L'infinita tristezza di passare il sabato pomeriggio in casa, confinata sul divano del salotto. Steve non mi fa andare da nessun'altra parte, nemmeno in camera, dato che vuole tenermi sott'occhio per tutto il giorno. Da quando sono rincasata dall'ospedale ieri sera, si comporta peggio di una mamma iperprotettiva. Non mi dispiace questo suo buffo lato, fa piacere vedere che mi considera come una di famiglia; dopotutto sono piombata nella sua vita di punto in bianco, senza nemmeno sapere nulla su di me. Eravamo come due estranei. Non voglio farlo preoccupare ancora, quindi obbedisco, stabilendomi temporaneamente in salotto. Però, devo dire, che stare tutto il giorno qui seduta è noioso. Credo anche di aver fatto le radici nel divano da quanto ci sono stata sopra, avvolta nella morbida coperta di poliestere bianca; soprannominata da me "orso". Si è anche preoccupato di prendere un film per far passare il tempo, Il diario di Bridget Jones. Non che non mi piaccia, anzi, tira su il morale solo dopo dieci minuti che lo guardi, ma preferisco notevolmente Orgoglio e Pregiudizio. Ho sempre avuto un debole per quel film. Non tanto perché è romantico, ma solo perché fa comprendere quanto l'orgoglio possa influenzare una persona, confondendola. Oltretutto, ho scoperto che Steve è simile a un orologio svizzero. Il medico mi ha prescritto degli antidolorifici in pasticca, anche se avevo ripetuto più volte di sentirmi in perfetta forma, prima di ritornare a casa. Devo prenderle con un intervallo di sei ore e Steve, puntuale da far paura, mi porta la medicina con un bicchiere d'acqua anche nel cuore della notte.
Prendo un morso del panino abbondantemente farcito di non so bene cosa, ma molto buono, preparato da mio zio mentre guardo la tv. Lo screen del mio cellulare si illumina sul basso tavolino in legno, catturando la mia attenzione. Lo sblocco con una semplice passata del dito. Prima o poi dovrò decidere che codice mettere, ma per ora non ho voglia di pensarci. Leggo il messaggio che è appena arrivato.
Da Numero Sconosciuto:
Sei ancora intera?
DerickGuardo lo schermo abbagliante con le sopracciglia alzate. Sento il mio cuore saltare un battito. Sono sorpresa più dal sapere da chi viene il messaggio che per come ha fatto a trovare il mio numero. Avrei già una mezza idea. Non per questo però, la domanda evita di occupare una piccola parte nella mia testa. Senza pensare molto a cosa scrivere come risposta, digito veloce il testo al numero appena salvato.
A Derick:
A parte il morire di noia? Tutto bene.Da Derick:
Per la noia, la migliore soluzione sono i passatempi.A Derick:
A proposito di passatempi. Non dovevamo andare a pattinare sul ghiaccio?Devo mettere che parlare di un'uscita così, mi sono imbarazzata un po'. Non è da me tirare fuori per prima un argomento simile. Per fortuna il mio viso non si può vedere nei messaggi, altrimenti Derick si accorgerebbe delle mie guance arrossate.
Da Derick:
Appena starai bene. Per ora pensa a rimetterti.Sbuffo. Ho perso il conto di quante volte abbia detto di stare bene, non venendo minimamente ascoltata. Prendo un forte respiro e digito un altro messaggio.
A Derick:
Andiamo ora se sei libero. Non sono mai stata meglio di così e sono certa che se resterò ancora dell'altro su questo divano impazzirò.Attendo la risposta con un peso sul cuore. Stranamente il messaggio ci mette più tempo ad arrivare rispetto agli altri, o almeno così sembra. Sobbalzo non appena il cellulare vibra.
Da Derick:
Sei sicura? Fino a ieri sera eri all'ospedale.A Derick:
Certamente. Sono sicura che uscire e distrarmi un po' sia la cosa migliore.
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Rebirth
FantasyPrimo volume della saga "Rebirth". "A volte la realtà nasconde dei segreti. Se siano buoni o cattivi, spetta a te decidere." La mia vita era simile a quella di una qualunque altra sedicenne, o quasi. Dopo quella notte però, tutto cambiò. Dovetti ri...