Capitolo 5

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Era passato un mese, delle volte faceva dei sogni ancora così orribili che faceva così fatica ad addormentarsi, le ore gli scorrevano così veloci che a volte neanche pensava,aveva mantenuto la sua promessa fatta ad Ivar  per addestrarsi, arrivo a quel campo lei sapeva già brandire una spada,quando arrivo al campo vide i fratelli allenarsi, vide ivar appoggiato ad un barile con un sorriso sghembo, tutti rimasero a guardare quella schiava, era più bella del solito, quei suoi occhi azzurri come il cielo, ivar la incito a prendere la spada, quando Sigurd gli disse adesso alleni anche le schiave? Ivar ghigno disse; la schiava che ti ha dato del filo da torcere! Sigurd beffandosi di Freyja disse morirà non appena mette piede sul campo di battaglia, Freyja guardò ivar che le sorrise con accenno di assenso, Freyja disse sfidami se ne hai il coraggio sotto lo sguardo di ubbè e vizerk, c'è ne saranno di risate con un sorrisetto beffardo.Freyja dopo tanto tempo brandiva la spada quando gli era mancato farlo, Sigurd inizio a colpirla senza alcun successo perché ogni colpo che metteva Freyja li schivava tutti era così agile, era così piena di se.
Ubbè strillo ti farai battere di nuovo ? Sigurd stai zitto, Freyja lo guardo e sorrise beffarda, su colpisci lo incito Freyja, ma quando lui colpi la sua spada cadde atterra disarmato con la spada che Freyja gli puntava alla gola, sigurd si arrese subito dopo la sua sconfitta ma Freyja lo aiutò e si strinsero la mano in segno di amicizia, vizerk disse eh brava Freyja sei una donna piena di sorprese, Freyja sorrise, ivar era rimasto così senza parole, più la guardava e più rimaneva abbagliato si complimento dicendo sei così pieno di sorprese. Freyja lo ringrazio aveva le guance rosse per quel complimento, ivar pensava a Freyja in ogni singolo istante, non capiva il perché quella ragazza era nei suoi pensieri penso a quando non lo giudicava per il suo aspetto o per le sue gambe lo trattava come un ragazzo normale, quando l'aveva difeso davanti hai i suoi fratelli e di quando gli tenne testa solo sua madre l'aveva rimproverato, era ora del banchetto Freyja ormai serviva solo ivar che non fece altro che riempirgli il bicchiere di vino, vedeva gli sguardi dei fratelli erano ammaliati da Freyja, ivar guardo Freyja con quel pensiero perché la trattava con riguardo ? Eppure ogni volta che i suoi fratelli davano attenzione solo a lei gli saliva una stretta allo stomaco di rabbia, ogni movimento che faceva Freyja lui lo seguiva con lo sguardo, la regina aslogh non passo inosservata per lo strano comportamento del figlio bensì capiva cosa fosse successo, si avvicinò al figlio e disse; figlio mio cosa ti opprime? Ivar rispose; niente guardo i miei stupidi fratelli ubriachi, aslogh non credeva alle parole di ivar, aslogh prese parola disse; quella ragazza non è una semplice schiava, emana una luce profonda una combattente è fragile, nasconde un sorriso che contagia anche te, lei ti fa bene ivar. Ivar disse cosa ti fa pensare che io provi dei sentimenti per una schiava ? Aslogh rispose l'amore non risposte, l'amore è passione e dolore e ambizione e complicità amicizia essere leali tra loro questo e l'amore anche quando sei in silenzio che basta anche non parlarlsi questo è amore ivar ! Dopo queste parole andò via lasciando ivar più confuso di prima.
La fine del banchetto ero giunto al termine, Freyja aiutò ivar a togliersi quegli aggeggi alle gambe e lo mise a letto con qualche dolore alle gambe, Freyja si mise su quel piccolo giaciglio stremata dalla stanchezza del giorno, non riuscì a chiudere occhio guardava ivar che dormiva sereno dentro al suo letto si alzò e si avvicinò, guardava quel ragazzo era così bello così muscoloso quelle rifiniture ben tracciate dai muscoli ma cosa gli passava per la testa, quando si stava per andare a rimettersi nel suo giaciglio una mano prese la sua quella mano era un tocco così delicato,la prese e la tiro a sé i loro visi erano così vicini, i loro occhi erano intrecciati, i loro respiri erano più affannati era così pieno di calore, lei aveva sperato in quel momento, si sfiorarono le labbra, si era incupito
era diventato freddo, la scanso in malo modo, e gli disse di non avere più bisogno di lei, Freyja a quelle sue parole aveva degrignato i denti con tutta la cattiveria possibile gli disse ; preferisco morire da schiava che essere una di tuoi giochi a tuo piacimento, Freyja usci da quella porta senza nemmeno guardarlo più in faccia, uscì dalla porta era così delusa da ivar, non sapeva cosa lui provasse per lei, ma nemmeno lei sapeva cosa provava per lui.


Buonasera cari lettori, avevo promesso di aggiornare in pomeriggio mi scuso per il capitolo più corto ma il prossimo sarà più lungo del solito ci saranno dei colpi di scena, mi scuso di aver pubblicato adesso avevo impegni con mio figlio, spero che la storia vi stia piacendo, vi mando un grande abbraccio. ❤️

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