Capitolo 4- "Quella è perfida"

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Avevano spaccato!
Gli applausi scrosciavano incessanti e Luka e gli altri componenti della band si inchinavano ripetutamente davanti al pubblico in festa. Suo padre era lì, orgoglioso e soddisfatto del figlio e batteva le mani senza riuscire a smettere di sorridere. "Vai ragazzi siete i migliori!!!" urlava Marinette da sotto il palco mentre Adrien le lanciava un bacio volante.

Mentre cominciava a smontare l'attrezzatura Luka ha visto quella ragazza bionda avvicinarsi a suo padre ed ha deciso di raggiungerli

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Mentre cominciava a smontare l'attrezzatura Luka ha visto quella ragazza bionda avvicinarsi a suo padre ed ha deciso di raggiungerli. Pensava che lei si sarebbe complimentata, pensava di averla colpita e invece lei l'ha rimproverato per esserle andato contro con tono antipatico e capriccioso. "Dovevo immaginarlo" ha pensato Luka, l'ha evitata ed è corso ad abbracciare suo padre. Lui era davvero fiero e questo riempiva di gioia il cuore del ragazzo. Ad un tratto poi un bisbiglio: "E comunque mi chiamo Chloe". Allora la bionda dal cuore di ghiaccio sapeva anche essere gentile quando voleva. Luka si è voltato e l'ha guardata dritta negli occhi. Da vicino era davvero bella e, nonostante tutti i suoi tentativi per nasconderlo, aveva un velo di tristezza negli occhi che era difficile da non notare. "Mi chiamo Luka" ha risposto il ragazzo con un occhiolino e un sorriso, prima di essere assalito da tutti i suoi amici. Volevano complimentarsi con lui e gli altri, gli battevano il cinque, gli rifilavano pacche sulle spalle e gli stampavano baci sulle guance. Con la coda dell'occhio ha visto Chloe andare via dalla palestra e gli è sembrato quasi che stesse per piangere. Avrebbe voluto raggiungerla e indagare riguardo al motivo di tutta quella tristezza, ma suo padre e il sindaco l'hanno bloccato e quindi non ne ha avuto occasione. È tornato a casa tardi dopo aver aiutato i tecnici a smontare il palco e si è buttato sul letto stanco morto. "Devi stare attento a quella lì, è perfida" ha detto Juleka entrando nella sua stanza e facendolo sobbalzare. Sua sorella era una ragazza molto silenziosa con gli altri, ma con lui riusciva a parlare senza alcun problema. "A me sembra solo una persona molto sola" ha risposto Luka poggiando la testa su un braccio e sollevandosi leggermente dal cuscino. "Luka tu sei troppo buono, c'è un motivo se quelle come lei sono sole, perché non riescono a stare con gli altri" ha aggiunto Juleka con tono serio. "Mi piacerebbe capire quale sia il motivo che la spinge a comportarsi così, nessuno nasce cattivo" ha ribattuto il ragazzo senza accorgersi però che sua sorella era già uscita dalla camera.
Forse aveva ragione, era meglio lasciar perdere. Però lui non voleva giudicare Chloe solo sulla base di quello che gli raccontavano gli altri, voleva sentire le sue ragioni proprio come aveva fatto con suo padre. Era nella sua natura concedere a tutti un'opportunità e, per quanto quella ragazzina bionda potesse sembrare insopportabile, anche lei ne meritava una. Chissà, magari sarebbero potuti diventare buoni amici come lui ed Adrien, o forse lei lo avrebbe mandato a quel paese.

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