"Merlino Harry mi... mi dispiace davvero! Io non... non potevo immaginare che scoppiasse questo putiferio." Disse con il cuore letteralmente in gola. "Astrid ne ha parlato con Tom? Ma... ma quando?!"
"Quando non lo so, quello che è certo è che Astrid ha detto a mio figlio che tutti i genitori prima o poi si separano, per questo Tom era terrorizzato."
"Sono davvero costernata." Rispose allora Ginny con assoluta tristezza. "Oggi le parlerò non appena torna a casa da scuola e vedo come poterla aiutare a stare meglio." Sospirò. "È una situazione difficile."
"Ma sì può sapere perché vi siete lasciate?" Dopo quella domanda da parte di Pansy, la rossa la guardò. "Siete sempre state bene insieme, eravate una coppia dolce, formidabile, che faceva invidia a tutti!"
"Beh, il fatto è che Luna è insoddisfatta del nostro rapporto e purtroppo non posso nemmeno darle torto. Come compagna, come moglie ultimamente non ci sono stata molto. Tra il lavoro che mi ha trattenuta lontana da casa per diversi giorni a Liverpool e Astrid che giustamente richiede impegno, Luna ed io ci siamo allontanate e adesso lei... mi ha dato un ultimatum."
"Quale ultimatum?!" Domandò sconvolta Hermione.
"Cosa!" Continuò Pansy, nel mentre invece Harry stava ascoltando il tutto in assoluto silenzio.
"Dice che dovrei rinunciare al mio lavoro, ma come faccio, non è possibile! Come vivo senza un soldo? Come posso continuare a mantenere Astrid senza uno stipendio fisso? Non è tecnicamente possibile!"
"In effetti no." Rispose a quel punto Hermione. "Ma sono certa che Luna prima o poi ritornerà sui suoi passi. Infondo credo che lei te lo abbia detto in un momento di sconforto, ma non lo pensava davvero."
"Non lo so Herm, ma spero tanto che tu abbia ragione. Non ce la faccio a stare lontana da lei, la amo ancora."
"E anche per lei è così. Pure lei ti ama e tanto." Rispose allora la Granger accarezzandole il braccio. "Devi solo darle del tempo per riflettere e riacquistare lucidità. Sono certa che ben presto sarete felici."
"Ma si, Hermione ha ragione." Rispose allora Pansy. "Le cose si sistemeranno per il meglio e alla fine vedrai che tutto questo sarà solo un lontano ricordo."
"Grazie ragazze." Rispose per poi abbracciarle e guardare anche Harry che in quel momento le sorrise.
Finito quel discorso, Draco li raggiunse e proprio in quel momento il dottor Krum uscì dalla stanza di Ron per poter parlare con un suo familiare e in questo caso Ginny fu la persona più adatta.
Intanto il dottor Jordan Wilson, nonché fisioteramago era rimasto dentro la stanza per continuare la visita.
"Dottor Krum." Disse Ginny a quel punto. "Che cosa sta succedendo? Come sta mio fratello Ron?"
Dopo quella domanda Krum osservò tutti i presenti e osservando i loro sguardi particolarmente attenti ed altrettanto impensieriti, iniziò a parlare.
"Ron si sta riprendendo a poco a poco, davvero molto lentamente. Devo dire che sia una cosa normale, adesso però siamo certi che in futuro non avrà bisogno della sedia a rotelle. Il nostro fisioteramago Wilson è molto fiducioso al riguardo e dice che Ron dovrà lavorare molto duramente per potere riacquistare l'uso delle gambe e la sensibilità di esse, ma è ottimista, quindi posso dirvi di stare tranquilli che il peggio è passato."
Appena pronunciate quelle parole, il gruppo di amici scoppiò letteralmente in lacrime dalla gioia, nel mentre il dottor Krum stesso percepì il proprio cuore molto più leggero. Non appena Jordan gli aveva riferito che Ron stava meglio si era sentito rinascere.
"Merlino dottore, grazie! Lei non ha idea del peso che avevo dentro e che finalmente mi ha tolto."
Le parole della rossa fecero sorridere di cuore l'uomo che a quel punto la guardò.
"Si figuri Ginny, per me sono davvero belli questi momenti in cui posso rassicurare gli altri che tutto andrà bene. Anche se amo molto questo lavoro perché mi rende vivo, mi fa stare bene con me stesso, a volte lo disprezzo perché non mi piace vedere gli altri soffrire."
"Già." Iniziò a quel punto Harry. "L'importante però è che tutto si stia rimettendo in carreggiata, poi per il resto e i dettagli penseremo più in là."
"Infatti. Adesso vi saluto signori, il lavoro mi chiama. Buona giornata."
Una volta che Krum si allontanò da lì, il fisioteramago Jordan uscì dalla stanza attirando l'attenzione di tutti i presenti che ovviamente volevano sapere anche la sua opinione e se chiaramente Ron poteva essere salutato.
"Uno alla volta." Rispose allora Wilson. "Per pochi minuti. Ron non si deve assolutamente affaticare, mi raccomando." Disse con assoluta autorità.
"Sì, non c'è problema." Rispose allora Hermione.
"Bene." Rispose Jordan con un piccolo sorriso. "Chi è di voi che vuole essere il primo ad entrare?"
"Io." Rispose a quel punto Harry.
"Prego."
Una volta che Potter entrò dentro il capezzale del suo migliore amico, il sorriso si allargò;
Era bello poter parlare di nuovo con lui dopo così tanto tempo ed altrettante angosce.
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Vikron ~ Un incidente che ti cambia la vita
Fanfiction"Sì, sono io, con chi parlo?" "Salve, mi chiamo Viktor Krum e sono un Medimago del San Mungo." Disse facendo una breve pausa. "La chiamo perché suo figlio Ron appunto ha appena avuto un brutto incidente automobilistico e vedendo i numeri disponibili...