capitolo 12

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Ormai era passato un mese e Freyja si era ripresa dalle ferite. Quando entro nella tenda trovo tutti.
Ivar esclamò vieni Freyja devi ascoltare anche tu. Freyja accenno e si sedette su una sedia. Ivar si teneva in piedi con la sua stampella, esclamò voglio conquistare "York ". Gli sguardi dei fratelli erano sconcertati poiché BIORN era tornato a kattegat. Ivar esclamò che c'era un modo per trarre in trappola i sassoni. Disse che suo padre gli aveva confidato che c'erano delle fognature sotto "York" che un tempo molto lontano erano state create dai romani. Anche se era una rocca forte ivar aveva trovato il metodo. Ubbè e hvizerk chiesero che cosa hai in mente ? Ivar esclamò divertito disse fingeremo di essere morti". Ubbè disse re athewolf non è così sciocco lo immaginerà un nostro attacco. Ivar lo guardo è esclamò i cristiani sono religiosi ubbè. Colpiremo nella loro festa santa. Cioè la Pasqua. Ubbè esclamò a hvizerk tu cosa ne pensi fratello ? Hvizerk, disse con le nostre strategie non credo che falliremo. Ubbè chiese e tu Freyja cosa ne pensi ? Freyja esclamò con un buon piano potremo farcela. Ivar esordi " allora siamo d'accordo". Freyja si era alzata per andare via quando ivar la fermò. Gli disse Freyja tu non verrai con noi a "York". Freyja era sbalordita da quelle sue parole. Freyja disse io vengo ivar non puoi tenermi qui non sono una bambina verrò anche se me lo impedisci esordi lei. Ivar esclamò con tutta la sua autorità "No". Il giorno dopo indette  una riunione per la strategia,ivar disse esponiamo più corpi possibili devono vedere che siamo stati colpiti dalla peste. Ivar continuo. Metteremo arcieri alle finestre guidati da hvizerk, ubbè tu starai sotto alle fognature con i nostri soldati ad attendere un nostro segnale". Ubbè e hvizerk annuirono.
2 giorni dopo un soldato di Re athewolf andò in ricognizione vide la città di York vuota. Prese il suo cavallo e corse alla corte del re athewolf. Esclamò mio signore i norreni sono andati via si sono ritirati esclamò il giovane soldato. Re athewolf non poteva credere che avevano vinto una battaglia così il giovane vescovo hecmund esclamò mio signore i pagani non si arrendono facilmente sono bestie del diavolo esordi verrò anche io con voi mio re. cosi decise di raggiungere la città di York con i suoi soldati. I sassoni erano giunti alle porte di York era deserta vedevano solo cadaveri sparsi. Quando entrarono in città caddero nella trappola dei norreni. Hvizerk mando un segnale e iniziarono a scoccare freccia prendendo di mira i soldati sassoni cadevano uno dopo l'altro. Hecmund ordinò di attaccare con gli arcieri, ma non capirono da dove arrivarono le frecce. Poco dopo hvizerk lanciò un segnale che fece uscire anche i soldati dalle fognature, uccidevano i sassoni con una tale crudeltà, il sangue era sparso ovunque. Ivar era preso da un accecante furia uccideva quanti sassoni che poteva. Un sassone lo fece cadere dalla biga ma lui con la sua spada lo trucido. Ivar aveva il viso ricoperto di sangue si struscio verso la sua biga e si batteva la sua ascia al petto e rideva. Esclamò "sapete chi sono io ? Sono immortale nessuno può uccidermi.io sono IVAR  THE BONLESS "  i sassoni non capivano quelle parole norrene. ivar aveva sconfitto re athewolf che lo strinse a darsi il ritirata ormai il suo esercito era stato decimato. Finalmente ivar aveva conquistato "York". Poco dopo tutti i norreni acclamarono per la vittoria esordita dalla strategia di ivar. Avevano fatto tanti schiavi in cui c'era anche il vescovo hecmund. Due soldati sassoni lo tenevano in piedi davanti a ivar. Il vescovo esclamò "pagano". Ivar fece un ghigno malefico ed esclamò "cristiano". Tutti risero. Portarono il vescovo dentro ad una stanza. Ivar aveva visto una ragazza tra le schiave aveva gli occhi verdi e i capelli biondi. Esclamò tu schiava come ti chiami ? La ragazza esclamò fredis mio signore. Ivar la prese e la libero ed esclamò sei libera. Ne era rimasto abbagliato da quella sua particolare bellezza. Nonostante tutto ora era una donna libera. Hvizerk andò da Freyja al Campo esultava. Freyja quando vide hvizerk chiese se era ferito se fosse successo qualcosa ad ivar. Hvizerk disse che avevano sconfitto i sassoni che ora la città di York era nelle loro mani. Freyja fece un sorriso. E chiese dove è ivar ? Hvizerk gli disse vieni ti porto da lui. Freyja annui con un sorriso, finalmente era contenta di vederlo era stata così in pensiero che gli fosse successo qualcosa. Si avviarono alla città quando ad un tratto entrarono in una grande sala. Quando Freyja vide ivar a petto nudo con una ragazza bionda sopra di lui che lo baciava con foga. Freyja esclamò con rancore è bravo ivar". Ivar scanso la ragazza sopra di lui e disse non è come credi Freyja. Ivar si alzò per raggiungere Freyja ma ormai era andata via. Hvizerk esclamò " ora lai persa per sempre ". Freyja scappo nel bosco dove si era ritrovata in una radura strillo così forte dal dolore, quel dolore che la lacera dentro. Il cielo si era dipinto di nero tuonarono fulmini il vento si era alzato. Poco dopo Freyja udì una voce roca" figlia mia " Freyja a quelle parole esclamò "padre". Odino aveva sentito il suo pianto così forte. Odino esclamò "figlia mia te lo avevo detto l'amore è doloroso ma tu non mi hai ascoltato. Freyja corse nelle braccia del padre infondo gli erano così mancate, non pensava che il padre nonostante tutto gli era stato accanto. Odino esclamò figlia mia tutte le tue visioni, tutte le cose che ti disse l'indovino era mia opera. L'indovino aveva previsto che ti avrebbe spezzato il cuore. Freyja gli sussurro padre io "lo amo ". Odino esclamò torna a midegard con me figlia mia ti prometto che questa volta sarà diverso. Freyja si asciugo le lacrime e disse " no padre infondo questo e il mio destino. Odino esclamò " qui diventerai quello che non volevi mai essere Freyja l'odio ti sta uccidendo figlia mia ma se questo e il tuo desiderio. Freyja sorrise ed esclamò ora non ho più nulla da perdere . e vide andare via il padre.
Hvizerk l'aveva seguita, vedeva i suoi occhi che saettavano vendetta dopo tutto ivar l'aveva spezzata. La vedeva così diversa che non era più quella ragazza dolce che aveva conosciuto, aveva lo sguardo spento, i suoi occhi non erano più celesti erano diventati di un grigio chiaro. Hvizerk la chiamo. Ma Freyja lo guardava in un modo strano. Freyja esclamò vai via hvizerk non costringermi a farti del male. Nei suoi occhi non c'era più quella scintilla. Hvizerk la guardo e disse io "ti voglio bene Freyja". Hvizerk la prese per mano e disse "non lo fare. Non fare una cosa di cui ti pentirai. Ma Freyja non ascolto ragioni. Andò al campo raccolse tutte le sue cose. Hvizerk la fermò e la guardo negli occhi " ti prego non farmi scegliere. Freyja esclamò "e troppo tardi "addio amico mio". Ivar era stato così egoista nei suoi confronti.

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