Sei solo uno sfigato!

Capitolo 11 - Come in un film

Chloe volteggiava tra le braccia di Luka e non desiderava essere in nessun altro posto. La musica risuonava per tutto il salone e numerosi invitati ballavano in coppia di qua e di là. Marinette e Adrien danzavano leggeri e si scambiavano qualche bacio di tanto in tanto. Chloe, avvolta dalle possenti braccia di Luka, si sentiva bene per la prima volta dopo tanto tempo. Lui la guardava dritto negli occhi e le sorrideva come nessuno le aveva mai sorriso. Aveva le sue mani delicate da musicista poggiate sulla sua stretta vita e la stringeva a sé come se fosse la cosa più preziosa del mondo. Un ballo lento li ha fatti stringere ancora di più l'uno a l'altra, sembravano i due protagonisti di un film, ma era tutto reale. Sotto le luci soffuse i loro occhi scintillavano.

Chloe ha poggiato la testa sulla spalla del ragazzo e si è lasciata cullare da quel momento magico. Luka le accarezzava dolcemente la schiena lasciata scoperta dalla scollatura del vestito e giocherellava con i suoi capelli biondi. Sarebbero rimasti così per sempre, non importava che tutti li stessero guardando. Il ragazzo continuava a guardarla e i loro cuori battevano forte, l'uno vicino all'altro. La testa di Chloe si è sollevata pian piano dalla spalla di lui, si sono guardati per qualche secondo trattenendo il fiato, ma proprio quando le loro labbra stavano per toccarsi, l'incantesimo si è rotto: "Luka devi venire con noi! " ha esclamato Marinette tutta preoccupata seguita da Adrien che sembrava altrettanto agitato. Lui ha esitato un momento, ha guardato la ragazza che era tra le sue braccia, le ha lanciato uno sguardo dispiaciuto e ha seguito i due ragazzi.
Chloe era furiosa: ancora una volta Marinette aveva rovinato la sua notte magica. Non c'era tempo però per sfogare la sua rabbia perché in un attimo l'intero albergo è caduto nel caos più totale. Uno dei camerieri era stato akumizzato dopo che Audrey lo aveva umiliato davanti a tutti e ora un super cattivo e un sentimostro terrorizzavano tutti. Negli ultimi mesi Papillon si era rafforzato molto e Ladybug e Chat Noir dovevano spesso ricorrere ai loro alleati: Viperion, Volpe Rossa e Carapace. Quella sera tutti e 5 hanno fatto irruzione nell'albergo combattendo e mettendo al sicuro gli ospiti. Il super cattivo, nonostante i tentativi dei supereroi di fermarlo, si è diretto con aria minacciosa verso Chloe, la figlia di colei che l'aveva ferito. La ragazza è corsa via, ma si è ritrovata ben presto con le spalle al muro. Aveva paura, Ladybug e Chat Noir erano impegnati con il sentimostro, Volpe Rossa e Carapace stavano aiutando gli invitati a scappare, era sola e non vedeva via d'uscita da quella terribile situazione. Un fulmine verde è però giunto in suo soccorso.

Viperion le aveva appena salvato la vita. Ha guardato in quegli occhi e ha notato qualcosa di familiare. Luka, nei panni di Viperion, osservava la biondina impaurita che aveva appena portato in salvo. Avrebbe voluto baciarla e completare ciò che non era riuscito a fare poco prima, ma doveva sconfiggere quel mostro e soprattutto doveva mantenere segreta la sua identità con coloro che non erano supereroi. Da quando aveva scoperto che Marinette e Adrien erano Ladybug e Chat Noir, la ragazza coccinella gli aveva concesso di custodire il miraculous del serpente che così poteva usare ogni qual volta ce ne fosse stato bisogno. Anche ad Alya (Volpe Rossa) e a Nino (Carapace) era stata data la stessa possibilità e questa cosa li aveva resi un gruppo unito.
Chloe rimpiangeva i momenti in cui anche lei proteggeva Parigi in qualità di Queen Bee, prima che Ladybug le togliesse il miraculous per colpa del suo comportamento immaturo e irresponsabile. A pensarci ora, era stata proprio stupida, se si fosse comportata bene magari avrebbe potuto conoscere quel figo di Viperion più a fondo.
Ora però avrebbe voluto concentrarsi su Luka. Pensava che lui la stesse finalmente per baciare e invece aveva preferito filarsela con Marinette e Adrien. Era furiosa e confusa: perché, dopo quel momento magico, aveva deciso comunque di lasciarla sola?