CAPITOLO 21.
Valerio's pov.Natale. È Natale e non abbiamo neanche addobbato l'albero a casa mia e poi come se non bastasse, mia madre ha invitato le sue amiche squinternate.
Sono delle insopportabili oche starnazzanti che non fanno altro che riempirmi di complimenti e di dolcetti che puzzano terribilmente di margarina. Ma ci sono quasi abituato, perché ogni anno è sempre la stessa storia.
Ludovica mi ha promesso che ci vedremo nel pomeriggio per non lasciarmi solo tra loro, ma più guardo l'orologio in attesa delle sedici e più le lancette vanno a rilento. Siamo seduti a tavola ed io disinteressato evito i loro discorsi sulle sfilate di mia madre e su come le abbia ben organizzate.
Il televisore non lo guarda nessuno ma è comunque acceso per aggiungere al già fastidioso casino, le notizie sulla borsa di Tokyo. Come se mi importasse.« Valerio! » mi richiama Melina « Sai che mio figlio, Joseph, è stato ammesso all'università? »
« No, non lo sapevo. Tanti auguri! » sorrido falso.
« Anche Valerio andrà all'università finiti gli studi. È solo che non ha ancora capito bene cosa fare. » interviene mia madre osservandomi.
« Non tutti hanno le idee chiare, si sa. Sono sicura che ti si chiariranno dopo l'esame di stato. » si aggiunge Olimpia ed io, stavolta, sorrido sereno.
« Cosa studi al momento? » domanda Simona.
« Lingue. Frequento il linguistico. » rispondo.
« Ottima scelta! » commenta Michela.Pensavano davvero che non sapessi scegliere con criterio? Evidentemente per i loro figli non è stato lo stesso e si evince da quanto cerchino di riversare le loro insicurezze su di me che, malamente, nascondo il mio sdegno davanti ai loro atteggiamenti.
Non le odio, ma ci vado vicino. E non capisco neppure come mai Felicia si ostini a non cercare qualcuno meglio di loro, qualcuno che davvero la sostenga senza aspettarsi nulla in cambio.
Dovreste vedere come ammiccano con lo sguardo ai pacchi regalo che mia madre ha incartato per ognuna. Maledette sciacalle!
Adesso ridono tra loro guardando il video di Enea, il nipote di Olimpia, che ha imparato a leggere. Un vero portento, se non fosse che ha sette anni ed è un tantino in ritardo coi tempi.
Mi rendono cattivo ed apatico. Hanno una pessima influenza su di me e casa mia puzzerà del loro profumo almeno fino a tarda sera quando, finalmente, andranno via.« Vado su a cambiarmi, tra poco esco. » dico e mia madre mi congeda con un cenno del capo.
Salgo le scale più in fretta che posso, mi fiondo sull'armadio, scorro con l'indice velocemente tra i miei vestiti e quando trovo ciò che più mi piace, mi svesto. Ho scelto un pantalone nero a vita alta, stretto sui fianchi e tendente ad allargarsi verso i piedi e ho abbinato ad esso una camicia nera trasparente di Gucci, ornata di volant in pizzo.
Mi aderisce sul petto e mi ricade dolcemente lungo i fianchi, perciò decido che è perfetta. Non mi importa che fuori faccia freddo, voglio che mi vedano, che mi notino e che mi guardino come se fossi pazzo.
Sono fiero di me stesso e nei momenti di autostima, voglio valorizzare il mio corpo. Probabilmente risulterò più insicuro di quanto in realtà io sia, ma dico sul serio, non voglio passare inosservato.
Adoro ricevere i complimenti ed adoro fare il finto modesto. Sorriderei sempre dolcemente ma ovviamente con un filo di carisma e con un cenno della mano esordierei con « Tu stai sicuramente meglio di me » .
Mentre penso a quanto il mio ego smisurato possa fare accapponare la pelle, mi spruzzo due gocce della fragranza numero uno di Clive Christian. E poi, affinché respirandola, baciandomi sulla guancia, ne rimanga traccia nella mente di qualcuno, inumidisco un po' anche dietro le orecchie con due tocchi.
Credevate sul serio che Narciso non esistesse?« Io vado. » dico a mia madre.
Le sue amiche mi guardano tutte e sento i loro occhi invadere stupiti il mio addome fino al petto e ai capezzoli che sono difficilmente indistinguibili. E non posso non avere un sorriso beffardo che mi balena in viso, almeno finché una di loro non esordisce con: « Esci così? Credevo che fosse concesso soltanto alle donne. »
È adesso che mi scaldo particolarmente. Cercavo un pretesto per poter attaccare briga con una di loro.
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TIENIMI LONTANO
Teen Fiction© Tienimi Lontano [ SEQUEL DI SO BADARE A ME STESSO ] --- Lontano dagli occhi, lontano dal cuore non è un principio che vale per quegli amori che bruciano ardenti nel petto degli innamorati nonostante la rottura. Questo Niccolò e Valerio lo hanno ap...