"Allora Ron." Disse Wilson una volta arrivati nella sala della fisioterapia. "Oggi faremo dei nuovi esercizi."
"Perché mi ha portato qui prima del tempo dottor Wilson? E perché Krum non è qui? Non ne sa nulla?"
"Si rilassi Ron, il dottor Krum non può starle sempre attorno, ha anche lui del lavoro da sbrigare!"
"Ma..."
"Forza, proviamo a massaggiare queste dita, mh? Così vediamo se senti di nuovo sensibilità, dolore..."
"Va-va bene." Rispose con una certa nota di tensione nella voce in quanto l'idea che Viktor non potesse stargli troppo dietro lo destabilizzava, lo inquietava completamente.
"Tutto bene Ron?"
"Perché mi hai portato qui prima del tempo?"
Wilson lo guardò. "Beh, il mio compito è quello di aiutarti. Qual è il problema Ron? Non capisco!"
"Nulla, mi è apparso strano, tutto qui."
"Jordan!"
A quel punto Wilson si voltò verso la parte opposta. "Oh, Viktor!"
"Ma che cosa ci fate qui? Oggi non c'era fisioterapia!"
Dopo aver pronunciato quelle parole, Ron guardò attentamente e con immediatezza il dottor Wilson inarcando poi un sopracciglio con un'aria decisamente stupita, nel mentre Krum non ci stava capendo nulla.
"Fermi tutti e due!"
All'improvviso, quando sia Ron che Viktor meno se lo aspettavano, il dottor Jordan Wilson tirò fuori la propria bacchetta magica puntandola contro di loro.
"Jordan, ma cosa..."
"Fermo Viktor!" Ringhiò a quel punto l'uomo. "Non costringermi a farti del male. Non farlo!"
"Sei impazzito Jordan?! Che cosa vuoi fare?"
"Non lo so ancora, ci devo pensare!" Disse con un tono di voce agitato, piuttosto nervoso.
"Non faccia sciocchezze..." iniziò Ron. "La prego!"
"Zitto!" Ringhiò allora Jordan. "Non devi fiatare!"
Ron lo guardò. "Senta dottore, io..."
"Ho detto zitto!" Rispose per poi puntargli la propria bacchetta sulla gola. "Non osare parlare!"
"Va bene Jordan, noi staremo zitti, come preferisci, ma tu nel frattempo non fare cazzate!" Dissi a quel punto Viktor cercando di provare a farlo restare calmo il più possibile. "Non serve a niente quello che stai facendo e spero tanto che tu possa capirlo al più presto!"
"Tu dici Viktor? Io invece penso che ti stia sbagliando e anche di grosso. Vedi amico, se ho deciso di passare dalla parte sbagliata, diciamola così c'è una ragione molto forte ed io non ci rinuncerò con facilità."
"E quale sarebbe questa motivazione che ti ha spinto ad essere un delinquente?!" Domandò allora Ron con molta stizza ed altrettanta rabbia.
Quel maledetto infame molto probabilmente aveva rapito la sua dolce ed altrettanto piccola nipotina Astrid ed era anche complice del suo incidente per poterlo poi controllare facendogli fisioterapia.
"Non ti permettere di chiamarmi così!" Ringhiò a quel punto il fisioterapista puntandogli la bacchetta sempre sul collo, nel mentre il suo pugno la stringeva con forza. "Hai capito brutto infame?!"
Ron a quel punto lo guardò; nei suoi occhi color oceano nessun velo di paura, ma solo tanta, tanto rancore, mischiato con valoroso coraggio, una dote dei Grifondoro, la sua Casa ad Hogwarts. "Altrimenti?"
"Non mi provocare!" Disse molto nervoso. "Ti conviene trattarmi meglio, ho nelle mie mani la tua vita!" Disse con rabbia. "Hai capito Auror Weasley?!"
"Ron ti prego fermati. Non farlo, per favore!"
"Vuoi darla vinta a questo stronzo?!"
"Ron..." gemette il maggiore dalla paura più forte.
"Mi spieghi perché ti stai sottomettendo a lui?!"
"Perché non voglio perderti cazzo! Lo sai che tra di noi c'è qualcosa di molto speciale e non desidero rischiare che Jordan ti faccia del male!"
Wilson sorrise sadico. "Sapevo fin dall'inizio che questo qua ti piaceva ed anche molto ma tu negavi."
"La cosa non ti riguarda Wilson, chiaro?!"
"Va bene, non mi riguarda, comunque sia zitti! Qui dentro comando io, è chiaro?!"
"Dimmi perché hai deciso di passare dalla parte del torto Wilson, lo voglio sapere, ora!" Chiese a quel punto freddo il rosso.
Dunque Wilson gli sorrise.
"Il tipo su cui stavi indagando assieme a Potter e Malfoy è un mio stretto parente e tu Ron in particolare ti sei fatto troppo i nostri affari mettendo le mani dove non dovevi. Sei venuto a conoscenza di alcuni traffici illeciti di armi chimiche che non dovevi sapere e di conseguenza abbiamo tentato di fermarti facendoti perdere il controllo della tua auto."
"E mi avete fatto perdere l'uso delle gambe..."
"Cosicché io potessi starti dietro e controllarti. Sono stato bravo, eh?"
"Non abbastanza, no. Adesso che questa storia è venuta fuori tu subirai delle serie conseguenze e non credo che ti piaceranno." Disse con un sorriso davvero felice.
"E perché? Sarà la mia parola contro la vostra."
"Ne dubito." Sorrise.
"Ah si? E come farai a dimostrarlo? Nessuno crederà ad uno come te, spinto dalla rabbia e dal rancore!"
Dopo che Wilson gli disse così, all'improvviso la porta della stanza si aprì d'un botto ed Harry con la sua squadra entrò dentro la stanza accerchiando il fisioterapista.
Ma come aveva fatto Harry a sapere che Ron era in pericolo?
"Jordan Wilson la dichiaro in arresto per il tentato omicidio di Ron e il rapimento della piccola Astrid Lovegood/Weasley. In ginocchio con le mani alzate!"
Appena detto ciò Wilson si ritrovò totalmente in gabbia. Ma come andrà a finire questa storia?
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Vikron ~ Un incidente che ti cambia la vita
Fanfiction"Sì, sono io, con chi parlo?" "Salve, mi chiamo Viktor Krum e sono un Medimago del San Mungo." Disse facendo una breve pausa. "La chiamo perché suo figlio Ron appunto ha appena avuto un brutto incidente automobilistico e vedendo i numeri disponibili...