CAPITOLO 6

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Dopo un'oretta gli allenamenti finirono e tutti sparirono dal campo ma decisi di rimanere ancora un pò lì per godermi il silenzio.

"Ehi T/n...ti va di parlare?", mi chiese Mattheo apparendo davanti a me, non lo avevo sentito arrivare

"Checché?", dissi sgarbatamente, si sedette davanti a me e si mise in mezzo alle mie gambe, poi le prese e le mise sulle sue.

"Scusami"

"Un Riddle che chiede scusa? Davvero?"

"Taci. Davvero T/n...non volevo, è che mi fanno incazzare questi tuoi comportamenti"

"E quali sono i miei comportamenti?"

"Ogni tanto ti comporti un pò da Troia"

"Ah bhe...", sbuffai rimanendo scioccata, ma nello stesso tempo mi veniva da ridere per ciò che mi aveva detto.

Solo che non potevo ridergli in faccia.

"Non nel senso negativo...è che sembri una alla leggera e tu non sei così...", affermò lui

Ah! Eh bhe. Se non è in senso negativo, allora va bene! Diamo della troia ad una ragazza positivamente. Si, bravo Mattheo...applausi.

"E tu che ne sai? Che ne sai che magari cerco solo divertimento senza roba seria?", gli chiesi restandogli a cinque centimetri dal viso.

Si. Lo stavo provocando.

"Non cerchi questo. Non sei così..."

"Ti potresti stupire...", gli dissi mordendogli il labbro inferiore, "Mi piace il sesso e non mi preoccupo dei giudizi altrui", gli sorrisi e mi allontanai ma Mattheo mi prese dal collo e fece scontrare le sue labbra con le mie.

Salì a cavalcioni su di lui e approfondimmo il bacio.

Sapevo cosa stavo facendo? No.
Avrei continuato? Certo che si.
Avrei avuto rimorsi? Forse.

Le mani di Mattheo strinsero la pelle delle mie coscie sotto la gonna e le sue dita giocavano con essa. Le mie invece stavano lavorando con i suoi riccioli poi scesero ai suoi pantaloni.
Slacciai il nodo e iniziai a giocare con l'elastico.

Aveva indosso ancora la divisa da Quiddich, era un pò sudato ma in quel momento non me ne fotteva un cazzo. Avevo voglia.

"Non giocare se non vuoi andare oltre..."

"Non sto giocando", ridacchiai sentendo la sua erezione richiamare i suoi spazi.

"Non mi fermo..."

"Avanti allora...", gli mordicchiai il lobo mentre le sue dite iniziarono a correre su per le mie cosce fino ad arrivare al mio intimo.

Spostarono le mie mutandine di lato e iniziarono a "tastare" il terreno. Stuzzicarono prima il mio pulsante e poi si infilarono dentro di me.

Iniziarono a pompare fuori e dentro di me mentre una mia mano cercava di liberare il suo membro dai suoi pantaloni.

Con un pò di fatica ce la feci e iniziai a fare su e giù per la sua dimensione mentre le sue dita continuavano a lavorare in me.

"Succhialo..."

"Prima fammi godere...", risposi io.

Non ero una che subiva più di tanto.
Se volevo una cosa la ottennevo.

Mi fece godere con le dita e io esaudì il suo volere. Mi inginocchiai davanti a lui e lo presi
in bocca.

Ma lo fermai prima che era troppo tardi, prima che andassimo oltre. Lo feci rimanere di merda ma non mi andava di averlo dentro di me.

Amore Innocente // DRACO MALFOY  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora