Più il concerto andava avanti e più Chloe si pentiva di aver accettato. Quella sciocca di Rose aveva una voce così stridula da bucare i timpani e urlava in quel microfono da almeno mezz'ora.
"Ridicolo! Assolutamente ridicolo!" pensava la figlia del sindaco mentre guardava Ivan armeggiare con la sua batteria e Juleka tentare di fare qualcosa con il suo basso. L'unico momento che l'aveva colpita era stato l'assolo finale di Adrien assieme a quello sfigato con i capelli tinti.
"Forse non è poi così sfigato" ha pensato Chloe quando Luka si è tolto la felpa mettendo in mostra i suoi muscoli lasciati scoperti dalla canottiera. Non lo avrebbe mai ammesso ma quel ragazzo era davvero figo nonostante il suo stile stravagante: smalto sulle unghie, orecchini neri, capelli tinti e vestiti oversize... non era certo il suo tipo! Lei cercava un principe e lui somigliava di più a un vandalo."Papà voglio andare a casa!" ha ordinato Chloe avvicinandosi al sindaco di Parigi mentre i ragazzi sul palco ricevevano i meritati applausi dopo la fine del concerto. "Ma dai principessa, non possiamo andare via adesso, devo congratularmi con i ragazzi e poi devo tenere il mio discorso" ha risposto l'uomo che faticava moltissimo a dire di no alla sua adorata figlia. "Tutto questo è ridicolo! "si è lamentata la ragazza sbattendo i piedi a terra e stringendo i pugni, per poi interrompersi e osservare chi era seduto accanto a suo padre: Jagged Stone, la più famosa rockstar di sempre! "Ciao Jagged, sono Chloe Bourgeois, la figlia del sindaco e sono una tua grandissima ammiratrice!" ha incominciato con tono civettuolo "Che cosa ci fai ad un concerto di sfigati come questo?" ha poi chiesto attorcigliandosi i capelli biondi attorno al dito. "Sono venuto per sentire i miei figli, Juleka e Luka" ha risposto lui con un tono cordiale ma che lasciasse comunque far trasparire la sua irritazione. Chloe era senza parole: quegli sfigati erano i figli di Jagged Stone? Si è girata di scatto, arrabbiatissima, pronta per tornare all'attacco con suo padre e si è ritrovata faccia a faccia con il chitarrista tinto. Persino lei, che non indietreggiava davanti a nessuno, si è ritrovata costretta ad abbassare lo sguardo imbarazzata di fronte a quei magnetici occhi blu. Si è ricomposta subito e ha subito esclamato con tono piccato: "Attento a dove vai, il mio autfit costa più di te!". Luka l'ha guardata appena, ha scosso la testa ed è corso da suo padre. Chloe non poteva credere che l'avesse ignorata in quel modo. Non le importava nulla di quel ragazzo eppure il fatto che non le avesse nemmeno chiesto scusa le bruciava moltissimo. "Sono Chloe comunque" ha sussurrato sperando che lui non la sentisse e pentendosi subito dopo aver pronunciato quelle parole. Il ragazzo infatti si è districato dall'abbraccio del padre, si è girato verso di lei e l'ha fissata dritta negli occhi per qualche secondo riuscendo ancora una volta a mettere in imbarazzo l'animo d'acciaio di Chloe: "Piacere, sono Luka" ha salutato lui strizzando l'occhio con un altro sorriso enigmatico prima di essere assalito da tutti i suoi amici che volevano congratularsi con lui. Ancora una volta Chloe si ritrovava sola, si è girata ed è uscita dalla palestra, avrebbe aspettato suo padre in macchina.
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Sei solo uno sfigato!
FanfictionLei, considerata da tutti come la viziata, smorfiosa, prepotente e capricciosa figlia del sindaco e ormai ex supereroina, si scopre invece una ragazza fragile e piena di insicurezze e dopo essere stata isolata dalla sua classe e abbandonata dalla ma...