Luka camminava tranquillamente per il parco per cercare l'ispirazione giusta e scrivere la sua nuova canzone. Era seduto sotto a un grande faggio quando un pianto disperato l'ha distratto. Il parco all'apparenza sembrava vuoto, ma osservando bene tra le panchine in mezzo al sentiero più nascosto il ragazzo è riuscito a scorgere un'inconfondibile chioma bionda. Si è avvicinato, incuriosito e un po' preoccupato da ciò che poteva essere successo alla ragazza. "Va tutto bene?" le ha chiesto a bassa voce sfiorandole appena una spalla. Quel contatto l'ha fatta sobbalzare. Ha alzato la testa, il trucco le era colato via con le lacrime e gli occhi erano rossi e lucidi, ma rimaneva sempre bellissima. Non appena l'ha visto si è interrotta, imbarazzata all'idea che qualcuno la potesse vedere così fragile. "Lasciami stare!" ha esclamato cercando di assumere il suo solito tono indisponente, ma la voce le tremava. Luka si è seduto accanto a lei senza dire nulla. "Sei sordo per caso?" ha continuato lei senza riuscire però a trattenere le lacrime che si inseguivano copiose sulle sue guance. "Perché ti interessa come sto? Io e te non ci conosciamo nemmeno e immagino che la tua amica Marinette ti abbia detto quanto io sia da evitare, quindi cosa ci fai ancora qui? Sei venuto per prenderti gioco di me?" ha domandato Chloe dopo qualche attimo di silenzio. "Se non ci conosciamo come potrei prenderti in giro?" ha ribattuto Luka senza scomporsi. "E poi non amo giudicare le persone solo in base al giudizio degli altri, prima voglio conoscerle." ha aggiunto con un sorriso rassicurante di fronte al quale persino Chloe ha capito che forse di lui si poteva fidare. "Non voglio che tu mi dica il motivo della sua sofferenza, ma penso che nessuno debba affrontare il dolore da solo. Se me lo permetti quindi resterei qui a farti compagnia, in silenzio." ha continuato il ragazzo guardandola dritta negli occhi. Chloe si vergognava moltissimo, ma quel ragazzo le sembrava sincero. "Nessuno vuole starmi accanto, perché tu si?" ha chiesto con la voce rotta senza riuscire a sostenere il suo sguardo. Luka riusciva a sentire tutta la sua sofferenza: quella ragazza si sentiva abbandonata, stesso sentimento che aveva provato lui quando aveva scoperto che Jagged era suo padre. "Forse le persone non sanno chi sei realmente, forse ti giudicano solo per ciò che mostri e non indagano sul perché tu faccia così" ha risposto dopo qualche attimo di riflessione. "Non mi interessa niente di quegli stupidi sfigati!" ha ribattuto Chloe senza convinzione. "Tutti quanti hanno bisogno di amici, anche se sfigati, nella loro vita" ha risposto Luka riuscendo finalmente a farla sorridere. "Capisco che ci conosciamo da pochi minuti e forse ti sembro il più sfigato di tutti, ma se vuoi stasera organizzo una festa a casa mia e possiamo continuare a parlare lì. Ultimamente sto attraversando un periodo difficile anche io e non ho proprio voglia di fingere di divertirmi assieme agli altri" ha detto il ragazzo raccogliendo tutto il suo coraggio. La biondina accanto a lui è arrossita e questo l'ha reso felice. "Non devi farmi sapere subito, io ti aspetto, se non verrai andrà bene lo stesso" ha aggiunto alzandosi e lasciandola nuovamente sola sulla panchina.
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Sei solo uno sfigato!
FanfictionLei, considerata da tutti come la viziata, smorfiosa, prepotente e capricciosa figlia del sindaco e ormai ex supereroina, si scopre invece una ragazza fragile e piena di insicurezze e dopo essere stata isolata dalla sua classe e abbandonata dalla ma...