Capitolo 8

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Era passata una settimana dal lungo viaggio nel Wessex, avevano camminato così tanto per arrivare alla corte di Re Ecbert, le gambe di ivar avevano iniziato a fargli male, ma lui era così testardo che tratteneva il suo dolore per sé, ad un tratto però furono presi alla sprovvista dai soldati di Re Ecbert li avevano attaccati, furono scortati dai soldati nel palazzo di Re Ecbert c'era una sala con un enorme trono, c'era un uomo biondo con la barba, ma con i segni evidenti di una vita passata, il re rivolse la parola quale Onore Re Ragnar lothbrook, ragnar accenno con un cenno del capo, prese parola e disse re Ecbert non sono un nemico.ecbert libero i ragazzi con un cenno alle sue guardie, ma aveva dato un ordine preciso di scortarli fuori dalla stanza, quei due Re parlarono allungo, Freyja guardava allungo ivar era così nervoso, poco dopo la porta si aprirono,usci una guardia ivar tutto stizzato disse dove è mio padre ? La guardia accenno con il capo di entrare dentro a quella stanza, ma la scena fu così scioccante, ragnar era chiuso dentro ad una gabbia, ci lasciarono da soli, quando ragnar prese per un braccio ivar e gli disse; figlio mio non sono stato un buon padre per te, ti ho abbandonato quando eri in fasce dentro ad un bosco, ti ho abbandonato quando me ne sono andato via da kattegat, ma voglio solo dirti solo " scusa " spero che un giorno perdonerai questo vecchio padre stanco della guerra stanco di tutto, ma c'è una cosa che devi fare per me figlio mio, ho fatto un patto con re Ecbert vi scorteranno a kattegat, re Ecbert mi consegnerà ad re aelle, vendica la mia morte ivar, perché ho capito anche se troppo tardi che la tua forza non sta nelle tue gambe ma nella tua testa, si furbo figlio mio fai diventare il tuo nome una leggenda ivar senz ossa, si spietato si vendicativo usa la tua intelligenza le tue strategie, ivar pianse non si aspettava quelle parole del padre, in fondo ivar l'aveva sempre ammirato nonostante l'aveva abbandonato, aveva appena trovato suo padre e ora lo doveva lasciare andare di nuovo, Freyja era addolorata da quella scena, penso anche lei a suo padre, infondo anche se lei aveva conosciuto ragnar in poco tempo lo considerava un grande uomo comprese di quel tempo che avevano passato insieme, quando gli racconto dei suoi viaggi, quando gli sorrideva e comprendeva il suo mondo, ragnar chiamo anche Freyja gli sgorgavano le lacrime ma quelle lacrime che sarebbe stato un "addio" ragnar gli disse; mia cara Freyja non piangere io sarò nel valhalla e banchetteró con odino, tuo padre, Freyja non capiva cosa voleva dire lo guardava per capire come lo faceva a sapere, ragnar gli disse quando ero in viaggio aveva avuto una visione del suo arrivo, e che il suo destino era intrecciato con quello di ivar, il tuo segreto resterà con me mia piccola dea freyja, Freyja era commossa da quelle parole, perché lui aveva capito tutto, gli disse ma promettimi una cosa, Freyja annui in qualsiasi cosa lui le chiedeva l'avrebbe promesso a se stessa, ragnar disse ; promettimi che ti prenderai cura di ivar, lui e testardo a volte non capirai i suoi silenzi, non capirai la sua ira, ma tu stagli vicino, io guardo come ivar ti guarda, lui ti ama anche se a volte ti spezzerà il cuore, ti sentirai così sola o ti sentirai tradita , ma nel suo cuore c'è amore, promettimi che lo proteggerai? Freyja disse "lo prometto" Freyja pianse perché in quella promessa non l'avrebbe mai lasciato solo, infondo capiva tutto quel suo dolore, ragnar gli abbraccio entrambi sussurrandogli che dovevano restare insieme qualsiasi cosa il vostro destino è insieme, gli bacio le teste e gli disse ora andate!
Erano passati due giorni e ivar non parlava era preso nei suoi pensieri mentre scolpiva sul legno con i suoi coltello a goccia, Freyja capiva il suo silenzio si avvicinò, e lo abbracciò gli disse non essere così triste, lui sapeva cosa andava incontro, tu sei suo figlio non permettere a nessuno le tue lacrime ivar senz ossa! Ivar la guardava ma dentro di lui c'era una rabbia irrefrenabile, gli disse di starle lontano di non avvicinarsi a lui, che per lui era solo una schiava, Freyja a quelle parole non c'è la fece più gli schiocco uno schiaffo in faccia, gli disse come vuoi ivar !! Lui non capiva perché quel odio verso quella donna che amava così tanto in cuor suo sapeva di aver sbagliato con lei, ma questa non glie l'avrebbe perdonata facilmente.. i giorni passavano ivar non mangiava quasi niente, Freyja era presa nei suoi pensieri, quando avrebbe voluto un consiglio di sua madre, quando gli mancava delle volte pensava a come fosse stata la sua vita se c'era lei al suo fianco, da quel giorno lei e ivar non avevano più parlato, non gli aveva più rivolto la parola, alla fine lei era stanca di essere trattata male, non se lo meritava, ma lei pensava al padre quando gli diceva che gli essere non mortali si ferivano a vicenda, di quanto l'amore facesse male nel suo cuore, di quanto siano egoisti,lei sospiro. Ivar la scrutava senza alcuna parola, era stato così crudele con lei, nel suo cuore penso che se la perdeva per sempre non c'era più bontà nel suo cuore, ma forse era come aveva predetto l'indovino che non sarebbero stati insieme per sempre.





Buon pomeriggio cari lettori, come state? Spero bene, inanzi tutto vi devo dire grazie sto vedendo che la mia storia vi sta piacendo e sono emozionata perché questa e la mia prima storia e sono contenta che vi emoziona come mi emoziona a me a scriverla, aggiornero più possibile questo capitolo e stato più corto del solito ma aspettate il prossimo un abbraccio grande ❤️

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