tempo lo intimoriva, lui era addestrato per combattere nell'oscurità, che lo nascondeva nelle sue tenebre per proteggerlo dagli occhi dei nemici, ma allo stesso tempo era opprimente e malinconico.

Bruce non c'era, probabilmente era uscito ad interrogare i criminali sul cadavere di Jason. Dick attraversò il corridoio, scese le scale a spirale ancora assopito. Al termine delle scale accedette ad una piccola stanzetta dove un fuocherello crepitava debolmente. Su una poltroncina calda dalla sfumatura bourdeox Alfred lo guardava con lo sguardo vuoto.

Dick si sedette sulla poltroncina affianco a quella del maggiordomo. Non disse nulla, rimase fermo a fissare le scintille che sprizzavano dalle lingue infuocate del caminetto. Voleva solo godersi un po' di tranquillità con l'uomo che lo aveva cresciuto da adolescente insieme a Bruce.

Fu Alfred a rompere il silenzio dopo lunghi minuti. -Servo Casa Wayne da quando Bruce era un bambino, ricordo il giorno in cui nacque- sorrise debolmente. -Era un fagottino avvolto in una copertina celeste e mi fissava con quei grandi occhi blu -. Nella luce del fuoco Dick scorse gli occhi umidi dell'uomo.

-Ricordo di aver detto a suo padre, Thomas, questo bambino sarà un grande uomo. Mi ha dato una famiglia quel piccolo, Tu, Barbara e Jason. - Una lacrima solcò il viso di Alfred. La voce si ruppe, poi riprese. - Jason era un bravo ragazzo. Insopportabile a volte, come tutti i suoi coetanei. Una volta diede fuoco alle tende della cucina cercando di fare i pancake per il compleanno di Bruce. -

Dick sorrise. Non aveva mai sentito parlare di Jason quando era tornato, lo aveva sempre visto come il Robin numero 2, non come un semplice essere umano.

-Poi una notte, fu catturato dal joker e ... - altre lacrime sgorgarono da quegli occhi addolorati - lo uccise con un piede di porco facendolo esplodere. Ho sempre odiato quel mostro, uno squilibrato che fa del male per il proprio piacere. Ora però non voglio che nessuno di voi muoia come Jason. Con un ridicolo costume convinto di poter cambiare il mondo. -

Born For This - The BeginDove le storie prendono vita. Scoprilo ora