Capitolo 5 - Solitudine

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Chloe è tornata a casa si è buttata sul letto e ha scaricato tutta la tensione accumulata quella sera con un pianto liberatorio sfogato contro il cuscino. Ha ripensato a come i suoi compagni l'avessero ignorata per tutto il tempo e non avessero nemmeno pensato di invitarla a quella stupida festa organizzata per il giorno successivo sulla casa fluviale della stravagante Juleka e di quello sfigato di suo fratello. La cosa che le faceva più male però era il fatto che Sabrina non l'avesse nemmeno salutata. In passato lei e Sabrina erano state migliori amiche ma Chloe l'aveva sempre trattata malissimo dando per scontate tutte le attenzioni che la ragazza le riservava. Un giorno però, dopo aver parlato con quell'impicciona di Marinette, Sabrina l'aveva affrontata e le aveva urlato in faccia tutta la sua rabbia accumulata dopo anni di ingiustizie e soprusi nei suoi confronti. "Non saremo mai più amiche Chloe! Rimarrai sola per sempre perché è così che le persone orribili come te devono stare!" aveva urlato prima di uscire dalla sua camera sbattendo la porta qualche settimana prima. Quelle parole non la finivano di risuonare nella mente di Chloe, riportandola a quando sua madre l'aveva abbandonata per inseguire il suo sogno a New York. Solo il pensiero la faceva sciogliere in una valle di lacrime senza alcun conforto.
Era sola e non poteva far altro che accettare questo fatto.

Si è addormentata tra i singhiozzi e si è svegliata il giorno seguente con gli occhi arrossati e gonfi per il pianto

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Si è addormentata tra i singhiozzi e si è svegliata il giorno seguente con gli occhi arrossati e gonfi per il pianto.
"Cosa c'è di sbagliato in me? Perché non riesco a farmi accettare dagli altri e finisco sempre per allontanare chi mi vuole bene?" ha pensato mentre si guardava allo specchio.
Quando è arrivata a scuola si è diretta subito verso il suo banco, l'unico senza compagno, in fono all'aula, senza nemmeno trovare la forza di commentare gli outfit ridicoli dei suoi compagni di classe. Durante la ricreazione si è ritrovata a mangiare la sua brioche in un angolo, mentre tutti parlavano della festa di quella sera a cui non era stata invitata. Si rendeva conto che era passata dall'essere la ragazza più temuta e popolare della scuola a diventare quasi trasparente agli occhi degli altri. Neppure Adrien, che in passato le aveva promesso di non abbandonarla mai, la salutava più, troppo preso dalla sua fidanzata Marinette. Proprio in quel momento una notifica l'ha distratta dai suoi pensieri: "La famosa stilista Audrey Bourgeois è appena atterrata a Parigi" recitava l'articolo. Il cuore di Chloe, nel leggere il nome di sua madre, ha accelerato improvvisamente. Forse era tornata per portarla con sé a New York o forse questa volta aveva deciso di rimanere a Parigi con lei e suo padre. Ha aspettato con ansia l'ora di uscita ed è subito corsa a casa per abbracciare sua madre. Lei era in piedi nella hall dell'albergo che si lamentava per qualcosa e dava indicazioni ai facchini su come sistemare i suoi numerosi bagagli.

 Lei era in piedi nella hall dell'albergo che si lamentava per qualcosa e dava indicazioni ai facchini su come sistemare i suoi numerosi bagagli

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"Mamma!" ha esclamato Chloe non appena l'ha vista correndole tra le braccia. La donna l'ha guardata con un misto di sorpresa e disprezzo e si è scansata per ricomporsi. "Ciao Cleo... volevo dire Chloe" ha salutato incrociando le braccia. Nel sentire quelle parole il cuore di sua figlia si è spezzato: sua madre non si ricordava nemmeno il suo nome. È uscita dall'albergo di corsa, trattenendo a stento le lacrime e si è rifugiata in un parco per sfogare la sua sofferenza su una panchina, sola come al solito.

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