Capitolo 9

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"Adesso rilassiamoci Ginny." Disse a quel punto la bella Hermione prendendo poi in mano la sua tazza piena di cappuccino. "Godiamoci queste bontà e pensiamo positivo, ok tesoro?"

La Weasley a quel punto annuì. "Hai ragione Herm, beh, grazie di tutto e della vostra pazienza!"

A quel punto Pansy le sorrise. "Non ci devi ringraziare Ginny, siamo tue amiche, lo sai, quindi puoi contare su di noi e quando hai bisogno di sfogarti ci saremo."

"Ancora grazie."

Nel mentre le tre donne erano lì a parlare e a godersi la loro colazione, Ron stava riposando nel suo letto.

Il dottor Krum a quel punto controllò che Ron stesse bene e facendo il giro dei reparti vide tutto era in assoluto ordine, proprio come lui stesso esigeva.

A quel punto Viktor entrò dentro la stanza di Ron.

"Buongiorno!"

"Dottore."

"Come va Ron?"

"Bene." Rispose allora il rosso per poi grattarsi la testa per un lungo attimo. "Ma perché me lo richiede Viktor? Insomma, è passato anche prima con il dottor Wilson."

"Lo so..." iniziò allora il maggiore dai capelli corti e scuri. "Solamente che io tengo molto ai miei pazienti e a lei in particolare Ron."

"A me?" Domandò confuso.

Dopo quella domanda, il rosso venne immediatamente catapultato nel ricordo della conversazione di prima con il moro, nonché suo migliore amico.

<<"E con il dottor Krum come va?"

"Cosa?!"

"Ron devo forse farti un disegnino?" Domandò a quel punto per poi scoppiare letteralmente a ridere.

"Stai scherzando Harry! Io e lui? No, non è possibile e poi nemmeno lo conosco bene da poter dire che mi piace, o io piaccio a lui. Ci ho parlato si e no due, al massimo tre volte, non può interessarmi!"

"Senti Ron, non lo conosci ancora, te lo concedo, ma ho visto lo sguardo che ti rivolge e ho altrettanto notato il modo in cui tu lo osservi, per non parlare di quando lui in questi giorni ci ha riferito delle tue condizioni; era letteralmente in estasi! Sembrava che stesse parlando di qualcuno a lui molto importante!">>

"A te sì, o meglio... a lei Ron. Mi scusi sa, senza pensare le ho dato del tu, non è certamente professionale."

"Si figuri Viktor. Anche se non è professionale, mi piace darle del tu. Mi fa sentire meglio, ho un amico in più... con cui poter parlare dei miei problemi senza avere il terrore di non essere capito."

A quel punto Viktor gli sorrise felice per poi afferrargli la mano sinistra con dolcezza. "Ma certo Ron, quando vuoi e se lo desideri io sarò qui ad ascoltarti. Ti tengo d'occhio, sappilo."

A quelle parole il rosso arrossì in una maniera anche piuttosto vistosa, nel mentre il maggiore sorrise. "Oh, beh, grazie Viktor, davvero gentile da parte tua."

"Sono un Medimago per prima cosa, mi stai davvero molto simpatico per seconda e oltre a questo beh, è mio dovere controllarti sempre e comunque, quindi lo farò che tu lo voglia oppure no."

Dopo quelle parole, Ron lo guardò con attenzione per poi sorridere divertito ed altrettanto emozionato.

"Mh-mh."

"Va bene Ron, adesso che ho constatato che stai bene, vado a finire di fare il mio lavoro."

"D'accordo."

"Ti ricordo che da domani alle 09:30 verrà qui il dottor Wilson per portarti nella sala della fisioterapia cosicché potrai iniziare la tua terapia."

"Va bene, non ci sono problemi."

Viktor sorrise. "Riposati, inizierà un duro periodo è bene che tu lo sappia, ma che ti porterà ad ottenere ottimi risultati, vedrai."

Ron sospirò.

"Beh, lo spero con tutto il cuore Viktor. Non ho nessuna intenzione di rimanere sulla sedia a rotelle per il resto dei miei giorni, devo tornare quello di una volta e penso che grazie alla mia tenacia potrei farcela."

"Ce la farai e poi il dottor Wilson è un ottimo medico. Vedrai che quando uscirai da qui sarai come nuovo." Rispose per poi fargli l'occhiolino.

"E quanto tempo ci vorrà più o meno?"

"Beh, questo è difficile da stabilire, dipende molto da persona a persona e dai progressi e la voglia che ci mette durante la sua guarigione. In linea di massima avendo fatto delle statistiche negli altri pazienti almeno due-tre mesi, ma non te lo posso garantire Ron. Il percorso è molto diverso per ogni persona. La cosa fondamentale è non perdere la pazienza, ma soprattutto la speranza."

"Va bene Viktor. Io ce la metterò tutta, spero solo di non essere troppo fifone. Il dolore è una cosa che mi terrorizza un sacco."

Appena pronunciate quelle parole il primo istinto di Viktor fu quello di stringergli la mano.

"Succede a tutti, non sei assolutamente il solo, ok?"

Weasley annuì. "Ne ho una vaga idea."

Krum sorrise per poi iniziare ad accarezzargli il dorso della mano cercando in quell'arco di tempo di tranquillizzarlo il più possibile, nel mentre Ron aveva le gote rossissime e non riusciva a calmare il proprio cuore grazie a tutte quelle nuove sensazioni che non sapeva spiegarsi.

Si stava forse invaghendo del dottor Krum?
Chi poteva saperlo.

Vikron ~ Un incidente che ti cambia la vita Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora