CAPITOLO 30

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Ci siamo messi il pigiama e abbiamo iniziato a coccolarci sotto il caldo piumone quando...

"Che rumore è?", borbottò

Si sentiva uno strano cigolio.
Restammo ad ascoltare ed era il cigolio di un letto.

Sono scoppiata a ridere mentre Draco era una via di mezzo: tra lo schifato e lo scioccato. Si portò una mano sugli occhi e iniziò a scuotere la testa mentre io mi stavo sbellicando dalle risate.

"Che cazzo ridi!!", sbottò ridendo a sua volta, "Dio che schifo...", buttò la testa sul cuscino

"Amore..."

"No amore un cazzo"

"E tu come pensi di essere nato?", gli domandai sdraiandomi sopra di lui, "Mhh?"

"Si ma...no...cioè...dai..."

"E noi cosa abbiamo appena finito di fare?"

"Si ma noi siamo noi. Loro sono i miei genitori!"

"E non possono?"

"Si ma dai...no. Che schifo dai...!"

Si udì un gemito da donna.

Io ripresi a ridere come una matta mentre Draco nascose la testa sotto il cuscino.

"Vieni qua e dormiamo", mi prese e mi fece scendere da lui, mi sono infilata sotto il cuscino assieme a lui e gli ho lasciato un bacio sulla punta del naso.

"Buonanotte"

"Notte"

-

"Buongiorno!", esclamò il mio biondino entrando in camera, stava aprendo la porta con la schiena

"Giorno...", mugugnai stiracchiandomi restando seduta a letto

"Ecco a lei mon amour", sorrise Draco appoggiando un vassoietto sul letto.

"Addirittura la colazione...", sorrisi e lo baciai

"Certo"

"Buona vigilia amore", lo ribaciai e diedi un morso al muffin al cioccolato che mi aveva portato

"Buona vigilia", mi ha sorriso Draco e rimase fermo a guardarmi

Non diceva nulla e quando faceva così, solitamente, seguivano a questi momenti alcuni riferimenti ad un nostro eventuale futuro.

"Si?", gli domandai

"Ma se rimani incinta non possiamo più scopare?"

"Si che possiamo", risposi io mangiando

"A si?"

"Si. Si possono avere rapporti anche fino al giorno prima che partorisci...ovviamente con l'avanzare dei mesi lo si farà solo a cucchiaio..."

"Bhe ci credo. Ma non rimani nuovamente incinta?"

"Non credo"

"Quando avremo un nostro figlio dobbiamo insegnarli ad usare le precauzioni", disse appoggiandosi ad una colonnina del baldacchino

"Ma se noi non le usiamo nemmeno..."

"Ultimamente..."

"Draco...", lo guardai per fargli capire la stronzata

"Ma..."

"No. Insieme non le abbiamo mai usate, mai..."

"E abbiamo sempre sbagliato"

"Ma vai a cagare va!", ridacchiai e ho buttato giù un sorso di cioccolata, "Posso farti una domanda?"

"Certo Scarlet"

"E se non potessi rimanere incinta, nel senso che non ti posso dare un figlio, mi ameresti lo stesso?"

"Certo che si...non smetterò mai di amarti"

Ho sorriso.

"Allora...", borbottai finendo la cioccolata, "Mi prendi una pillola?"

"Certo", si allungò verso il mio comodino, affermò una pillola colorata e me la passò.

"Cazzo non devo dimenticarle...uff..."

"Bhe...", sorrise lui

"Draco ma tu sei così ansioso di avere una famiglia?", gli ho chiesto mentre lui chiamava Dobby per far portare via il vassoio

"Non è che sono ansioso...è che non vedo l'ora di avere qualcosa di nostro, nato da noi e dal nostro legame...c'è, i figli sono frutto dell'amore dei genitori e noi ci amiamo tanto, perciò mi ritrovo spesso a pensare a noi come genitori...saresti bellissima con il pancione", ho sorriso

"Amoreeee", squittì io abbracciandolo

"Ti amo"
"Anche io"

"Pronta per oggi pomeriggio?"

"Si ma...guarda nevica!"

"Usciamo?"

"Fammi vestire"

"Ti aspetto giù", mi baciò e scese al piano di sotto.

Ho optato per un look casual e semplice per la mattinata perché il meglio arrivava dopo, soprattutto dopo la festa.

-

Una volta che ero pronta, sono scesa e insieme siamo usciti a passeggiare nel cortile del Manor.

Stavamo camminando abbracciati sotto la neve che cadeva lenta dal cielo grigio.

"Stai evitando i tuoi?", ho chiesto a Draco

"Si.", rispose lui secco, "Sono ancora scioccato..."

"Uff...sei noioso", ho ridacchiato

"Ma! Volevo vedere se erano i tuoi genitori" ma si è reso subito conto di quello che ha detto, "I-io..."

"Infatti. I miei sono morti e non li potrò mai sgamare!", ridacchiai io saltellando davanti a lui

Mi strinse a se.

"Tu sei una stronza...mi fai prendere male così", mi baciò sorridendo, "Non hai freddo?"

"No"

"Allora vieni...ti faccio vedere un posticino...", mi afferrò la mano e iniziò a camminare verso il bosco dietro al Manor finché non raggiungese una vecchia costruzione, mezza diroccata.

Sembrava una chiesetta.
C'era un'altarino e una piccolissima navata con dentro al massimo lo spazio per tre o quattro panchine. Si poteva entrare ma Draco rimase fermo sull'uscio, come se avesse paura di quel posto.

"Che posto è?" ...

Amore Innocente // DRACO MALFOY  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora