Capitolo 12

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"Ci sono delle novità?"

Dopo la domanda da parte di Draco, il moro negò con la testa. "No, nessuna, la maestra di Astrid non sa nulla. Ci ha detto di chiedere ad altri insegnanti."

"Altre insegnanti?" Chiese Luna scioccata. "Ma..."

"Larah ha detto proprio così Luna." Rispose allora la sua Ginny. "Non so che cosa dire, ma una cosa è certa: fosse anche l'ultima cosa che faccio, io la ritroverò!"

"La ritroveremo tutti." Rispose allora la Lovegood. "Anche io rivoglio mia figlia!" Rispose con rabbia.

Harry la guardò. "Seguitemi nel mio ufficio."

Una volta arrivati a destinazione, Draco ed Harry si misero a sedere difronte alla loro scrivania, nel mentre Ginny e Luna invece, si sedettero difronte a loro.

Nel frattempo il piccolo e dolce Tom fu portato a casa da Hermione e Pansy che rimasero a casa Potter/Malfoy per fargli compagnia.

"Dunque..." iniziò il moro prendendo poi un foglio in mano. "Che cosa è successo esattamente questa mattina Luna? Mi hai detto di aver visto Astrid salire le scalette della scuola, giusto?"

"Sì, esatto. Lei ha allungato la manina per salutarmi... e c'era anche Tom; ho visto che si stavano salutando. Poco dopo è arrivata la maestra Nives a prenderli per portarli in classe e tranquillamente me ne sono andata a lavoro. Harry non capisco, chi può averla presa? Non ha senso un rapimento, Ginny ed io siamo persone normalissime, non abbiamo nemmeno tanti soldi da giustificare una possibile richiesta di riscatto!"

"Esatto..." disse Ginny a quel punto affranta. "La tesi che purtroppo qualcuno l'abbia rapita c'è, non si può smentire. Ma chi? Io non ho idea."

"Qualcuno a cui avete fatto uno sgarbo, oppure avete ricevuto delle minacce di qualunque tipo negli ultimi tempi?" Domandò Draco con tanta professionalità. "Qualsiasi cosa che vi possa venire in mente, anche la più insignificante per noi può essere molto utile."

"No." Rispose Luna.

"Non mi pare." Continuò Ginny. "Io sono una semplice commessa, non ho mai avuto minacce, non sono nemmeno mai stata avvicinata da qualcuno di strano."

"E tu Luna?" Domandò a quel punto il corvino.

"No, te l'ho già detto prima Harry. Non è successo niente di strano, ne sono sicurissima. Merlino solo sa quello che è successo veramente."

"A questo punto posso dirvi che seguiremo altre piste. Nel frattempo vi consiglio di andare a casa, di stare calme e di non fare assolutamente cose avventate."

"Avventate in che senso?" Domandò a quel punto Ginny ancora più confusa di prima.

"Nel senso di non fare di testa vostra." Rispose Draco. "Le indagini le conduciamo noi e anche se voi siete le madri di Astrid vi chiediamo di non infilarvi in dei guai che poi possono rivelarsi pericolosi."

"Draco non pensarai davvero che io possa starmene con le mani in mano senza fare niente?!"

Dopo le parole di Ginny il bellissimo biondo la guardò. "È proprio quello che ti sto chiedendo. Sono sicuro che tutto andrà bene, devi solo fidarti di me, di noi." Intendendo anche Harry.

"Vorrei vedere te al mio posto!" Ringhiò a quel punto la donna. "Sarei proprio curiosa di sapere che cosa faresti tu se Tom te lo rapissero! Non credo proprio che a quest'ora saresti calmo e tranquillo come un pasca!"

"Non lo sarei." Rispose allora Draco cercando di mantenere la calma: la sola idea che succedesse qualcosa a Tom gli sconquassava lo stomaco. "Ma cercherei comunque di farmi aiutare dagli altri, persone che in ogni caso sarebbero molto più lucide di me."

"Mi stai dicendo che sto perdendo il cervello?!"

Dopo quella domanda intervenne Harry in difesa del suo uomo. "Draco vuole solo aiutarti Ginny. Capisco molto bene che in questo momento siamo tutti un po' nervosi, ma mettersi a litigare non aiuta nessuno."

"Io..."

"In ogni caso non essere lucidi non significa affatto essere degli squilibrati mentali. Può capitare a tutti ogni tanto."

"Avete ragione." Rispose a quel punto Ginny per poi mettersi le mani tra i capelli e chiudere gli occhi per un lungo attimo. "Scusami Draco, io..."

"Tranquilla." Sorrise a quel punto l'uomo per poi sospirare un attimo più tardi.

A quel punto Harry si alzò in piedi. "Senti amore, adesso devo andare in ospedale da Ron per delle altre questioni di lavoro. Puoi pensarci tu a Ginny e Luna?"

"Va bene Harry. Vai tranquillo, mh?"

"Perfetto." Rispose dandogli un bacio sulle labbra. "Ti amo piccolo."

"Anche io."

Una volta uscito dal Ministero della Magia, Harry si diresse in un angolino di un vicolo li accanto per smaterializzarsi direttamente al San Mungo.

Appena varcata la soglia del corridoio del secondo piano in direzione della stanza di Ron ad Harry venne in mente un'idea che poteva rivelarsi vantaggiosa per la risoluzione del caso.

Visto che apparentemente Ginny e Luna non avevano dei moventi plausibili per spingere un sequestratore a rapirle la figlia, Harry e Draco dovevano indagare oltre, ma l'idea terribile a cui il moro aveva pensato, avrebbe fatto gelare il sangue a chiunque.

E se in un qualche modo Astrid fosse stata rapita perché Harry e Draco, ma in particolar modo Ron stavano indagando su un'indagine segreta e i responsabili ne erano venuti a conoscenza in un qualche modo e per vendicarsi avevano preso la piccola che non c'entrava niente?

Vikron ~ Un incidente che ti cambia la vita Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora