Ubbè ormai non la guardava più come una straniera erano passato quasi un anno, vizerk quando la vide gli corse incontro per abbracciarla, ormai erano diventati così amici e con loro anche isobel, si staccarono da quel abbraccio, Freyja vide ivar seduto su quella botte che ormai era il suo posto, ma vide uno sguardo era così cupo che aveva serrato le mascelle e le sue nocche erano diventate così bianche, vizerk fece un sorriso e gli sussoltava nel orecchio "è geloso", eppure Freyja ed ivar passavano così tanto tempo insieme che le riservava così tanto rispetto nei suoi confronti, lui si fidava di Lei, ma ogni volta che lui la guardava era un fremito costante, si allenarono quando ivar richiamo la sua attenzione la prese per un braccio ma il suo tocco era così delicato e la porto via sotto gli occhi dei fratelli che erano rimasti lì a guardare con un certo sorriso sulle loro facce.
La porto in un posto così sperduto, che nei suoi pensieri vagavano "ora mi ucciderà " ivar aveva capito i pensieri di Freyja che al quanto scocciato disse; non ti uccido tranquilla e ghigno soddisfatto, lei si riprese subito e sorrise, Freyja chiese dove stiamo andando ? Ivar non rispose,Quando arrivarono c'era una cascata di una bellezza che i suoi occhi non avevano mai visto resto incantata dallo scrosciare del acqua, senti tutti i rumori possibili che c'erano dentro a quel fitto bosco, nei suoi 17 anni non aveva mai visto cose cosi belle che facevano parte di quel mondo ancora da lei così sconosciuto, lei era persa nei pensieri quando ivar la distolse da ogni suo pensiero, le disse che questo era il suo posto segreto, che ogni volta che si sentiva solo andava lì a pensare, Freyja rimase così sbalordita dalle parole di quel ragazzo ma sentiva nelle sue parole una strana amarezza , i suoi occhi erano così celesti che quasi riprendevano il cielo, lo scruto così tanto che gli rivolse un grande sorriso, questo posto è meraviglioso disse lei, eppure loro non erano più stati così vicini da quella sera, avevano fatto finta che nulla fosse mai successo ma Freyja era ancora così delusa da quel suo comportamento, ma lei era così testarda era così bellicolosa disse; perché mi hai portata qui ? Erano incatenati uno nello sguardo del altro, i loro cuori battevano così a LUNISONO, ivar prese parola e gli disse; TI CHIEDO SCUSA PER COME TI HO TRATTATO FREYJA. Freyja non riuscì a crederci che quel ragazzo gli avesse chiesto "scusa'' in cuor suo lei era da tanto che lo aspettava, Freyja rispose accetto le scuse e gli diede un piccolo pugno sulla spalla, e sorrisero. Ivar la guardava e le piaceva così tanto che se lei non fosse stata più accanto a lui ne avrebbe sofferto così tanto, rimasero in silenzio tutto quel tempo che era necessario, ma anche con i loro silenzi si capivano non cera bisogno di parlare.2 mesi prima ;
Ivar si era incamminato con la fatica sulla collina del indovino, aveva così faticato che le gambe gli fecero un male cane, ma lui era determinato doveva sapere a tutti i costi cosa gli riservava quel futuro, era arrivato alla porta del indovino quando udì una voce < entra pure! > Ivar apri la porta e si sedette su una sedia prese un bicchiere buttando giù del acqua, cosa ti porta qui giovane lothbrook sussoro l'indovino, ivar risposte voglio delle risposte sul mio futuro! L'indovino gli prese la mano come era di usanza e glie la Lecco, vedo sangue, vedo una guerra imminente, vedo un cuore spezzato e pieno di odio e di dolore, vedo il tuo inizio e la tua fine. Ivar disse sarà il mio cuore ad spezzarsi ? L'indovino disse non posso darti altro, sono gli dei che illuminano il nostro cammino io sono solo un loro servo, e non so cosa abbiano in servo per te giovane ivar senz ossa ! Ivar usci da quella capanna era ancora piu confuso di prima.
