Sono le dieci di sera del ventitré dicembre e, per la prima volta, sto facendo l'albero di Natale con mio marito e i nostri migliori amici.
Narcissa e Lucius sono partiti ieri per la missione e ci hanno lasciato casa libera.
"Ehi! Lo metto io il puntale!", feci i capricci e mi diedero ascolto
"Prego! Mettilo tu...", rise Draco e mi passò l'angioletto da mettere i cima, è un cimelio di famiglia.
Abbiamo fatto l'albero in veranda e sotto di esso ci avevamo posizionato anche i vari regali.
È bellissimo. Ed elegante.
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"Direi che abbiamo fatto un ottimo lavoro", disse fiero Theodore
"È stupendo...", disse Blaise
"Oh si!", esclamai io fiera del mio elaborato.
"Ora manca solo la neve...", disse Draco guardando fuori dalla grande vetrata.
Quest'anno non ha nevicato. Che triste il natale senza neve...
Mi scappò uno sbadiglio e mi sedetti sulla poltrona davanti a l'albero. Mi fa male la schiena.
"Ho male alla schiena...", borbottai
"Scarlet...bhe...ci crediamo anche", disse Theo
"Voi siete fortunati. Tenetevelo a mente!"
"Un pò", ridacchiarono loro tre
"Ho voglia di una cioccolata...Draco, tesoro vai a prepararmela?", chiesi con gli occhi dolci e lui ubbedì portandosi dietro anche gli altri due.
Saranno più fortunati di noi donne ma noi li controlliamo a bacchetta. Sono dei sottoni nati!
Mi sono seduta sulla comoda poltrona della veranda ad osservare il maestoso albero che abbiamo fatto...mi sono commissa perché è il primo Natale di cui ne immagino altri mille.
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Ehilà! Scusatemi l'attesa tra un capito e l'altro ma non so come andare avanti con la storia, ho un blocco.
Vi avviso che dopo questo capitolo di passaggio ci sarà un enorme salto temporale, così da poter andare avanti con la storia e con le idee che mi sono venute.
