Nel frattempo Ron e il dottor Wilson erano ormai arrivati nella stanza della fisioterapia.
"Allora sei pronto Ron?"
"Sì." Rispose per poi sospirare con aria davvero molto tesa. "Anche se ho un po' paura di non farcela."
"Ma certo che ce la fai." Rispose allora Wilson facendo poi un piccolo, ma dolce sorriso, nel mentre Viktor li stava osservando da fuori la stanza. "Ci vuole solo tanta pazienza Ron, ma tu sei un tipo tosto, no? Non faresti l'Auror altrimenti!" Continuò sorridendo.
"In effetti sì."
"Bene, allora visto che sei uno con le palle, come si suol dire, diamoci da fare e non perdiamo altro tempo."
"D'accordo."
Il dottor Wilson a quel punto si mise difronte a Ron toccandogli le scarpe per potergliele togliere.
Una volta che il rosso era rimasto con solo i calzini, il dottor Wilson iniziò a fargli dei massaggi.
"Senti qualcosa?"
"No. È grave?" Il tono di voce di Ron era molto teso.
"È assolutamente normale, non è decisamente spontaneo come si immagina di solito." Sorrise. "Adesso ti toglierò i calzini e ti farò altri massaggi, in modo da vedere se i tuoi piedi in un qualche modo riescono a reagire, d'accordo?"
"Va bene, faccia tutto quello che deve dottore."
"Stai tranquillo, ok?"
Ron annuì.
A quel punto Wilson gli tolse i calzini e iniziando a fare degli altri massaggi lo guardò. "Senti qualcosa?"
"Il nulla più totale." Sospirò affranto. "Miseriaccia!"
"Stai tranquillo Ron, ci vuole davvero molto tempo perché tu possa riacquistare la sensibilità."
Il rosso annuì. "Spero solo che accada tutto in fretta. Odio con tutto il cuore questa situazione del cavolo."
"Lo immagino. Bene, adesso proviamo ad abbassare i piedi e a metterli sul pavimento, ok?"
"Sì."
Il dottor Wilson dunque, fece come appena detto e Ron in un attimo vide l'uomo che dopo avere appoggiato i piedi privi di calzini sul pavimento, stava tirando fuori un piccolo ago per provare ad appoggiarlo sulle dita e vedere la reazione da parte di Ron.
"Ahia!"
Improvvisamente Ron percepì un lieve dolore sull'alluce, un evento che fece automaticamente sorridere il dottor Wilson: tutto ciò era davvero un buon segno.
Nell'arco di tutto quel tempo Viktor era rimasto lì ad osservare la scena e nei suoi occhi marroni come la roccia di una montagna, non poteva che esserci una certa lucidità. Le sue iridi infatti erano davvero brillanti, nel mentre il suo cuore letteralmente in tilt dall'emozione più forte.
Ron... il suo Ron doveva guarire al più presto, così poi quando tutto si sarebbe sistemato con calma, avrebbe potuto conoscerlo meglio e magari farlo suo una volta per sempre.
Ma ci sarebbe mai riuscito?
Nel mentre al San Mungo accadeva questo miracolo e questi altrettanti dolciosi pensieri, Harry se ne tornò al Ministero della Magia e avviandosi verso il suo ufficio, dove ad aspettarlo c'erano Draco, Ginny e Luna, il moro non poté fare altro che incontrare il Primo Ministro, Cornelius Caramell.
"Oh, signor Potter, la stavo cercando!"
"Buongiorno Primo Ministro, mi dica pure."
"Ho saputo delle indagini che lei e il signor Malfoy, nonché suo compagno state conducendo."
"Ah, beh, sì, chi glielo ha detto?"
"Le voci girano qui dentro signor Capitano." Rispose con un tono decisamente serio ed altrettanto seccato.
"E quindi? Qual è il punto?"
"Perché non me ne avete parlato prima? Odio dover fare costantemente la parte dell'imbecille che scopre sempre le cose all'ultimo!"
Il suo tono di voce era davvero molto alterato, ma in quel momento Harry non aveva idea di che cosa Caramell avesse in testa.
"Mi dispiace davvero molto signor Ministro, ma vede, il fatto è che non c'è stato il tempo di pensare a nulla. Ginny e Luna non hanno più trovato la loro bambina a scuola e quindi conseguentemente ci hanno riferito tutto e si sono fidate di noi chiedendo poi in automatico il nostro aiuto!"
"Sì ma dovevate venire da me, in ogni caso! Ho saputo che avete fatto delle domande a delle maestre. E se sono una di loro le colpevoli? Le avreste insospettite!"
"Cornelius sta scherzando, vero? Non ho fatto niente che i miei colleghi esattamente come me non avrebbero fatto. Senta Ministro, ho solo svolto il mio lavoro e in ogni caso alcune domande andavano fatte sul momento. Ci pensi bene; una bambina entra presumibilmente a scuola, perché sua madre la vede entrare e poi nel momento in cui la va a riprendere è magicamente scomparsa! Lei pensa davvero che io che sono un Auror possa restarmene così, con le mani in mano senza fare nulla?! Non è quello che Ginny e Luna si aspettano da me in un attimo simile!"
"Sì ma lei doveva comunque chiamarmi e concordare con me tutte le decisioni da svolgere! Adesso le vostre coperture sono bruciate!"
"Coperture? Ma di che diavolo sta parlando Signore?"
"Sto dicendo che da oggi te e la tua squadra non vi occuperete più di questa indagine perché passerà a nuovi Auror, persone di cui mi fido, si intende, chiaro?"
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Vikron ~ Un incidente che ti cambia la vita
Fanfiction"Sì, sono io, con chi parlo?" "Salve, mi chiamo Viktor Krum e sono un Medimago del San Mungo." Disse facendo una breve pausa. "La chiamo perché suo figlio Ron appunto ha appena avuto un brutto incidente automobilistico e vedendo i numeri disponibili...