Fu Freyja ad avere la prima parola perché lui era immerso nei suoi pensieri, gli disse sai quando ero nella mia città avevo anche io un posto tranquillo dove pensare, era il posto segreto mio e di mia madre, in quel posto mi raccontava le storie su i norreni, mi raccontava degli dei,delle cose belle che il mondo ci riservava, ivar la guardava perché capiva cosa significava essere soli ad non essere mai stati compresi, la guardava con gli occhi di chi aveva capito la sua mancanza, quando incontro i suoi occhi vide una strana scintilla eppure lei era così bella, la guardava con desiderio la bramava, lui l'amava così tanto che ogni volta che la vedeva vicino a qualcun altro stava male al pensiero che glie la potessero portare via, era la sua luce infondo a quel tunnel, cera speranza per lui, di quanto la sua risata gli entrasse nel anima, di stargli sempre accanto nonostante lui la trattava male c'era sempre stata, Freyja si spoglio rimase solo con quella lettera sotto vesta e si tuffo dentro a quel lago quando uscì la sotto veste che ormai era trasparente prese tutte le forme possibili, i suoi lineamenti il suo seno così formato e piccolo e della sua pelle cosi delicata , Freyja arrossì e si ricopro subito vedendo lo sguardo ivar così imbambolato, gli prese la mano e la strascino con sé, i loro corpi si erano toccati come fosse la prima volta, ma questa volta era diverso non era come la prima volta questo sarebbe stato diverso perché c'era amore nei loro sguardi, i loro cuori battevano come tamburi il respiro era diventato più affannato, le loro labbra si sfioravano per la prima volta, unirono quelle labbra APPROFONDIRONO quel bacio che era stato sempre desiderato, le loro lingue danzarono in cerca uno del l'altro si staccarono solo per riprendere fiato, lei non aveva mai baciato un ragazzo prima d'ora, ivar prese parola la guardava negli occhi, aveva le guance rosse prese parola e le disse ; TI AMO FREYJA, FORSE TI HO AMATO DA QUANDO HAI MESSO PIEDE IN QUESTA CITTA, TI HO AMATO SIN DAL PRIMO GIORNO CHE TI HO VISTO, A L'INIZIO NON CAPIVO COSA MI STESSE SUCCEDENDO OGNI VOLTA CHE QUALSIASI PERSONA DAVA ATTENZIONE A TE IO DENTRO GELAVO DI RABBIA, NON MI HAI MAI TRADITO SEI SEMPRE STATA ACCANTO A ME NON MI HAI MAI TRATTATO COME UNO STORPIO MI HAI FATTO CAPIRE SEMPRE CHE PER TE ERO SOLO UN SEMPLICE RAGAZZO COME TUTTI, UCCIDEREI CHIUNQUE TI TOCCASSE. Freyja rimase senza parole a quelle parole che gli diceva ivar, gli scese una lacrima non poteva piu trattenerle il suo cuore aveva ripreso a battere come non mai lo guardo dritto negli occhi vide che era sincero a quelle parole Freyja gli disse TI AMO ANCHE IO IVAR E SARÒ PER SEMPRE ACCANTO A TE QUALSIASI COSA SUCCEDA IO SARÒ AL TUO FIANCO LO GIURO! unirono di nuovo le loro labbra era un bacio pieno di speranza pieno di promesse, erano testimoni solo gli dei di quel amore anche se duro ma ora c'era lei a curargli quelle ferite che per troppe tempo non erano mai state cucite, si staccarono di nuovo ivar la guardo dritta negli occhi con tono malinconicoe disse; SEI LIBERA FREYJA !BUONGIORNO CARI LETTORI, COME PROMESSO HO SCRITTO UN CAPITOLO ABBASTANZA LUNGO, MA NON TEMETE DURERA POCO QUESTA FELICITÀ, SPERO CHE QUESTA STORIA VI STIA PIACENDO UN ABBRACCIO GRANDE ❤️
SEI LIBERA FREYJA !
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la dea e il vichingo
Fanfictionquesta è la mia prima storia siate clementi se ci sono errori accetto nei commenti.. grazie a tutti a chi la legge e rimane emozionato come io lo scritta la storia è tratta dalla dea freyja figlia di odino che si innamora di un vichingo se non che...