Appena detto ciò Ron sorrise. "Agguerrito, eh?!"
"Già." Rispose allora Viktor con un sorriso. "Sei mio Ron e lo sarai per il resto della nostra vita."
"...Tuo?" Chiese con il cuore in gola il rosso cercando miseramente di non arrossire troppo. "Ma..."
"Mio." Rispose per poi accarezzargli con dolcezza le guance con entrambe le mani. "Anche se ancora non stiamo insieme, ti ritengo già mio!"
Dopo quelle parole Ron rise. "Ma non mi conosci nemmeno, come fai a dire che... che ti piaccio davvero? Potresti anche pentirtene un giorno, o no?"
Viktor lo accarezzò con in sorriso dolce. "Mai e comunque mi piaci molto. Il mio intuito non sbaglia."
"Intuito?" Sorrise Ron. "Non può essere solo quello!"
"Perché no?" Domandò con un sorriso.
"Perché ci sono tante cose che fanno innamorare una persona. Lo sguardo, i pensieri, i sogni, le emozioni provate, le idee scambiate, l'intuito invece, può solo farti immaginare, ma non sai mai se le convinzioni che ti sei fatto su un uomo siano veritiere oppure no, non pensi anche tu Viktor?"
"Sì." Disse con assoluta ammirazione allora il maggiore. "Beh, io credo che tu abbia ragione. In ogni caso, poco fa quando ti ho detto che è stato l'intuito a farmi capire che staremmo bene insieme, beh, non è proprio vero."
Ron lo guardò. "Stavi scherzando quindi?"
"Diciamo che l'intuito mi ha fatto capire sin da subito quanto tu sia un uomo buono, uno che combatte con grinta ed altrettanta passione per ciò in cui crede, ma sono altre le cose che mi hanno fatto credere che tu sia la mia anima gemella."
"E... e posso sapere quali sono?"
Appena detto ciò, Viktor lo guardò per qualche attimo e poi infine, senza pensare alle conseguenze del suo gesto, lo baciò a lungo, facendolo sospirare dalla gioia di quel momento dolce ed altrettanto delicato come loro.
Dopo un minuto di passione allo stato puro, Viktor appoggiò la fronte su quella del rosso unendola alla sua.
"Scusami piccolino, non sono proprio riuscito a resisterti. Vedi Ron, appena ti ho visto ed eri in coma dopo il tuo brutto incidente ti ho osservato a lungo e ho capito che la tua vita non poteva andare in frantumi. Quando poi dopo una settimana finalmente ti sei ripreso ho compreso il fatto che dovevo fare di tutto per salvarti la vita e quando il dottor Wilson mi ha riferito che rischiavi di rimanere per sempre sulla sedia a rotelle non ci ho visto più, ho capito che non era giusto né per te, né tantomeno per me, perché non devi mai arrenderti in quanto noi possiamo aiutarti!"
"Non fa niente Vik, se non ti ho fermato dandoti uno schiaffo è perché l'ho voluto anche io quel bacio e comunque lo so che tu, che voi potete darmi una mano. L'ho sempre saputo e i risultati stanno arrivando. Lo hai visto anche tu prima che ho percepito un lieve dolore. È un ottimo segno di ripresa, giusto?"
A quelle parole Krum sorrise emozionato. "Esatto. Per quanto riguarda il discorso dell'anima gemella, lo so che lo sei perché la pensiamo uguale su tanti fronti ed oltre a questo, io credo che tu possa rendermi felice in quanto non vuoi cambiare le persone attorno a te, ma di loro vuoi solo la loro felicità e questa è una cosa che personalmente mi fa letteralmente impazzire. Sei un uomo dai sani principi, ami combattere contro il male, non a caso sei un Auror, ti piace rispettare certe regole e vuoi che gli altri le rispettino, questo ti fa onore."
Ron sorrise. "Lo so. È molto importante tutto ciò!"
Viktor gli strinse la mano con tenerezza accarezzandola a lungo senza mai staccare gli occhi dal rosso.
Dopo del tempo imprecisato, Viktor si alzò dalla sedia e Ron quindi lo guardò con molta attenzione. "Adesso devo andare piccolo mio, il lavoro mi chiama."
"D'accordo Viktor. Torna presto a trovarmi."
Appena detto ciò, Viktor poggiò entrambe le mani sulle guance del rosso e poi lo baciò ancora una volta.
"Appena possibile torno qui da te. Te l'ho detto, non ti libererai con di me con molta facilità."
Ron rise. "A presto."
A quel punto Viktor gli diede un nuovo bacio e poi subito dopo uscì lentamente dalla stanza proseguendo così il suo lavoro di Medimago e lasciando lì un Ron totalmente perso d'amore ed altrettanto sconvolto in quanto non si sarebbe mai immaginato che un giorno avrebbe baciato quel bellissimo uomo dai capelli scuri, quasi rasati e gli occhi grandi e marroni.
Nel mentre accadeva tutto ciò, Harry era ancora al Ministero della Magia che stava parlando con il Ministro Cornelius Caramell circa la sospensione o meno dell'indagine su Astrid Lovegood/Weasley.
"Allora ministro? Qual è la sua risposta?" Domandò Harry volendo sapere che cosa aveva deciso. "Ci permetterà ancora di indagare?"
"D'accordo Harry, ma d'ora e in avanti mi dovrete informate di tutto quello che avete in mente, sono stato chiaro?!"
"Ha la mia parola d'onore Signore."
"Molto bene Harry."
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Vikron ~ Un incidente che ti cambia la vita
Fanfiction"Sì, sono io, con chi parlo?" "Salve, mi chiamo Viktor Krum e sono un Medimago del San Mungo." Disse facendo una breve pausa. "La chiamo perché suo figlio Ron appunto ha appena avuto un brutto incidente automobilistico e vedendo i numeri disponibili...