CAPITOLO 2

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- POV DI DRACO -

Una volta che mi assicurai che lei fosse uscita, chiusi la porta del vagone e, grazie ad un'incantesimo, abbassai tutte le tendine.

"Mammina non ti ha detto che è da maleducati origliare Potter?", dissi sapendo benissimo che era lì

"Pietrificus Totalus!", lo presi in pieno e lui cadde al suolo, aveva colpito anche il tavolino sottostante.

"Ah già...è morta prima che potesse pulirti il moccio dal naso...", ringhiai dandogli un calcio sul naso, "Questo è per mio padre. Buon ritorno a Londra..."

Era colpa sua se mio padre era stato rinchiuso.
Era colpa sua se io mi ritrovo in questa cazzo di situazione. Solo colpa sua...

Lo ricoprii col mantello dell'invisibilità e poi andai da T/n che mi stava aspettando seduta sul muretto della stazione.

Sorrisi appena la vidi alzarsi e avvicinarsi a me.

Con molta naturalezza le presi la mano e insieme ci incamminammo verso Hogwarts.

-

Nel mezzo della camminata più silenziosa che avessimo mai fatto insieme, iniziò a piovere.

Feci un'incantesimo e feci apparire un'ombrello magico, la presi dalla vita e me la tirai vicina.
La sua testolina si appoggiò alla mia spalla.

Questo suo affidarsi alla mia persona mi rendeva l'uomo più orgoglioso del mondo.

Mi sentivo importante.
Lei mi faceva sentire importante.

-

- POV DI T/N -

La sua presa attorno alla mia vita era delicata.

La pioggia tamburellava a ritmo regolare sull'ombrello magico creato da Draco.
Pian piano le gocce aumentavano la loro potenza, passarono dall'essere una semplice pioggerellina leggera ad una vera e propria pioggia autunnale.

Iniziò anche a tuonare in lontananza.

Si prospettava benissimo una serata di giochi in sala comune. Perché ogni volta che pioveva facevamo qualcosa, soprattutto i solito giochi cringe come: obbligo o verità oppure hai mai...

Stavamo camminando in silenzio. Strano da noi.

Mi annoiavo e perciò...

"Finite incantatem", pronunciai facendo sparire l'ombrello creato da Draco, scoppiai a ridere vedendo la sua faccia incazzata poi mi misi a correre lontano da lui, speravo capisse il mio intendo di giocare.

"T/N!", mi urlò dietro ma il tono della sua voce lo fottè alla grande perché non era arrabbiata ma divertita.

"Non sai cosa ti faccio se ti prendo...", borbottò e quella frase mi fece venire le farfalle nello stomaco.

"Sempre se mi prendi!", gli risposi crudelmente mentre iniziava a rincorrermi.

-

Stavamo correndo come due bimbi.

Draco mi aveva quasi raggiunto.

Non gliela avrei data così facilmente la vittoria.
Uscii dal sentiero e mi infilai nel bosco, lui mi seguì.

Non mento. Questo suo gesto mi rese felice perché ero quasi sicura che avrebbe smesso di venirmi dietro e invece no, anzi, aveva accelerato anche il passo.

Stavamo ridendo.
Le nostre risate riecheggiavano nell'aria rompendo il silenzio ovattato del bosco.

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Amore Innocente // DRACO MALFOY  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora