Capitolo 8

149 18 20
                                    

"Harry."

"Ehi, Ron."

"Che bello rivedervi uno ad uno."

"Anche per noi è molto bello sapere che stai meglio amico mio. Abbiamo passato dei giorni davvero angoscianti, ma non è certo colpa tua. Sappiamo cosa ti è successo grazie a Molly che ce lo ha raccontato."

"Oh, capisco."

Harry lo guardò. "E con il dottor Krum come va?"

"Cosa?!"

"Ron devo forse farti un disegnino?" Domandò a quel punto per poi scoppiare letteralmente a ridere.

"Stai scherzando Harry! Io e lui? No, non è possibile e poi nemmeno lo conosco bene da poter dire che mi piace, o io piaccio a lui. Ci ho parlato si e no due, al massimo tre volte, non può interessarmi!"

"Senti Ron, non lo conosci ancora, te lo concedo, ma ho visto lo sguardo che ti rivolge e ho altrettanto notato il modo in cui tu lo osservi, per non parlare di quando lui in questi giorni ci ha riferito delle tue condizioni; era letteralmente in estasi! Sembrava che stesse parlando di qualcuno a lui molto importante!"

Ron sorrise. "Va bene, è un bell'uomo questo sì, ma sarà impegnato sicuramente e prima io... beh, vorrei superare questa battaglia con le mie gambe. Purtroppo ancora non le sento e... spero solo che un giorno possa riuscire a superare tutto questo Harry."

"Ma sì che ce la farai Ron. Sei un uomo davvero forte, ma soprattutto non sei solo e questo credimi è molto importante in momenti come questo."

"Lo so." Sorrise felice Ron. "Beh, ti ringrazio per essere passato. Spero solo che in un futuro non molto lontano queste gambe non mi deludano."

"Non lo faranno, devi avere però tanta pazienza ed altrettanta fiducia. Il dottor Krum lo ha detto."

"Sì, immagino, beh, lo ha detto anche a me, assieme al suo collega, il dottor Wilson, davvero competente nella sua professione. Sono contento che almeno qui al San Mungo ci siano delle persone brave e preparate che si sanno prendere davvero cura dei loro pazienti."

"E questo è fondamentale Ron."

"Sì."

"Ma perché dici questo? Voglio dire, a che cosa ti stai riferendo?" Domandò mostrando poi uno sguardo serio, del tutto confuso.

"Quando ho avuto l'incidente in auto stavo tornando a casa da lavoro ed ero abbastanza innervosito perché c'era l'Auror Johnson che minimizzava sul caso di omicidio su cui stiamo indagando."

Dopo tutte quelle parole l'attenzione di Harry divenne totale: lui e Ron infatti erano Capo e Vice Auror e nell'ultimo periodo stavano conducendo un'indagine che riguardava l'omicidio di un usuraio.

"Che cosa significa che minimizzava?"

"Sembrava come se stesse cercando in tutti i modi di discolparlo, diceva che non poteva essere stati lui e che ad indagare su di lui avremmo avuto seri problemi. Onestamente Harry non quadra la situazione."

"Assolutamente no. Dobbiamo indagare su questa pista e ti prometto amico mio che scopriremo ogni altarino."

"Grazie Harry, sapevo di poter contare su di te."

Potter sorrise. "Figurati Ron."

Non appena detto ciò, il dottor Krum aprì la porta della stanza attirando l'attenzione dei due amici.

"Scusate se vi interrompo, ma l'orario delle visite è finito, dovrebbe uscire Harry."

"D'accordo, arrivo subito." Rispose allora il moro per poi guardare immediatamente il rosso. "Appena posso ti vengo a ritrovare, mh? Magari anche con Ginny ed Hermione che avrebbero molto piacere nel vederti e abbracciarti."

"Va bene, vi aspetto, tanto per il momento ho tutto il tempo del mondo e di qui non scappo."

Nel mentre Ron diceva quelle parole, Krum si mise a sorridere ed Harry annuì felice.

"Ci vediamo."

"Ciao, Harry."

Appena uscito dalla stanza di Ron, il bellissimo moro venne avvolto dalle braccia possenti del suo Draco che a quel punto lo guardò attentamente.

"Tutto bene amore?"

"Sì, certo. Andiamo a casa?"

"Va bene, come vuoi."

Appena dette quelle parole i due bellissimi Draco ed Harry si avviarono verso l'uscita del San Mungo per potersi smaterializzare poco più in là, nel mentre le ragazze invece decisero di andare ad un bar a prendere un caffè in modo da rilassarsi un pochino.

Una volta arrivate davanti al Blu Wine Bar, le ragazze si misero a sedere venendo accolte da un cameriere che dopo pochi minuti aveva preso le loro ordinazioni.

In quel momento però, Ginny non era molto presente e infatti Pansy ed Hermione incominciarono a tirarla un po' su di morale essendo sicure che sarebbe andato tutto per il meglio con Luna.

"Ehi, Ginny? Tutto bene?" Chiese Pansy.

"Insomma." Rispose con occhi lucidi. "Rivoglio la mia vita, ma soprattutto rivoglio la mia Luna!"

Hermione sospirò. "Dai, non ti abbattere tesoro, sono certa che tutto si sistemerà per il meglio."

"La riavrai Ginny, devi solo combattere per lei. Sono certa che non appena si accorgerà che sta sbagliando a lasciarti andare tornerà da te pronta a ricominciare."

"Grazie Pansy, ti voglio bene."

"Anche io Ginny."

Dopo il loro abbraccio, il cameriere arrivò con in mano il vassoio contenente cappuccino e brioche.

Vikron ~ Un incidente che ti cambia la vita Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora